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ATP

ATP Shanghai: Sinner si ritira annientato dal caldo umido, Griekspoor avanza agli ottavi

Un problema alla coscia destra ferma il campione azzurro dopo due set combattuti; per l’olandese ora c’è Vacherot

Ultimo aggiornamento: 07/10/2025 9:30
Di Danilo Gori Pubblicato il 05/10/2025
11 min di lettura 💬 Vai ai commenti
Jannik Sinner - Shanghai 2025 (foto X @ATPTour_ES)

[27] T. Griekspoor b. [2] J. Sinner 6-7(3) 7-5 3-2 ritiro

Sezioni
Primo set: Sinner si nasconde fino al tie-break, poi sale in cattedra e vince al decimo puntoSecondo set: Sinner manca sei palle-break e si lascia superare nel finale di frazioneTerzo set: l’infortunio di Sinner rompe l’equilibrio e dà via libera a Griekspoor

Non basta a Jannik Sinner la vittoria numero 100 nei tie-break (su 160 disputati); Tallon Griekspoor riesce ad allungare la sfida al terzo set con merito e si giova del ritiro del campione italiano, vistosamente zoppicante nell’ultimo game della partita. Il Rolex Shanghai Master perde così la stella numero due del torneo: l’azzurro ha giocato apparentemente senza problemi ma forse non senza preoccupazioni; dopo aver prevalso nella frazione d’apertura grazie a un tredicesimo game perfetto, sicuramente è parso meno autorevole del solito nei punti-chiave, non sfruttando sei palle-break nel secondo parziale e cedendo per 7-5.

Griekspoor si è sostenuto con la battuta e con coraggio, certo accorgendosi della ridotta aggressività dell’avversario. Non si può dire che Sinner abbia giocato male e il terzo set lo avrebbe visto, secondo noi, comunque favorito, ma la sua prova ci è sembrata a tratti priva di slancio agonistico e in definitiva ha dato al rivale la fiducia per credere fino in fondo alla sua prima vittoria su Jannik dopo sei sconfitte. A ora non ci è dato sapere della gravità del problema fisico e, se preesistente, quanto l’abbia condizionato durante il match, in ogni caso Sinner perde così lo scettro di Shanghai e i punti della vittoria dello scorso anno; per Griekspoor si aprono invece gli ottavi di finale, da giocare con il monegasco Vacherot.

Primo set: Sinner si nasconde fino al tie-break, poi sale in cattedra e vince al decimo punto

Ben sostenuto dal servizio, Griekspoor mantiene l’iniziativa nello scambio da fondocampo e piega il polso del numero due del ranking sulla diagonale del rovescio; Sinner si rende pericoloso quando trova la profondità in risposta ma nei primi due game in risposta la circostanza si verifica non più di un paio di volte. L’asso altoatesino sbaglia anche un rovescio lungolinea con il rivale a diversi metri di distanza dalla linea del corridoio e il tennista olandese si porta sul 2-1 senza break. Jannik non è sempre profondo quando piazza il colpo di inizio gioco ma le percentuali del colpo in oggetto sono inizialmente confortanti e gli permettono di rispondere a tono alle iniziative dell’avversario.

Sul punteggio di 2-2 Griekspoor conferma la sua predilezione per l’ingresso nelle difese di Sinner con il rovescio incrociato; l’azzurro dapprima abbozza per il 30-15, in seguito recupera il 30 pari rispedendo al mittente in scivolata un passante di rovescio incrociato che scombussola le trame del contendente. Per la prima volta si va ai vantaggi e la determinazione del numero 27 del seeding ha ragione, per il momento Sinner serve con grande sicurezza ma rende l’impressione di non essere pienamente nel match, essendo un po’ troppo passivo di fronte alla vivacità del ventinovenne di Haarlem. Tallon si porta sul 4-3 dopo 29 minuti permettendosi di passare in tocco con il rovescio slice lungolinea il nostro portacolori che si era appropinquato al net con fare esitante.

Finalmente durante l’ottavo gioco Griekspoor raggiunge, con la collaborazione del rivale, la parità in risposta, ma la racchettata in risposta alla seconda palla di Sinner è maldestra e catapulta la pallina oltre la riga orizzontale; pur non faticando in battuta, Sinner comunque non ha la brillantezza di chi vuole guidare il match e deve servire per rimanere nel set sul 4-5. Anche alla variante della palla corta l’azzurro ricorre poco e senza precisione, incocciando il net o rimanendo troppo lungo per mettere apprensione all’olandese, che si spinge fino al 6-5, assicurandosi facilmente il diritto a giocare quantomeno il tie-break.

Lo jeu decisif si materializza poco dopo e Sinner si infila lo smoking: due ace e una risposta tra le scarpe del trafelato Griekspoor, che sembra uno che si è svegliato di soprassalto con i ladri in giro per casa. Jannik sale 5-1, si prende una piccola pausa e chiude al decimo punto con il terzo errore di rovescio del rivale: per il campione 16 colpi vincenti (7 con il servizio) e 11 errori non forzati (8 con il rovescio).

Secondo set: Sinner manca sei palle-break e si lascia superare nel finale di frazione

Sinner è indolente fino alla resa dei conti, quando decide di accelerare e di prendersi il quarto tie-break dei cinque giocati sinora con Griekspoor, che ora deve provare a fare di più in risposta; il ragazzo arancione chiede il toilet break per riflettere su come sgretolare la battuta dell’azzurro, oggi particolarmente efficace. Il game d’apertura sembra incanalato come i primi dodici del primo set ma Jannik, dopo l’accensione a incandescenza del tredicesimo game è ora forse raffreddato e concede la prima palla-break della partita. L’azzurro però ha l’ace delle grandi occasioni e chiude velocemente il gioco a suo favore, lasciando intravedere finalmente l’argenteria negli affondi con i colpi di rimbalzo; Sinner spinge con rabbia e le smorfie di auto-incoraggiamento tra uno scambio e l’altro ci infondono infatti meno serenità che in altre occasioni.

Quale che sia il messaggio delle espressioni del viso, il suo gioco guadagna in pericolosità e con un rovescio-capolavoro lungo la linea del corridoio Jannik si guadagna nel secondo gioco a sua volta la prima occasione-break. Griekspoor dice no ma il campione di Wimbledon insiste e ne trova un’altra: è il game più bello, Tallon annulla la seconda con coraggio e con il dropshot e una terza con la battuta. Il rappresentante dei Paesi Bassi ha personalità da vendere e riduce il rivale alla ragione con la potenza ma anche con un lob di dritto in corsa elargito con la precisione di un orafo. Sinner manca del colpo definitivo e questo infonde fiducia al suo avversario, che aggiusta la battuta e torna a sigillarne l’efficacia nel quarto game; Jan non gli è da meno e dopo 34 minuti si trova a condurre per 3-2.

Dopo gli spaventi delle palle-break siamo forse giunti a una di quelle fasi cosiddette interlocutorie, con i servizi che tornano a tuonare o comunque a indirizzare la maggior parte dei palleggi; in ritardo per 3-4 però, Griekspoor soffre una improvvisa fase di noncuranza che lo porta velocemente e con anche un doppio fallo, sullo 0-40. Tallon reagisce ammirevolmente con due botte alla battuta, ma sulla terza è il rovescio di Sinner ad essere molle, il punteggio torna in parità e l’olandese aggancia così il 4-4. Per l’azzurro il conto delle palle-break piange un insolito zero su sei.

Il numero 27 del seeding pasticcia nel decimo gioco rovinando un perfetto 40-0 con ingenuità imperdonabili, ma sulla parità esibisce un dritto in mezza volata che striscia sulla riga di fondo: colpo incredibile, Sinner torna a due punti dal match poco dopo ma Tallon resiste intrepido. C’è qualcosa di diabolico nella vacua apatia del campione italiano quando la preda è lì da afferrare e nell’undicesimo gioco la lepre si fa cacciatore e Griekspoor toglie la battuta all’augusto rivale in soli quattro punti. Sul 6-5 dopo altri cinque scambi il set prende la strada di Haarlem: per l’olandese otto assi e il 71% di prime palle, mentre Sinner è addirittura al 74%.

Terzo set: l’infortunio di Sinner rompe l’equilibrio e dà via libera a Griekspoor

La partita è bella e vivace e i colpi vincenti sopravanzano gli errori; a Jannik non riesce l’accelerazione decisiva nel finale di set come nella prima frazione, ma i meriti di Griekspoor sono molti, tecnici come mentali. Questa volta in bagno ci vanno entrambi e il tempo di gara si attesta sulle due ore e dieci minuti.

Per il nostro rappresentante affidarsi alla battuta potrebbe non bastare perché la carica interiore e la condizione fisica dell’avversario non paiono conoscere declino, come anche il servizio; Sinner pare confuso quando nel terzo game accarezza in maniera grossolana una palla corta di dritto, ma Griekspoor schiaccia colpevolmente in rete un dritto incrociato che gli avrebbe dato un quindici interessante e che invece propizia il 2-1 per l’azzurro, senza break.

Nel quarto game Sinner evidenza una zoppia già fugacemente notata nel decimo gioco del set precedente; ora il fenomeno è più persistente e sul 2-2 per l’azzurro c’è lo 0-30 con un doppio errore. Un’altra imprecisione con la seconda palla determina lo 0-40, Sinner gioca solo con lo slice di rovescio e il break del 3-2 in favore del rivale arriva immediatamente. È tempo di medical timeout per Jan, ma il massaggio alla gamba destra non dà effetto positivo e Sinner decide per il ritiro.


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TAGGED:ATP Shanghai 2025Jannik SinnerTallon Griekspoor
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