Jasmine Paolini prosegue la sua corsa agli Internazionali BNL d’Italia. Dopo Lulu Sun e Ons Jabeur, l’azzurra supera anche Jelena Ostapenko in due set e si appresta ora a sfidare Diana Shnaider ai quarti di finale. Queste le sue parole ai microfoni dei giornalisti.
La prima domanda è proprio sull’incontro con la lettone: “Partita di resistenza, è stato un resistere ai suoi colpi che comunque sono imprevedibili, veloci, non è facile. È un’avversaria molto tosta, ma sono contenta di come ho sempre provato a giocare una palla in più e alla fine ha pagato. Sicuramente l’inizio non è stato dei migliori però piano piano ce l’ho fatta. Avevo preso 6-2 6-2 a Doha (ride). La temevo abbastanza, non ti dà ritmo, mette tanti vincenti, a volte tanti errori ma comunque è difficile entrare nel match. È difficile gestirla”
L’accoglienza di Roma è sempre più incredibile: “Per ora sta andando tutto bene, speriamo di continuare, domani sarà un altro match tosto contro Shnaider. è mancina, sa giocare bene sulla terra. Ci ho giocato più volte in doppio e sarà sicuramente un’avversaria tosta”
Terra, pro e contro secondo Paolini: “Cerco di usare un po’ di più le rotazioni col dritto e a volte mi aiutano, il servizio invece col cemento arriva più veloce ma ho più chance di breakkare su terra“ Undici anni dopo Sara Errani, abbiamo un’italiana ai quarti del torneo della Capitale nel tabellone femminile: “Sono contenta di questo risultato, è stato un anno e mezzo molto positivo e spero di continuare e migliorarmi a questo livello, mi piace un sacco avere queste opportunità di giocare in questi campi. Cerco di rimanere a questi livelli il più lungo possibile“
La vittoria con Wang qui a Roma nel 2023 è stata un po’ la svolta: “Arrivavo da 4 mesi dove avevo vinto forse due partite, è stato un momento chiave, mi è cambiata la stagione, ho preso fiducia forse anche per la terra che mi ha permesso di fare il mio gioco. Da lì effettivamente è andato tutto meglio” Favorita contro la Shnaider? Paolini chiede calma: “Onestamente non penso a queste cose perché si vede ogni giorno che in questi tornei non vincono sempre quelle col ranking migliore. Ogni giorno è una nuova sfida e cercherò di dare il massimo”
Se si vuole trovare un difetto nella gara di Paolini, probabilmente è stata la bassa percentuale di prime: “Oggi è andata così, ma c’era da mettersi il casco. Non è facile perché cercavo di mettere tante prime altrimenti sarebbe stata dura giocare, anche se le statiche dicevano che facevo più punti con la seconda”
