WTA Roma: Paolini batte Xinyu Wang e i fantasmi, ora la attende Rybakina

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WTA Roma: Paolini batte Xinyu Wang e i fantasmi, ora la attende Rybakina

Jasmine impiega un set di troppo a spuntarla su Xinyu Wang, ma alla fine prevale al terzo. Una vittoria che può darle fiducia

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Jasmine Paolini - Roma 2023 (foto Francesca Micheli, Ubitennis)
Jasmine Paolini - Roma 2023 (foto Francesca Micheli, Ubitennis)
 

J. Paolini b. Xin. Wang 6-4 6-7(3) 6-2

Una vittoria fondamentale per Jasmine Paolini al primo turno degli Internazionali BNL d’Italia. L’azzurra supera con il punteggio di 6-4 6-7 6-2 in 2h e 20’ di gioco la cinese Xinyu Wang, n° 60 del ranking WTA, al termine di un match che poteva diventare uno psicodramma. La classe ’96 di Bagni di Lucca sembrava infatti già poter chiudere in due set, quando ha avuto 3 match point nel dodicesimo gioco e, nel momento in cui non li ha sfruttati e ha perso il parziale al tie-break, avrebbe potuto rivedere i fantasmi di un periodo nel quale i successi non arrivano e la testa non è libera. E invece, Jasmine ha resettato e ha vinto agevolmente il terzo.

Un passaggio del turno, per quanto visto in campo, meritato per una delle nostre portacolori a Roma, perché Paolini ha mostrato una maggiore varietà di trame, di traiettorie e una buona solidità di fondocampo, contro una rivale molto brava sull’uno-due ma incapace di reggere lo scambio prolungato senza incappare in errori a volte grossolani. Per Paolini ora un test con un’avversaria ben più temibile, pur non essendo la terra la sua superficie preferita, come Elena Rybakina, testa di serie n° 7 al Foro Italico.  

Primo set: un solo break nel decimo gioco fa la differenza a favore di Paolini. 6-4 per lei

Per essere un match di tennis femminile perdipiù giocato su terra, i game iniziali scorrono con una rapidità rara e con un sorprendente dominio delle giocatrici al servizio. Dopo 25 minuti, le due si trovano già sul 4-4, e solo Paolini è riuscita una volta ad arrivare a -30. Xinyu Wang, come la sua omonima collega che ha estromesso Stefanini, non ama scambiare a lungo e non va per il sottile quando vede uno spiraglio per mettere in difficoltà l’avversaria. Più complesso e meno nelle sue corde è invece, per lei, alzare traiettorie lavorate, lasciando per un attimo da parte la potenza.

Paolini, nonostante sia più varia nel suo tennis, sta comunque al gioco e non disdegna scambi rapidi e basati sull’alto ritmo. L’azzurra, dopo essersi issata sul 5-4, dimostra una solidità e un cinismo che non si vedevano da qualche tempo e piazza la zampata nel decimo gioco. Alla prima chance di break, dopo aver cancellato due palle per il 5-5, si aggiudica così il set grazie a una cinese meno convinta rispetto all’inizio e alquanto lacunosa in fase difensiva. Proprio un suo rovescio in allungo finito in corridoio consegna il parziale alla 27enne italiana per 6-4 in appena 37’.

Secondo set: Paolini rimonta da 0-4, fallisce tre match point e lascia il tiebreak nelle mani di Wang

Se nel primo set si era detto di una Paolini pressoché infallibile da fondo campo nei punti che contavano, l’avvio di secondo è tutto il contrario. I continui gratuiti, soprattutto con il dritto, regalano il break alla cinese, e un successivo parziale di 11 punti a 1 a favore della classe 2001 di Shenzhen portano quest’ultima addirittura sul 3-0 con doppio break. Sembra dunque tornata la versione opaca e incerta di Jasmine che si era vista, per esempio, a Madrid e l’avversaria ringrazia, acquisisce fiducia e allunga.

Il demerito di Wang, tuttavia, è quello di non riuscire ad azzannare la preda fino in fondo. Pur essendosi portata fino al 4-0 e avendo dunque confermato anche il secondo break, la cinese non sfrutta una definitiva palla del 5-0 e riconsegna a Paolini quella confidenza necessaria per ritrovare le chiavi del suo tennis. La n° 65 al mondo risale così fino al 4-4, approfittando anche della rottura prolungata della rivale, e con il quinto game in fila – in cui si salva da 15-40 – mette il naso avanti sul 5-4. I due giochi successivi vengono tenuti dalle tenniste al servizio e si giunge, sul 6-5 per l’azzurra, al momento topico del set. La toscana si procura infatti 3 match point ma, tradita dalla tensione, sbaglia altrettanti facili rovesci – di cui due risposte – facendo esultare Wang e consentendole di approdare al tiebreak, poi vinto per 7-3 con una Jasmine ancora troppo condizionata dalle occasioni gettate al vento.

Terzo set: Paolini resetta, mette in un cassetto le paure e domina. 6-2 e partita chiusa

Mollare la presa, soprattutto nel torneo più importante dell’anno per i tennisti e le tenniste italiane, non è però tra le possibilità annoverate, e Paolini di certo su questo non tradisce. La n° 65 WTA rimette insieme i pensieri, si lascia alle spalle le opportunità buttate e cambia definitivamente marcia, mostrando la maggiore forza e varietà di colpi rispetto alla pur valida Wang.

Messa da parte l’ansia del risultato, i gratuiti si dimezzano e ne deriva un 5-1 con doppio break piuttosto rapido per l’azzurra, punteggio favorito da una Wang in confusione e troppo monotematica per la terra battuta. Venute meno le energie che le consentissero una costante spinta da fondo, la cinese si è via via spenta e a Jasmine è bastato mettere qualche palla in più in campo e attendere l’errore altrui per incamerare punti. L’italiana, dopo un game interlocutorio tenuto dalla nativa di Shenzhen, stavolta non trema e mette fine all’ostilità per 6-2.

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