Il manager di Roger Federer ha risposto sulla decisione di Roger Federer di non giocare a Miami: “Deve preservare il fisico”
A Miami non l’avranno presa benissimo: nelle ultime tre edizioni hanno dovuto rinunciare per due volte a Roger Federer, che a Key Biscaine ha vinto due titoli (2005 e 2006). Ma per il manager di Roger, Tony Godsick la scelta è stata inevitabile: “Ha dovuto rinunciare per preservare il fisico, dopotutto ha 34 anni. Non è stato facile perché ha già vinto il torneo e Miami gli piace ma qualcosa doveva togliere e la scelta è caduta su Miami“. Federer e Miami, comunque, non hanno un rapporto idilliaco. Eccetto gli anni d’oro, Federer non ha mai brillato, specie negli ultimi anni. Tra i Master 1000 sul cemento, solo a Bercy ha fatto peggio (un solo titolo, 69% di vittorie) ma il torneo parigino, che pure è indoor, è stato spesso depennato dalla programmazione (o affrontato superficialmente) per questioni di calendario. A Miami, invece, il problema è la superficie (nel 2011 disse: “A Indian Wells e Miami hanno rallentato drasticamente“) e i risultati recenti parlano di una sola semifinale nelle ultime cinque edizioni. Tuttavia, la recente notizia della partecipazione di Federer al torneo ATP 250 di Istanbul sembra smentire Godsick: se Federer deve rinunciare a qualcosa perché giocare ben quattro tornei sul rosso prima del Roland Garros, lo Slam dove ha meno possibilità di vittoria?
Intanto Federer ha pubblicato sul proprio profilo Facebook che lo vede ritratto con la maglietta da cricket della nazionale indiana. Un altro passo di avvicinamento tra il campione svizzero e l’India, dopo il successo ottenuto dal numero 2 del mondo all’IPTL di dicembre.
