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J. Sinner [8] b. T. Kokkinakis [Q] 6-1 6-4
Jannik Sinner debutta alla grande a Roma: esordio perfetto lasciando appena cinque game a Thanasi Kokkinakis sul Centrale del Foro Italico e al terzo turno sfiderà uno tra Sebastian Baez e Alexander Shevchenko: una prova davvero convincente specialmente al servizio: nel primo set neanche un punto perso alla battuta.
Primo set: Sinner impeccabile al servizio
L’inizio per Sinner è particolarmente brillante: parziale di dodici punti a zero per volare subito sul 3-0 con un recupero di dritto splendido in corsa nel primo game e un turno di risposta nel quale è riuscito a disinnescare il servizio di Kokkinakis, rispondendo sempre e trovando profondità e piazzando il break anche con l’ausilio di un nastro fortunato. L’azzurro continua a servire alla grande con ottime percentuali e la qualità della risposta rimane inalterata: l’australiano non mette molte prime e si ritrova sempre a dover rincorrere all’interno dello scambio. Sinner in 25 minuti è già avanti 5-1 con doppio break e chiude il primo set sul 6-1 senza aver perso un punto al servizio (16 su 16).
Secondo set: il break per Sinner arriva al momento giusto
Kokkinakis prova a reagire all’inizio del secondo set e tiene un buon turno di servizio in apertura, ritrovando la prima palla. Sinner perde i suoi primi due punti al servizio con un errore sulla volée in salto e con il dritto. Errori che non minano la fiducia dell’azzurro che tiene comunque la battuta. C’è decisamente più equilibrio rispetto al primo set e questo dipende da un rendimento al servizio in crescita da parte del numero 104 del mondo che ottiene molti più punti diretti e con il dritto aumenta la sua incisività. Nel settimo game il tennista aussie commette un paio di errori piuttosto gravi con il dritto, poi sulla palla break è Sinner a prendersi il punto grazie a una bella risposta. L’altoatesino ha anche un match point per chiudere il match sul 5-3, ma Kokkinakis è bravo ad annullarlo con un ace. L’azzurro gestisce benissimo l’ultimo game tenendo a zero con tanto di un ace e facendo impazzire il Centrale di Roma.
