Nelle semifinali del WTA di Pattaya avvincente vittoria della Hantuchova su una mai doma Erakovic. A sfidarla domani sarà la Tomljanovic che estromette dal torneo, nel derby delle promesse, la Puig
Semifinali al cardiopalma hanno caratterizzato la sesta giornata del Pattaya Tournament. Nella prima delle due in programma, una coriacea e mai doma Daniela Hantuchova centra la sua terza finale in questo torneo (che si è aggiudicata due volte), al termine di un match molto lottato contro la Erakovic. La sfida che ha portato in finale la veterana slovacca è stata molto avvincente e, sebbene non abbia raggiunto i livelli di pathos del match di ieri della Zvonareva, anche divertente.
Un ruolo da protagonista questa settimana se lo è ritagliato egregiamente Marina Erakovic che anche oggi ha dato gran filo da torcere alla sua avversaria aggiudicandosi in scioltezza la prima frazione per 6-4 senza concedere nulla al servizio (saranno appena 5 i punti concessi sul proprio turno di battuta all’avversaria nella prima frazione). Come da consuetudine di questa settimana, una partenza lenta della Hantuchova non corrisponde ad una giocatrice in disarmo e così, dal secondo set in avanti, la slovacca inizia a tessere la sua fitta rete di geometrie che costringono la Erakovic a dover cercare di forzare maggiormente per non rincorrere la pallina senza costrutto. Tutto ciò si traduce in un maggior numero di errori gratuiti che la costringono a cedere il parziale per 6-3. Il terzo set è la classica altalena di emozioni cui il torneo thailandese ci ha abituato. Si parte con una Hantuchova molto concentrata e determinata che strappa subito la battuta e si porta velocemente sul 2-0, ma come ieri la Erakovic sembra riuscire a trovare chissà dove la forza per emergere da situazioni compromesse e incanamerando 4 giochi consecutivi si porta avanti nel parziale per 4-2. A questo punto la slovacca è con le spalle al muro perché il servizio strappato all’avversaria (3-4) viene immediatamente seguito dalla perdita della sua battuta, che l’avvicina prepotentemente alla sconfitta (3-5). Finita? Neanche per sogno. Da un parte la Hantuchova innalza il suo livello di gioco, dall’altra la neozelandese di origini slave inizia a tremare di fronte alla prima possibile finale dell’anno, così l’avvenente slovacca si porta ad un passo dalla sua terza finale qui a Pattaya andando a servire sul 6-5 dopo aver annullato due match point sul 4-5. Il pubblico molto partecipe spinge all’incredibile contro-break la ragazza oceanica che vince il dodicesimo gioco grazie ad un pregevolissimo diritto inside-out, sulla terza palla break. Ma proprio sul più bello, quando ci si attende un tie break a prova di coronarie, la Hantuchova sale di livello iniziando a spingere con entrambi i fondamentali, mentre una remissiva Erakovic, con l’evidente paura di sbagliare (specialmente di rovescio), rimane troppo passiva. Tutto ciò si traduce in una rapida vittoria della Hantuchova per 7 punti a 3 (chiuderà con il punto esclamativo dell’ace).
In sostanza, il match è stato molto combattuto e a tratti divertente, la slovacca è riuscita a girarlo quando ha iniziato a trovare il ritmo giusto nel colpire la pallina sui velenosi slice di rovescio della Erakovic.
Nell’altro incontro di semifinale l’australiana Tomljanovic si è aggiudicata il derby delle promesse contro la portoricana Puig al termine di un incontro estremamente combattuto (durato quasi 3 ore) e ricco di colpi di scena. Brava la Tomljanovic a non darsi per vinta dopo la rimonta della Puig che da 2-4 è riuscita a strappare il secondo parziale per 7-5. Il terzo set è stato costellato da numerosi errori mettendo in luce un gioco umorale da parte delle due giovani che hanno alternato vincenti a banali errori. Alla fine però è la Tomljanovic ad alzare vittoriosa le braccia al cielo, pronta a sfidare domani per titolo la Hantuchova.
Risultati:
A. Tomljanovic b. [7] M. Puig 7-6 (3) 5-7 7-6 (6)
D. Hantuchova b. M. Erakovic 4-6 6-3 7-6 (3)
