UbitennisUbitennisUbitennis
Notification Show More
Font ResizerAa
  • HOME
  • PODCAST
    • DIRETTE LUCA & VANNI
    • Il DIRETTORE
  • UBIGAMES
    • UBICONTEST
    • UBIVERBA
  • ULTIME
  • ATP
  • WTA
  • SLAM
    • Australian Open
    • Roland Garros
    • US Open
    • Wimbledon
  • SCANAGATTA
  • RUBRICHE
    • Pronostici
    • Ranking
    • (S)punti Tecnici
    • Al femminile
    • Nei dintorni di Djokovic
    • Pagelle
    • Tennis e TV
  • INTERVISTE
  • VIDEO
Reading: Crac doppio, ciao Cichi (Martucci). “Cichi”, è proprio finita (Viggiani). Murray scioglie Lopez. E’ semifinale. Djokovic si riposa (Cocchi).
Font ResizerAa
UbitennisUbitennis
Search
  • HOME
  • PODCAST
    • DIRETTE LUCA & VANNI
    • Il DIRETTORE
  • UBIGAMES
    • UBICONTEST
    • UBIVERBA
  • ULTIME
  • ATP
  • WTA
  • SLAM
    • Australian Open
    • Roland Garros
    • US Open
    • Wimbledon
  • SCANAGATTA
  • RUBRICHE
    • Pronostici
    • Ranking
    • (S)punti Tecnici
    • Al femminile
    • Nei dintorni di Djokovic
    • Pagelle
    • Tennis e TV
  • INTERVISTE
  • VIDEO
Follow US
  • Collabora con noi
  • Pubblicità
  • Newsletter
  • Cookie policy
  • Privacy Policy
  • Servizi Vincenti
  • Il Grande Slam
  • UBICONTEST
Rassegna stampa

Crac doppio, ciao Cichi (Martucci). “Cichi”, è proprio finita (Viggiani). Murray scioglie Lopez. E’ semifinale. Djokovic si riposa (Cocchi).

Last updated: 20/03/2015 10:58
By Alessia Gentile Published 20/03/2015
Share
12 Min Read

📣 Guarda l'ATP500 di Halle 2025 in streaming solo su NOW

Crac doppio, ciao Cichi (Vincenzo Martucci, La Gazzetta dello Sport)

La notizia del giorno è il divorzio delle Cichis, cioè del doppio numero 1 del mondo formato da Roberta Vinci e Sara Errani, il più vincente di sempre del nostro tennis donne, ma non è arrivata in modo così inaspettato. Era nell’aria da settembre a New York, ed è esploso adesso, a Miami, con una lettera consegnata alla Wta, l’organizzazione che gestisce i tornei extra Slam e Fed Cup. Ci si domanda se sia possibile che la coppia campione di 22 tornei, fra cui 5 del Grande Slam — l’ultimo l’anno scorso a Wimbledon — abbia litigato. Probabilmente sì, anche se Davide Errani, fratello e manager della finalista del Roland Garros 2012, nega: “In Sud America hanno cominciato a discutere l’eventualità di non giocare più il doppio insieme per programmare meglio gli impegni di singolare. A Indian Wells non avrebbero giocato insieme comunque, perché Roberta doveva recuperare dall’infortunio alla spalla. E a Miami hanno deciso, come sempre, in amicizia e serenità. Comunque, in Fed Cup ad aprile a Brindisi contro gli Usa, saranno a disposizione del capitano”. Questo fa pensare che le ragazze abbiano voluto lasciare da numeri 1, prima di cedere lo scettro sul campo, nei tornei. Ora bisognerà vedere quale sarà la coppia di Fed Cup, se Barazzutti deciderà di ricomporre la coppia Pennetta-Vinci, sulla carta più forte. Resta comunque l’amaro in bocca, perché queste due piccole-grandi lottatrici – che in singolo sono riuscite ad arrivare al loro best ranking praticamente insieme (Sara al n. 5 nel maggio 2013 e Roberta al n. 11 un mese dopo), si sono trainate e migliorate a vicenda da quando la coppia venne costituita nel febbraio 2009, proprio in Fed Cup. La Vinci, più anziana di 5 anni e più tecnica, ha adottato Sara, affinandone la volée. La Errani ha trasmesso all’amica sacrificio e abnegazione. Attingendo entrambe tattica e disciplina dagli ottimi coach Pablo Lozano e Francesco Cinà. Le meraviglie dell’una sono diventate l’obiettivo dell’altra, anche se Roby non era poi felicissima di lasciar strada a Sara nei quarti degli US Open 2012 e, viceversa, la romagnola non è stata contenta di concedere alla tarantina la finale di Palermo 2013. Chissà se a settembre scorso, dopo la vittoria di Roberta su Sara a Cincinnati hanno litigato davvero? “Sciocchezze” (per non dire altro), disse la Vinci: “Forse qualcuno spera che questa nostra bellissima amicizia possa finire…Magari è invidioso”. Con l’eco della Errani: “Un conto è dire che in campo è volata qualche parola, cosa normale, un altro è inventarsi liti nello spogliatoio”. Quello che appare certo è che qualcosa abbia incrinato la loro intesa. Forse, dopo aver giocato singolare e doppio in tanti tornei ed essersi letteralmente spremute, è arrivato il calo di rendimento di entrambe, l’anno scorso, anche se compensato dal trionfo in doppio a Wimbledon, l’unico Slam che mancava: il più difficile per Sara (che non ha mai fatto mistero di detestare l’erba) e il più ambito da Roberta, l’italiana col miglior servizio-volée. Forse, come nelle amicizie e negli amori più accesi, sono andate in overdose di frequentazione. Forse la disfatta di Genova contro la Francia — la prima in azzurro della Vinci — è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. In Australia le ragazze hanno preso vie diverse, a Genova si sono allontanate, a Indian Wells si sono perse di vista: quando mai le abbiamo viste allenarsi sì vicine, ma in campi separati? E, quando non sono apparse nel tabellone di doppio hanno fatto talmente scalpore da meritarsi un tweet di Serena Williams. Hanno chiuso al n. 1 del mondo le ultime tre stagioni. Vivevano in simbiosi con allenatori e parenti, oasi felice, assolutamente diversa dagli altri clan tennistici. Ieri il divorzio, con il comunicato alla WTA: “Abbiamo investito moltissime energie, sia mentali che fisiche, per riuscire ad ottenere i risultati che abbiamo conquistato e di cui siamo molto orgogliose, per questo sentiamo la necessità di fermarci e tirare un po’ il fiato. E’ stato un onore per noi rappresentare insieme il nostro paese…”. Grazie comunque, Cichis.

—————–

“Cichi”, è proprio finita (Mario Viggiani, Corriere dello Sport).

Dopo alcuni giorni in cui le voci si facevano sempre più insistenti, alla fine è arrivato il comunicato ufficiale della separazione della coppia più vincente del nostro sport. Ecco ciò che Sara Errani e Roberta Vinci hanno affidato alla Wta per annunciare che le “Cichi” non ci sono più. “Ciao a tutti. Dopo una splendida avventura durata tanti anni, che ha portato al raggiungimento di grandi traguardi, vi scriviamo questo comunicato per informarvi della decisione che abbiamo preso di interrompere la nostra collaborazione in doppio. Abbiamo investito moltissime energie, sia mentali che fisiche, per riuscire ad ottenere i risultati che abbiamo conquistato e di cui siamo molto orgogliose, per questo sentiamo la necessità di fermarci e tirare un po’ il fiato. Vogliamo entrambe intraprendere una nuova strada all’interno della nostra carriera personale per provare a raggiungere nuovi traguardi e a regalarvi nuove soddisfazioni. Col sorriso sulle labbra e da numero 1 al mondo ci teniamo specialmente a ringraziare tutti i nostri tifosi e i nostri fan per averci sempre sostenuto, è stato un onore per noi rappresentare insieme il nostro paese”, firmato Sara e Robi. Forse le ragazze avrebbero voluto aspettare il loro prossimo impegno (il torneo Premier della prossima settimana a Miami), per ufficializzare una separazione di fatto che invece ormai andava avanti da un mesetto abbondante. Dopo che proprio a Genova, forse addirittura tra la prima e la seconda giornata di Fed Cup, qualcosa era accaduto tra le due. Tant’è che non avevano pensato affatto al doppio prima a Rio de Janeiro e poi ad Acapulco, giocando esclusivamente in singolare. Con Sara che successivamente se n’era andata per conto suo a Monterrey. Gli ultimi segnali che avevano fatto presagire questa fine, erano stati gli allenamenti separati a Indian Wells (proprio loro, che si allenavano sempre insieme) e la decisione di non disputare il doppio per un problema non meglio precisato di Roberta a una spalla. Alla fine c’era poco da nascondere. Per sei anni Errani e Vinci hanno formato il doppio più vincente della storia dell’Italtennis: 5 Slam in bacheca (centrando anche il Career Grand Slam), più altri 17 tornei insieme, da Marbella 2010 fino ad Auckland 2015. Dopo che ognuna della due in precedenza aveva vinto 3 tornei con partner sempre diverse: Sara con Nuria Ilagostera Vives, Flavia Pennetta e Alberta Brianti, Roberta con Sandrine Testud, Els Callens e Marta Domachowska. Roberta ha da poco compiuto 32 anni e al momento in singolare è numero 40 in classifica; Sara ne farà 28 ad aprile, è al n. 12 del mondo e quest’anno è tornata a vincere un torneo (Rio de Janeiro) dopo due anni di digiuno. Ora resta da vedere se avranno voglia di far coppia con altre giocatrici. Di sicuro, svanisce un’ipotesi concreta di medaglia olimpica a Rio 2016. Intanto Corrado Barazzutti a breve avrà il problema della Fed Cup. Si giocherà a Brindisi, contro gli Stati Uniti, chissà che non si affidi a una coppia tutta pugliese.

—————–

Murray scioglie Lopez. E’ semifinale. Djokovic si riposa (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport).

Andy Murray è a caccia della seconda finale a Indian Wells. Ieri lo scozzese ha battuto Feliciano Lopez 6-3 6-4 nel primo quarto di finale maschile nel caldo torrido del deserto californiano. Lo spagnolo, tanto ammirato da mamma Judy Murray, si è squagliato dopo aver tentato di imprimere al match un ritmo lentissimo. Uno “slow tennis” che ha rischiato anche di addormentare Andy bravo comunque a reagire da subito mantenendo la concentrazione, alzando il ritmo e puntando sul servizio. Lopez ha definitivamente mollato nel secondo set, restando senza energie. Il secondo quarto di finale della giornata invece non si è nemmeno giocato e Djokovic è il secondo semifinalista. A battere Bernard Tomic è stata un’accoppiata letale: dente del giudizio dolorante già dall’inizio della settimana e schiena bloccata. Sulle tribune il coach Amélie Mauresmo, che lo segue dallo scorso anno. Perché Andy non si accontenta, è un lavoratore, è alla ricerca di un se stesso sempre più efficace, fin da quando era ragazzino e a Barcellona affinava il suo tennis alla Sanchez-Casal Academy. Nella ricerca della felicità tennistica, lo scozzese di coach ne ha cambiati parecchi, sempre per andare un po’ più avanti, uno scalino più su fino ad arrivare alla prima grande vittoria, l’oro olimpico sui campi di Wimbledon nel 2012, per poi vincere nello stesso anno gli US Open e il torneo – quello vero – di Wimbledon, 77 anni dopo Fred Perry. Tutto sotto la guida di Ivan Lendl, al quale poco dopo subentra la delicata Amélie Mauresmo. Un’altra scelta vincente, per abbattere un altro ostacolo: quello psicologico. “Andy deve imparare a essere più indulgente con se stesso”, è il mantra di Mauresmo. E così Andy va in campo col decalogo di coach Amélie che lo segue per 25 settimane l’anno. Ora nel team di Murray dovrebbe entrare anche Jonas Bjorkman, in prova per una settimana. L’onnipresente mamma Murray ha visto Bjorkman cimentarsi nel “Ballando con le stelle” svedese: “Non ha ancora iniziato a lavorare con noi – ha detto – ma mi sembra un ottimo ballerino”. Male che vada darà due dritte a Andy per il ballo nuziale, l’11 aprile.


Tabelloni ATP presented by VALMORA / WTA | RASSEGNA STAMPA FREE | ⚠️ Iscriviti alla newsletter


✍️ PUOI COMMENTARE GLI ARTICOLI SCORRENDO LA PAGINA DOPO I BANNER

Grazie per la comprensione, la pubblicità ci aiuta a sopravvivere ⤵️
Leave a comment

Ultimi articoli

ATP Challenger Milano: wild card a Vasamì e Cecchinato. Intanto filtra ottimismo per le Finals del 2028
Challenger
WTA Berlino: inizia male la stagione su erba di Paolini. Jabeur vince in due set
Italiani
Darren Cahill: “Dopo la finale con Alcaraz è scesa qualche lacrima. Ultimo anno con Sinner? Vedremo”
Interviste
Wimbledon e le wild card “di casa”: Evans e Kvitova i nomi altisonanti. C’è anche il 2006 Searle
Wimbledon
  • Collabora con noi
  • Pubblicità
  • Newsletter
  • Cookie policy
  • Privacy Policy
  • Servizi Vincenti
  • Il Grande Slam
  • UBICONTEST

“la migliore lettura sul tennis”

Così dicono i fan di Warning, ma ci sono anche i detrattori. La nostra newsletter arriva una volta la settimana, ci sono oltre 9000 iscritti.

Stay Connected

FacebookLike
TwitterFollow
InstagramFollow
YoutubeSubscribe
TiktokFollow
LinkedInFollow
TwitchFollow
UbitennisUbitennis
© Ubitennis, dal 2012 il posto del tennis.
  • ENGLISH
  • ESPANOL
Welcome Back!

Sign in to your account

Lost your password?