Fa impressione dirlo, ma il 2019 era 6 anni fa. Precisamente, il 14 luglio 2019, Roger Federer perdeva la sua ultima finale Slam, probabilmente la più dolorosa, in quel di Wimbledon. Contro il solito Novak Djokovic. Che è l’unica costante ancora oggi del mondo tennistico di quel tempo. Tutto è cambiato da allora, e Daniil Medvedev è sicuramente stato uno dei volti principali del tennis dell’ultimo quinquennio. Di quei periodi era n.13 del mondo, e avrebbe giocato a Washington D.C. il primo torneo da top 10.
Avrebbe perso in finale contro Kyrgios, dando però inizio all’estate che gli avrebbe cambiato la carriera. Da allora sarebbero arrivate cinque finali consecutive sul cemento con tre vittorie (Cincinnati, San Pietroburgo e Shanghai) che avrebbero catapultato definitivamente Medvedev nell’élite del tennis. Anche alla luce di ciò, quella del 2019 rimane la sua ultima presenza a Washington…finora.
Pochi minuti fa il russo ha infatti postato un breve video su X in cui annuncia che tornerà a calcare i campi della capitale degli Stati Uniti d’America. “Ciao a tutti, spero stiate bene. Volevo solo dirvi che sono super entusiasta di tornare a Washington quest’anno. Manca poco, quindi ci vediamo lì. Buon divertimento”. A esattamente due settimane dalla disfatta di Wimbledon contro Bonzi. Manifesto della peggior stagione della carriera da quando è diventato un top player.
Una sola vittoria Slam, una finale (la prima in un anno e mezzo), dopo che nel 2024 aveva raggiunto quarti in tre Major su quattro. Tante brutte sconfitte costategli anche la permanenza in top 10, che hanno indotto a tante riflessioni e domande. La prima risposta è provare a ritrovare la propria forma sulla superficie più amata, quel cemento dove per anni è stato il migliore del mondo. Nel torneo che fece da apripista a una delle estati più dominanti del gioco negli ultimi anni. Con la speranza, chiara, che possa fungere da inizio di una rinascita altrettanto eclatante. Per il bene suo, ma anche del tennis in generale.
