Dal greco all’italiano, la parola che indica la fortuna è “tuche”. Tuttavia, questo vocabolo non indica solo la buona sorte, ma ha un concetto più generico: il destino. Questo noioso preambolo serve per spiegare la più banale delle ovvietà: il lucky loser non è semplicemente fortunato. Il lucky loser è preso, dopo la sconfitta nelle qualificazioni, e messo davanti a un’ulteriore prova per dimostrare che il suo destino non era di chiudere il torneo così. Ora, senza glorificare inutilmente qualcosa che così incredibile non è, restano da fare i complimenti a Gabriel Diallo per aver sfruttato a pieno ciò che il destino gli ha messo davanti.
Partito dalle qualificazioni come testa di serie numero 3, il 2001 di Montreal ha sconfitto al primo turno Nicolas Moreno de Alboran, per poi cadere in due set contro Borna Coric. Quella che sembrava essere una fine, è diventata un nuovo inizio. Ripescato come lucky loser, Diallo ha sfidato al primo turno Zizou Bergs. Il match, decisamente abbordabile, ha visto stravincere il canadese per 6-1 6-2 senza mai concedere una palla break. Quella che era già comunque una bella rivalsa sembrava essere destinata a fermarsi, essendo l’ostacolo successivo, da tabellone, il due volte campione e beniamino di casa Carlos Alcaraz. La sorte volle che lo spagnolo, però, si dovesse ritirare dal torneo. Al suo posto, sarebbe subentrato come lucky loser il polacco Kamil Majchrzak.
Un colpo di fortuna del genere non è sempre scontato, ma serve capitalizzare l’occasione. Una volta sconfitto in tre set il polacco, Gabriel avanza e batte in rimonta al turno successivo Cameron Norrie. Il britannico era uscito vincente al secondo turno contro Jiri Lehecka, semifinalista di Madrid nel 2024. La prima testa di serie a doversela dunque vedere con il canadese è Grigor Dimitrov, quindicesimo del tabellone. Per fortuna, il bulgaro non ha mai avuto un feeling particolare con Madrid, che è l’unico Master dove Grisha non ha mai raggiunto le semifinali.
Il match è assai intenso, con il bulgaro che vince il primo set sfruttando l’unica palla break concessa da Diallo sul 6-5. Il secondo parziale, invece, arriva sino al tie-break senza che nessuno dei due perda mai il servizio. Qui, Diallo, salva la bellezza di tre match point per poi convertire il secondo parziale in suo favore, alla prima occasione, sull’8-7. A questo punto, ancora scioccato dal non aver convertito la sua chance, il bulgaro cede. Diallo breakka per la prima volta nel match all’inizio del parziale decisivo, tiene il servizio e vola ai quarti di finale per 5-7 7-6(7) 6-4.
La cavalcata, per ora sino ai quarti di finale, vale al canadese un balzo di 25 posizioni sino al 53 del ranking. Il prossimo avversario è Lorenzo Musetti, che sarà top 10 da settimana prossima. Per l’azzurro non si prevede un match complicatissimo, ma vedendo il torneo del canadese non si sa mai. A volte serve quel pizzico di buona sorte in più, ma nel tennis risiede tutto talmente nei dettagli che o te la giochi bene o penserai sempre che sia solo tutta fortuna. Ma non è la mentalità giusta, e Diallo, di certo, ora lo sa.