Rafael Nadal non gioca un match ufficiale dal secondo turno degli Australian Open 2023, eliminato a sorpresa in tre set da Mackenzie McDonald. Ancora alla prese con l’infortunio all’ileo-psoas della gamba sinistra, Rafa ha dovuto rinunciare alla parte iniziale della stagione su terra con i forfait a Montecarlo e a Madrid.

L’ex allenatore e zio Toni Nadal si trova in questi giorni a Madrid per preparare l’esordio di Félix Auger-Aliassime, giocatore canadese che allena dall’aprile 2021. Intervistato dal quotidiano spagnolo Marca rassicura i fan del maiorchino: “Vorrebbe gareggiare. Non passerà molto tempo prima di poterlo vedere in campo. Arriverà al Roland Garros”. Secondo Toni, il torneo di Roma potrebbe giocare un ruolo fondamentale per la preparazione al torneo Slam più amato dal nipote, ma ad oggi la sua partecipazione è ancora in dubbio.

Non manca nell’intervista anche un plauso al torneo madrileno, diretto da Feliciano López: “Questo torneo sta diventando il miglior Masters 1000 della stagione“.

L’attuale talento affidato a Toni Nadal, esordirà nel torneo sabato 29 aprile e sarà per il canadese il primo assaggio di terra battuta dall’inizio della stagione, avendo saltato il torneo di Montecarlo per un fastidio al ginocchio sinistro. Di Auger-Aliassime, il coach spagnolo apprezza particolarmente la qualità del suo tennis e le sue doti fisiche, “sono straordinarie. Colpisce bene la palla ed è dedito al sacrificio. Certo, gli manca un po’ di calma nei momenti importanti. Confido che prima o poi riuscirà può vincere un torneo del Grande Slam“. Dagli esordi e fino al 2017 Toni è stato al fianco del nipote con cui ha costruito una carriera incredibile, e ammette “sono stato molto esigente con Rafa” mentre ora con Aliassime si è ammorbidito, “Non sarei mai stato così duro con qualcuno che non fosse imparentato con me”.

Non poteva mancare nell’intervista un accenno al nuovo fenomeno del tennis spagnolo, Carlos Alcaraz che Toni elogia “Ha tutto, è molto completo”. I paragoni tra lui e Rafa non sono mancati fin dall’arrivo di Carlitos tra i grandi. E qualche somiglianza la ritrova anche Toni “Sono entrambi molto intensi. Si assomigliano; si spingono fino al limite, mettono in difficoltà gli avversari con colpi potenti e nei momenti importanti entrambi rispondono bene”.