D. Altmaier b. [26] S. Tsitsipas 7-6(5) 1-6 4-6 6-3 7-5 (Pietro Sanò)
L’annata Slam di Stefanos Tsitsipas si conclude con una prematura – e deludente – eliminazione al secondo turno dello US Open. Il greco, ex numero 3 del ranking, scivolato ormai alla 28esima casella della classifica, è stato sconfitto nella notte italiana da Daniel Altmaier, che ha portato a casa la seconda battaglia consecutiva a New York, dopo aver esordito con un duello durato quasi cinque contro Hamad Medjedovic, eliminato dallo stesso tedesco.
Stefanos, dunque, in questo 2025, non è mai andato oltre il secondo turno nei Major, uscendo di scena al primo match sia a Melbourne che a Londra, e “migliorando” di un solo round a Parigi e New York, dove gli incontri disputati sono stati appena un paio. Il numero 56 del mondo (che aveva battuto al Roland Garros Sinner nel 2023 e Fritz quest’anno, parlando di scalpi importanti) ha sconfitto Tsitsipas in cinque lunghi set, chiudendo la pratica con lo score di 7-6 1-6 4–6 6-3 7-5, salvando persino un match point durante il decimo gioco del set decisivo. Appena concluso l’incontro, il greco non le ha mandate a dire all’avversario tedesco, lamentandosi di un “underarm serve” eseguito da Altmaier durante il quarto parziale. Il 56 del ranking ha troncato immediatamente il dialogo, voltandosi immediatamente e continuando con i festeggiamenti per il terzo turno raggiunto a Flushing Meadows per la prima volta in carriera.
J. Munar b. [31] G. Diallo 7-5 6-3 7-5
Gabriel Diallo non è nella sua migliore giornata e regredisce rispetto alla bella figura di Cincinnati al cospetto di Sinner; a fondo campo i suoi colpi sono meno solidi di quelli di Jaume Munar, che gioca con accortezza e senza prendersi troppi rischi. Il lungo canadese al contrario non riesce a preparare il terreno per delle offensive comode e a rete sbaglia moltissimo, risultando goffo e in ritardo nei movimenti. Il favorito numero 31 cede il servizio nel primo set e lo recupera annullando due set point, ma nel dodicesimo game Munar gli sottrae di nuovo la battuta e intasca la frazione.
Il ragazzo nordamericano prosegue a litigare con i colpi di volo e nella seconda partita è già in ritardo sullo 0-2; peraltro non smette di crederci, si incita continuamente e, nonostante la sua esile seconda palla sia spesso in balia delle risposte del tennista iberico, raggiunge il contro-break al termine del settimo gioco. L’equilibrio dura però poco perché Munar pesca il break del 5-3 e chiude il parziale al nono game. Gli impacci di Diallo proseguono nella terza frazione perché Munar, pur rimanendo tutt’altro che vicino alla riga di fondo, riesce a destabilizzare il rivale, che continua a non essere brillante quando prova ad accorciare lo scambio.
Nel terzo gioco lo spagnolo trova il break sfruttando gli errori in manovra del canadese; peccato che nel game seguente commetta di rovescio un paio di gratuiti di troppo che gli costano il contro break. Ma la 31esima testa di serie è in giornata no e il suo tennis contratto ne è la prova: perde altre due volte il servizio nel settimo e undicesimo gioco, quest’ultimo fatale per il 7-5 che chiude i giochi in favore del tennista spagnolo. Munar al prossimo turno affronterà il tennista belga Zizou Bergs.
[3] A. Zverev b. J. Fearnley 6-4 6-4 6-4
Il tedesco Alexander Zverev sconfigge con un triplice 6-4 il britannico Jacob Fearnley, avversario arcigno con un cognome di peso nel circuito Challenger, che ha dato del filo da torcere alla terza forza del seeding. Zverev parte con le marce alte e trova il break già nel game di apertura, mettendo pressione a Fearnley in risposta. Sascha gioca un tennis verticale, prendendo la rete appena ne ha l’occasione, utilizzando il servizio come un ariete. Fearnley si guadagna un’occasione di contro break nel sesto gioco ma Zverev annulla il potenziale pericolo con l’uno due servizio-dritto. Dopo il settimo game Fearnley sente un dolore alla spalla che necessita dell’intervento del fisioterapista. Il problema vero è che il gioco del britannico produce pochi vincenti, merito anche del tedesco che lo mette alle strette con le sue accelerazioni. Il primo parziale si chiude in favore di Zverev per 6-4.
Anche il secondo parziale si apre con il break della terza testa di serie che lascia andare il dritto, il resto lo fa il britannico con due doppi falli. Nel quarto game Sascha commette un paio di leggerezze di troppo, incappando a sua volta in un paio di doppi falli che gli costano il contro break sul 2-2. Il tedesco si farà perdonare nel settimo gioco, quando approfitta di un passaggio a vuoto del britannico – contratto e confuso nelle idee – per breakkarlo nuovamente. E’ l’allungo che gli vale il secondo set per 6-4.
Il terzo set si apre con un game fiume, il secondo, dove il tedesco annulla due palle break con il servizio. Nel terzo game Zverev scala un paio di marce e spezza la parità togliendo il tempo in risposta a Fearnley, che non può che cedere la battuta (2-1). Sascha chiude i giochi con il secondo break nel quinto game, con il doppio fallo del tennista britannico che sembra accusare fastidi alla spalla dolorante (4-1). Jacob trova ancora il tempo per un contro break ad alto tasso di spettacolarità nell’ottavo game, prima che Zverev chiuda, con qualche affanno al sesto match point, con l’ennesimo 6-4 in 2h e 28‘. Al terzo turno il tedesco affronterà Auger-Aliassime.
[14] T. Paul N. Borges 7-6 (6) 6-3 5-7 5-7 7-5
Il primo set è piuttosto combattuto, entrambi i giocatori si esprimono bene al servizio. Borges si difende bene con la seconda palla da un Tommy Paul troppo precipitoso in manovra. Nel decimo game la quattordicesima forza del seeding ha tre set point per chiudere (0-40), ma il portoghese gioca con accortezza, esprimendo un gran tennis con le spalle al muro. Si va dunque al tie-break dove regna ancora l’equilibrio. La diagonale di dritto è teatro di scambi prolungati e inizialmente sembra premiare Borges. Poi dopo aver annullato set point sul 5-6 Paul trova i suoi due migliori servizi che lo portano a set point, convertito poi grazie all’errore di dritto del portoghese.
La ripresa si apre con un game combattuto, in cui l’americano mette pressione guadagnando tre set point, ma viene rimbalzato dal tennis estemporaneo di Borges. Nel quinto game Paul rompe gli indugi con un gran game in risposta, ma il portoghese trova grandi soluzioni per contro breakkarlo subito. Lo statunitense ha però ormai preso le misure e torna all’assalto con un altro break (4-3), a cui ne segue quello nel nono game che gli permette di chiudere il set 6-3. Il terzo set si apre con un break di Borges a tetto chiuso, complice un game avaro di prime di Paul. Il portoghese serve molto bene, e quando prende la via della rete lo fa senza rischiare. L’americano cala invece con il rendimento della prima palla e nonostante il contro break nell’ottavo game, finisce per concedere ancora il servizio nell’undicesimo, lasciando il portoghese libero di chiudere 7-5. Schema che si ripeterà nel quarto set, dove Borges sta attaccato per tutto il tempo a Paul, riuscendo a trovare il break decisivo proprio all’ultima curva, nell’undicesimo game.
Il quinto set è un crescendo di emozioni, con un buon tennis ma soprattutto una gara di nervi ed emotività. In un Ashe, vista l’ora tarda (match finito quasi alle 2 di notte americane), non pienissimo, alla fine ha saputo uscire vincitore Paul. Costretto a salvare 5 palle break, di cui due sul 4-4, l’americano ha mostrato più solidità e abitudine ad alti livelli, procurandosi un match point in risposta. Che, tra volée e nastri, passanti e botte da fondo, è stato il punto più bello del match. Soprattutto per il peso specifico. Una bella vittoria, che gli regala il terzo turno contro Bulblik: in palio un posto agli ottavi contro (probabilmente) Sinner.
[23] A. Bublik b. T. Schoolkate 6-3 6-3 6-3
Il kazako Alexander Bublik impiega 1h e 45′ per infliggere tre set, 6-3 6-3 6-3, all’australiano Tristan Schoolkate e accedere al terzo turno di Flushing Meadows. Bublik ha deliziato il pubblico newyorchese con ben 51 vincenti e 16 aces, in una montagna russa di palle corte, discese a rete improvvise e giocate non adatte a deboli di cuore. Schoolkate con il suo tennis regolare ha potuto ben poco di fronte alla strapotenza del tennista kazako. Nel quarto game Bublik trova il break, grazie a un errore di rovescio dell’australiano che cede così il primo parziale. Nella ripresa i break saranno due: nel terzo e sesto gioco, quest’ultimo arrivato dopo l’ennesimo vincente di dritto di Bublik. Nel terzo set basta un colpo ben assestato nell’ottavo game, giocando sul rovescio carente di Schoolkate, che cede servizio e partita. Al prossimo turno la 23esima forza del seeding incontrerà Tommy Paul.
[25] F. Auger-Aliassime b. R. Safiullin 6-1 7-6 (4) 7-6 (5)
Vittoria per il canadese Felix Auger-Aliassime che ha la meglio sul russo Roma Safiullin in tre set, 6-1 7-6 (4) 7-6 (5), dopo 2h e 58′ di gioco. Un match tirato, come dimostrano i due tie-break consecutivi, ma che ha visto Aliassime giocare meglio del suo avversario sotto ogni aspetto, dal servizio ai colpi da fondo. Nel primo parziale il canadese esprime il suo miglior tennis grazie a un ruolino di marcia al servizio impressionante. Ne scaturiscono due break nel secondo e sesto gioco che mandano il canadese avanti di un set.
La ripresa è senza break, ma Felix non sfrutta sei set point per chiudere prima del tie-break, dove comunque amministra e chiude 7-4 sfruttando diversi errori in manovra del suo avversario. Nel terzo set ci sono due break che spostano poco, uno per parte, e il tie-break è il naturale epilogo anche a questa tornata. Stavolta è il dritto a tradire Safiullin, che lo lascia a piedi in un paio di punti, cosa che non succede al servizio di Aliassime, che chiude il match con un ace. Il canadese affronterà al terzo turno Zverev.
[8] A. De Minaur b. S. Mochizuki 6-2 6-4 6-2
La testa di serie numero 8, Alex de Minaur, ha sconfitto in tre set, 6-2, 6-4, 6-2, il nipponico Shintaro Mochizuki, raggiungendo il terzo turno dello US Open per la settima volta. Mochizuki, alla sua prima apparizione al secondo turno dello Slam amaericano, ha dato tutto nei suoi turni in risposta, ma non è riuscito a trovare il pertugio nella difesa australiana. A niente sono servite le 11 palle break ottenute nel primo set, perché un de Minaur coriaceo le ha annullate una dopo l’altra; trovando poi il break nel sesto e ottavo game. Mochizuki poi parte bene in avvio di ripresa strappando il servizio al suo avversario. De Minaur però è caparbio come il suo tennis e rimonta da uno svantaggio di 0-2, passando a condurre 4-2.
Il giapponese si è poi fatto sotto ottenendo il secondo break della serata per pareggiare il set sul 4-4, ma De Minaur ha poi vinto gli ultimi due giochi, portandosi avanti di due set a zero. Anche il terzo set è stato combattuto, ma ha girato a favore dell’australiano nel sesto gioco, quando il 26enne ha mostrato una difesa insepugnabile, strappando il servizio a Mochizuki per portarsi sul 4-2. De Minaur ha così chiuso il set, e il match, con un netto 6-2, centrando la sua 39esima vittoria del 2025. L’australiano – che adesso affronterò Altmaier – ha raggiunto così almeno il terzo turno in ognuno degli ultimi nove tornei dello Slam sul cemento.
