[5] H. Hurkacz b. [2] A. Zverev 7-6(2) 6-4
In Germania festa rimandata. Al Terra Wortmann Open il beniamino di casa Alexander Zverev, dopo una settimana di fatiche, è costretto ad arrendersi in semifinale. All’ultimo atto approda l’amico e campione del 2022 Hubert Hurkacz, che si conferma uno dei nomi più pericolosi su erba al momento. Nonostante quella di domani sarà solo la sua seconda finale sulla superficie, e tra l’altro nello stesso torneo.
Si tratta però dell’ennesimo segnale di crescita per un giocatore che da lunedì ritoccherà il suo best ranking salendo al n.7 al mondo dopo la quinta vittoria su 8 su erba contro un top 10. E con la forza di giocare meglio i punti decisivi anche nei momenti di difficoltà, contando su un alleato sempre presente, per lui fondamentale, contro il servizio. Attende ora in finale uno tra l’amico Jannik Sinnner e il sorprendente Zhizhen Zhang.
Primo set: Hurkacz cinico quando conta, suo il tie-break
Lo Zverev in campo ad inizio partita sembra più Mischa che Alexander. Il tedesco risponde con aggressività, aprendosi il campo con il rovescio e non disdegnando anche discese a rete che gli permettono di tenere il fiato sul collo ad Hurkacz. E soprattutto di ottenere quattro palle break nel settimo game. Il polacco però risale assatanato al servizio per ricacciare indietro l’avversario, che finché attua un piano tattico di risposte rapide e profonde e toglie riferimenti può tenere il pallino del gioco.
Salvate queste occasioni si arriva senza particolari scossoni a un giusto tie-break, dove la miglior resa in battuta permette ad Hurkacz di avere maggior serenità. E questa chiaramente si vede anche in risposta, dove dal lato sinistro il n.5 del tabellone trova maggior profondità riuscendo così a spezzare il ritmo e crearsi la possibilità di andare anche a chiudere a rete. Scambi corti che non danno modo a Sasha di trovare il massimo potenziale del suo tennis, e trovandosi così costretto a capitolare sul tredicesimo ace del polacco per 7 punti a 2.
Secondo set: Hurkacz subito scappa, Zverev rimane indietro. Va lui in finale
Se possibile Hurkacz inizia ancor meglio il secondo parziale. Nel terzo game trova ancor più qualità in risposta, con un ricorso puntuale ed efficace al rovescio lungolinea che mette in netta difficoltà Zverev. Il polacco cambia spesso all’ultimo di polso, così da stringere e imprimere traiettorie non facili da leggere alla palla, arrivando a una palla break pesante, resa effettiva da un errore di uno Zverev che inizia ad accusare tracce di nervosismo.
Il tedesco ha il merito di rimanere calmo e concentrato, trovando tante prime e finalmente qualche ace. Bene al servizio, quasi assente però in risposta, dove la battuta di Hurkacz diventa un fattore troppo dirimente, come dimostra il quasi 90% di punti vinti con la prima in campo. Tutte tracce che insieme compongono il sentiero che porta alla vittoria il polacco, freddo e come sempre preciso e tranquillo al momento di chiudere. Anche con una certa delicatezza, che gli permette di battere per la prima volta in carriera Zverev, ponendosi sempre più come uno dei giocatori da evitare sui prati.
