Dopo Nadal, è arrivato il turno di De Minaur a presentarsi in conferenza stampa; come è giusto che sia le domande si sono concentrate su tutto quello che girava attorno al match di oggi
Spiegaci come è stato vincere contro Nadal oggi, in questo torneo; abbiamo visto che la tua esultanza è stata molto moderata
DE MINAUR: Sapevo che vedendo il tabellone avrei avuto la possibilità di giocare contro Rafa e che sarebbe stata una partita unica, diversa del passato. Un tempo mi sarei preoccupato più della parte tattica o di che cosa avrei dovuto fare bene. Oggi era tentare di giocarla come ogni altra partita e non è stata una cosa per nulla facile. Sono stato molto contento di come l’ho affrontato. Sono un po’ triste, come chiunque che segue il tennis, perché nessuno vorrebbe che Rafa smettesse di giocare.
A Montecarlo hai giocato contro Djokovic, oggi contro Nadal, come si affrontano questi match, contro due dei giocatori migliori della storia?
DE MINAUR: Non è facile, però è un’opportunità che deriva dal livello di tennis che ho tenuto in questo ultimo anno. Sono due dei giocatori migliori della storia. Non avrei mai pensato di portare a casa una vittoria su terra battuta contro Nadal ed è qualcosa che potrò dire di aver fatto quando terminerò la mia carriera.
Sei anche il primo australiano che riesce a battere sulla terra Nadal, cosa significa per te?
DE MINAUR: Ho avuto fortuna a giocarci in un momento come questo che stava a fine carriera. Se fosse successo un paio di anni fa non sarebbe stato affatto facile. Già quando l’ho incontrato su superficie rapida (hard court) non è stato per niente facile. Se avessi dovuto confrontarmi con lui su terra qualche anno fa non sarei di certo stato contento di incontrarlo.
Che cosa significa Rafa per te nella tua carriera? Hai cercato di cogliere qualcosa da lui? I colpi? I sui valori?
DE MINAUR: Come tutti i tennisti, soprattutto quelli della mia generazione, Rafa è stato un modello nell’attitudine, la forza mentale, la garra, è qualcosa che da piccoli abbiamo visto. E cercavamo di assomigliare il più possibile a lui. Sono valori che abbiamo cercato di copiare anche se non è facile. L’ho visto da piccolo vincere slam, è qualcuno di molto speciale per me nella mia vita e nella mia carriera.
La sensazione della palla di Rafa com’era? era la stessa delle altre volte che ci hai giocato?
DE MINAUR: La sensazione della palla che arriva non è cambiata. Rafa ha ancora molta forza e si è visto in molti punti, in cui ha giocato vincenti di dritto e rovescio come una volta. Quello che gli sta costando è muoversi in campo, ma è normale soprattutto sulla terra. Il peso delle palle che arrivano per me è lo stesso delle altre volte.
Negli ultimi 10 mesi sei riuscito a battere:
– Andy Murray (on grass)
– Daniil Medvedev (on hard)
– Novak Djokovic (on hard)
– Stan Wawrinka (on clay)
– Rafael Nadal (on clay)
A cosa si deve questa evoluzione?
DE MINAUR: La fiducia, credere in sé stessi è importante. Negli ultimi due anni e soprattutto all’inizio di questanno mi sono sentito che ho dato il salto che volevo. Era qualcosa che vedevo molto difficile. Adesso però mi sento che quel salto l’ho fatto. Si tratta di giocare tutte le settimane con i migliori e cercare di essere in lizza per competere con i migliori.
Consideri che sarebbe realistico vedere Rafa competivio al Roland Garros?
DE MINAUR: Credo che i media creeranno questa narrazione. Ad essere onesti non è così facile. E quasi impossibile rientrare allo stesso livello in cui uno ha lasciato. Rafa ha bisogno di giocare ed è normale. I media magari hanno messo delle attese eccessive.
