Australian Open, Cobolli: “Vengo dal casino ma qui è tutto perfetto, ho bisogno di tempo per trasmettere l'emozione” [VIDEO]

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Australian Open, Cobolli: “Vengo dal casino ma qui è tutto perfetto, ho bisogno di tempo per trasmettere l’emozione” [VIDEO]

Cobolli sale nel ranking provvisorio al numero 75: “Per me cambia solo l’accesso diretto nel tabellone dei tornei”

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Continua il sogno di Flavio Cobolli che accede per la prima volta al terzo turno slam in carriera agli Australian Open, dove lo aspetta Alex De Minaur, vincitore del match contro Mattero Arnaldi in soli 3 set. Il 21 enne di Firenze ha eliminato al secondo turno l’avversario Pavel Kotov in quattro set, lasciando tutti a bocca aperta di fronte a un’esultanza fredda e contenuta. La vittoria di oggi non rappresentava solo il traguardo di raggiungere il terzo turno, ma la scalata nel ranking provvisorio. Il match della svolta, come lo aveva chiamato lo stesso Cobolli, che permetterà al 21enne azzurro di entrare direttamente nei tabelloni dei Masters 1000.

Ma il giovane fiorentino, appena sbarcato sulla riva dei top players, deve ancora abituarsi, come ha spiegato ai nostri microfoni in conferenza stampa.

D: Come ti senti? Raccontaci un po’ le tue emozioni durante la partita.

Cobolli:Mi sento bene, sono contentissimo. Ho un po’ di emozioni dentro che non riesco ancora a trasmettere. Forse non mi sento ancora a mio agio in questo contesto. Io vengo dal casino e qua è tutto perfetto. Credo che mi ci voglia solo del tempo, mi son meritato di essere qui, quindi spero di rimanerci il più possibile”.

D: A fine partita non hai avuto neanche la forza di esultare, come mai?

Cobolli:Non sapevo cosa fare. Ero molto stanco e l’arrivo di De Rossi mi ha messo un po’ in difficoltà. Allora non so se l’avete notato, ma ho solo alzato la maglietta perché avevo la fascia da capitano e mi sono tenuto il resto dell’esultanza un po’ per me. Non sono riuscito ad esternare bene l’emozione. Non ero al 100% fisicamente oggi, però avevo fatto un buon riscaldamento e un buon recupero il giorno prima. Questo mi ha permesso di dare comunque tutto quello che avevo. Ho dovuto guardare molte partite del mio avversario per capire che tattica usare. È un giocatore complicato, non si capisce mai bene cosa vuole fare quindi sapevo che non sarebbe stato semplice”.

D: Hai detto che questa sarebbe stata la partita della svolta. Dal punto di vista numerico lo è infatti, perché se il ranking provvisorio non dovesse cambiare, ti porterà ad essere il numero 75 in classifica e ti permetterà di entrare in tutti i 1000. Questo cambia la tua programmazione annuale? Come ti senti a riguardo?

Cobolli:Sono uno che guarda le classifiche, sono molto attento però l’ho sempre fatto quasi per gioco. La programmazione non cambia molto per me perché sarei andato lo stesso a giocare in America, l’unica cosa che cambia è che ora sarò in tabellone e non dovrò giocare le qualificazioni”.

D: Questo è un anno olimpico quindi, se ci fosse la possibilità, ti piacerebbe l’idea di partecipare a questo evento? Vorresti andare o è una cosa a cui non hai ancora mai pensato?  

Cobolli:No figurati, me l’ero persino dimenticato. (ride) Questa è la prima volta forse che ci penso veramente, ma credo che l’Italia abbia già una squadra fortissima. Certo è che se dovesse capitare l’occasione non direi mai di no, ma credo che sia presto per me”.

D: Il prossimo avversario, Alex De Minaur, sarà molto importante.  Il tifo contro potrebbe darti fastidio?

Cobolli:L’avversario è molto forte ma il tifo contro non mi da fastidio, anzi mi piace. Mi dispiace che oggi Matteo abbia perso, andrò a rivedermi la partita. A livello di gioco secondo il mio team De Minaur non dovrebbe darmi troppo fastidio. Ma dovrò essere bravo a trovare il modo di metterlo in difficoltà”.

D: Come sta vivendo tuo padre questo Australian Open da ex giocatore? È ancora più emozionato di te?

Cobolli:Sicuramente si. Anche se è una persona molto fredda anche lui, ma oggi l’ho visto che era molto felice e contento per me”.

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