Che l’infortunio di Rafa Nadal nel match poi perso contro McDondald non fosse cosa da poco si è capito immediatamente. Le sue speranze di rimontare il set e il break di svantaggio si sono volatilizzate quando ha abortito la sua rincorsa su un dritto in lungolinea dell’americano e si è poi piegato sulle ginocchia. Lì il campione spagnolo ha sentito il dolore acuto provocato da una lesione muscolare e la risonanza magnetica effettuata a 24 ore di distanza non ha fatto altro che confermare le sue sensazioni. Si tratta dello psoas iliaco, e la lesione è di secondo grado. Lo ha comunicato lo stesso Rafa sui suoi profili social dove ha anche scritto che il tempo di recupero necessario è solitamente compreso tra le 6 e le 8 settimane.
Guardando il calendario, ciò significa che l’attuale numero due del mondo (tra due lunedì, però, potrebbe anche uscire dalla top 10) salterà sicuramente l’ATP 500 di Dubai, dove avrebbe fatto il suo ritorno dopo 15 anni, e il 1000 di Indian Wells. A queste assenze si aggiungerà con tutta probabilità anche quella dalla seconda tappa del Sunshine Double americano (quella a Miami si giocherà dal 22 marzo al 2 aprile): è infatti difficile immaginare che Rafa decida di partire per gli Stati Uniti dopo aver finito da pochi giorni il processo di recupero e con l’avvio della stagione sulla terra sostanzialmente dietro l’angolo. Il 1000 di Montecarlo inizierà infatti il 9 aprile ed è naturale che Nadal non affretti il rientro per concentrarsi proprio sui tornei sul rosso. Del resto, di fronte al terzo infortunio muscolare nel giro di 10 mesi la cautela non può che essere massima.