[4] C. Ruud b. M. Berrettini 7-6(4) 6-2
È durata un set la resistenza di Matteo Berrettini. Agli ottavi di finale del Kinoshita Group Japan Open Tennis Championships, ATP 500 di Tokyo, il giocatore romano ha ceduto alla solidità e alla continuità tennistica e atletica di Casper Ruud. Il norvegese lo ha battuto per 7-6(4) 6-2 in poco più di un’ora e mezza di partita. Si tratta del sesto successo dello scandinavo nei confronti dell’azzurro, su nove testa a testa totali. Prima di questo, però, il numero 12 ATP si trovava in svantaggio 2-1 negli scontri giocati su cemento.
Il primo set è stato equilibratissimo. Una sola palla break offerta (da Berrettini) e presto annullata. Al tie-break, però, Ruud è salito in cattedra a suon di passanti messi a segno anche grazie alla sua freschezza atletica. Nel secondo parziale, invece, Matteo è sceso drasticamente con il rendimento in battuta. Ha ceduto due volte il servizio e si è di fatto consegnato al suo avversario. Nonostante il bilancio stagionale contro i top 20 non sia dei migliori (3-9), ‘The Hammer’ piano piano sta ritrovando un buon livello, come testimonia non solo il primo set di questa sfida, ma anche il primo turno vinto in scioltezza contro Jaume Munar.
Dal lato opposto, Casper ha chiuso sì con meno ace dell’italiano (3 contro 11), ma ha di fatto conquistato ben 10 punti in più con la prima di servizio (37 a 27) e non ha mai concesso palle break nel corso di tutta partita. Questo successo lo catapulta al 60esimo quarto di finale ATP – come lui, tra i nati dal 1998 in poi, solo Stefanos Tsitsipas ne ha raggiunti altrettanti –, il 14esimo su cemento outdoor. Inoltre, diventa il primo norvegese al turno dei migliori otto in questo torneo. E le chance per andare oltre sono molto ghiotte, perché il suo prossimo avversario sarà l’australiano Aleksandar Vukic.
Primo set: Ruud frega Berrettini al tie-break a suon di passanti
Si vedono scambi, ma non ci sono sorprese nei primi game del set inaugurale. Entrambi servono alla grande e tengono una percentuale di prime molto elevata. Con queste i punti sono quasi assicurati, se non con la battuta stessa, con un vincente pochi secondi dopo. I due continuano a fulminarsi a vicenda nei propri turni di battuta, durante i quali fanno giocare all’avversario pochissimi colpi da vicino la linea di fondocampo. E così Berrettini e Ruud giungono presto al 6-6, ma solo dopo che ‘The Hammer’ riesce a cancellare di potenza l’unica palla break del parziale, che il 26enne norvegese si procura grazie a dei buoni punti costruiti sulla seconda del suo avversario.
Il finalista del 500 di Dallas è anche il primo ad accaparrarsi un minibreak, conquistato grazie a un passante di rovescio piuttosto semplice messo a segno a seguito di un altro decisamente meno facile da indovinare. Allunga così sul 4-1 il 12esimo tennista al mondo, che trova un paio di soluzioni niente male (stop volley di rovescio e dritto vincente quasi all’incrocio delle linee). La scena del doppio passante si ripete molto simile nel settimo punto, che finisce sempre nelle mani del campione del 1000 di Madrid. Un nastro fortunato restituisce al 29enne romano uno dei due minibreak di svantaggio e gli permette di cancellare il primo dei quattro set point filati in favore del suo rivale. Nel terzo, però, un gratuito in rete di rovescio da parte del finalista di Wimbledon 2021 mette fine al parziale dopo quasi un’ora di gioco. È 7-6(4) in favore di Ruud.
Secondo set: Berrettini perde il ritmo al servizio, Ruud ne approfitta e dilaga
A seguito di un ‘toilet break’ di entrambi, i due tornano nel rettangolo da gioco e il game d’apertura è appannaggio del numero 56 al mondo, che tiene il servizio a 0. Matteo si porta poi sullo 0-30 in risposta, ma Casper è bravo a insistere sul suo rovescio e riesce a vincere quattro punti di fila. Tutt’un tratto il due volte campione al Queen’s (2021 e 2022) perde il ritmo in battuta. Commette due doppi falli sanguinosi consecutivamente e regala il primo break della partita al suo avversario, che lo conferma e sale sul 3-1.
Scoraggiato, Berrettini perde lucidità e intensità nelle accelerazioni. Il suo rivale conquista invece la rete più volte e strappa così il secondo break filato. La vittoria è questione di minuti. Ruud si tiene stretto il servizio e dopo poco più di un’ora e mezza di gioco mette la firma sulla partita con il punteggio di 7-6(4) 6-2.
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