L’ultimo periodo è stato pieno zeppo di cambiamenti per Holger Rune, che per provare ad avvicinare Jannik Sinner e Carlos Alcaraz ha ingaggiato nel giro di qualche giorno sia Andre Agassi, come coach, che Marco Panichi, come preparatore atletico. A parlare di queste due tematiche è stato proprio il danese, che in vista dell’esordio al National Bank Open 2025 presented by Rogers di Toronto ha parlato ai microfoni di ‘Ziggo Sport’, emittente olandese, partendo proprio dalla collaborazione con l’ex n° 1 del mondo.
“È stata una bella esperienza condividere il campo con lui per un paio di giorni a Washington. Ho imparato molto su come lui vede il gioco e su come vede il mio tennis e abbiamo cercato di capire come semplificarlo. Può darmi ottimi consigli su come rispondere. È stato un ribattitore incredibile e lo sono anch’io, quindi possiamo condividere le informazioni e questo è fantastico. Il suo entusiasmo per questo sport è spettacolare. È molto bello trovare persone che amano il tennis tanto quanto me. Penso che sia molto importante condividere i propri pensieri e Agassi è un buon ascoltatore e dà ottimi consigli. Sono molto grato di aver trascorso questi ultimi giorni con lui”.
E prosegue: “Quello che ha cercato di spiegarmi è che voleva che il mio tennis fosse un po’ più controllato e che crede che io possa fare le cose molto più facilmente con la mia potenza e la qualità dei miei colpi, oltre al fatto che dovrei fare più cose del solito. In definitiva si tratta di trovare l’equilibrio ed è su questo che stiamo lavorando. Mi ha sorpreso con alcune delle cose che mi ha spiegato in allenamento, così come con alcuni aspetti che mi ha spiegato dei tie-break. Non condividerò i segreti che mi ha dato, ma sono rimasto sorpreso dal suo modo di vedere il tennis”.
Rune: “Entusiasta di lavorare con Panichi”
Infine la chiosa su Marco Panichi: “Non avevo un fisioterapista, l’ho provato per un paio di giorni a Monaco e gli esercizi che mi ha fatto fare sono stati una sfida per me. Si concentra molto sulla coordinazione e sulla biomeccanica e penso che mi metta alla prova in modi mai affrontati prima. Inoltre con la sua esperienza in tanti anni di lavoro con Djokovic e il suo breve periodo con Sinner, ho visto che riesce a collegare il fitness con il tennis e penso che abbia un talento spettacolare. Sono molto entusiasta di poter lavorare anche con lui”.