Torino si appresta a diventare il Caput Mundi tennistico. Tra meno di un mese – l’avvio è previsto il 9 novembre – le ATP Finals concluderanno la stagione, con l’elezione del nuovo “Maestro”.
Con Jannik Sinner già certo della qualificazione, il sogno azzurro di vedere due rappresentanti del tennis nostrano tra i migliori otto giocatori del 2025 passa dai risultati di Lorenzo Musetti, attualmente ottavo nella Race.
“Ero consapevole di poter fare di più a Shanghai: è una chance un po’ sprecata, per la Race e per il risultato. Non sarà facile da digerire” aveva dichiarato ai microfoni di Spazio Tennis il carrarino appena dopo la sconfitta rimediata per mano di Felix Auger Aliassime agli ottavi di finale del Master 1000 di Shanghai.
Il canadese è l’avversario più temibile in ottica Finals per Musetti e quella brutta battuta d’arresto aveva pericolosamente compromesso il percorso verso il capoluogo piemontese. Tuttavia, un prezioso alleato per Lorenzo si è rivelato Arthur Rinderknech, che ha piegato in due set Auger Aliassime e si è conquistato un posto in semifinale nel torneo, dove se la vedrà con Daniil Medvedev. È la seconda buona notizia di giornata per l’Italia, insieme al successo di Jasmine Paolini su Iga Swiatek che la avvicina a Riyadh.
Musetti si avvicina a Torino a piccoli passi grazie a Rinderknech! Ma occhio a Medvedev…
Addentrandoci nel labirinto dei numeri, la Race presenta un duello a distanza tra Musetti e Auger Aliassime, considerando che Jack Draper, nono nella classifica annuale, ha annunciato la chiusura anzitempo del suo 2025. L’azzurro ha 3435 punti, 530 in più del canadese, che con l’eliminazione ai quarti di finale si ferma a 2905. La partita contro Rinderknech era una ghiotta occasione per rosicchiare qualcosa e accorciare la distanza che lo separa da Lorenzo.
Era da molto tempo che Felix non si esprimeva su questi livelli e, il passo falso in Cina, non deve indurre a pensare che il traguardo sia già tagliato. Adesso arriva lo spaccato di stagione sulla superficie, il cemento indoor, più congeniale al numero 13 del mondo – non a caso il 25ennne di Montreal ha vinto sei dei suoi sette titoli indoor. Musetti dovrà dimostrare tutti i miglioramenti anche su campi che meno si addicono al suo tennis per mettere la ciliegina sulla torta a un’annata che ne ha visto l’irruzione in top 10.
Il primo torneo da attenzionare in vista delle ATP Finals è il 250 di Bruxelles – che trasloca da Anversa dopo nove anni – dove figurano nell’entry list sia Lorenzo che Auger Aliassime. Ancora non sono arrivate comunicazioni in merito a eventuali forfait.
La sfida poi proseguirà a distanza: Musetti è iscritto a Vienna, mentre il canadese ci proverà a Basilea. Il crocevia forse decisivo, visti i punti che mette in palio, potrebbe essere il Master 1000 di Parigi-Bercy. Felix poi compare anche ai blocchi di partenza dell’ATP 250 di Metz.
C’è un altro spettro che si aggira per la Race: Daniil Medvedev. Il russo è ancora in corsa a Shanghai e, vincendo il titolo – sarebbe il primo dagli Internazionali d’Italia 2023 – si isserebbe a 2910 punti, scavalcando di appena 5 lunghezze Auger Aliassime. Tra l’ex numero 1 del mondo e la finale c’è Rinderknech, che potrebbe fare un altro favore a Musetti. Nelle ultime settimane Medvedev ha messo in luce evidenti miglioramenti, seppur sia ancora distante rispetto alla miglior versione di se stesso, e potrebbe iscriversi alla corsa per Torino.
La situazione tra certezze e interrogativi: Nole che fai? E la spalla di Shelton?
Scorrendo su e giù per la Race, Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, al netto della corsa per la vetta del ranking, sono già sicuri di esserci in Piemonte. Lo spagnolo guida con 11040 punti, mentre l’azzurro segue con 8500. A completare il podio del 2025 in questo momento è Novak Djokovic con 4580 punti. Le incognite attorno al 24 volte campione Slam sono però molte. Lo scorso anno Nole decise di rinunciare alle Finals e le indiscrezioni paiono condurre alla medesima scelta anche per questa stagione, ma si attende una comunicazione da parte del diretto interessato. Certo è che se Djokovic dovesse rinunciare, per Musetti si aprirebbero scenari differenti e decisamente più sereni.
Alexander Zverev non è ancora ufficialmente qualificato, ma i suoi 4230 punti lo mettono in una posizione di relativa tranquillità, nonostante il periodo – l’anno? – assai infelice. Così come Taylor Fritz, che segue con 3785.
Ben Shelton ha appena una manciata di punti in meno rispetto al connazionale, 3720, ma l’infortunio alla spalla accusato allo US Open pone un punto interrogativo sullo stato di forma dello statunitense, che potrebbe perdere terreno rispetto agli inseguitori, benché il margine sul decimo classificato sia rilevante. Anche Alex De Minaur deve gestire il tesoretto accumulato, dato che con 3545 punti si vede tallonato da Musetti, indietro di appena 110 lunghezze.