Feliciano Lopez: "Sogno un'altra Davis e Wimbledon"

Interviste

Feliciano Lopez: “Sogno un’altra Davis e Wimbledon”

Pubblicato

il

 

TENNIS – “Voglio finire l’anno in top-20” ha detto Feliciano Lopez a Marca. “Mi piacerebbe vincere almeno un’altra Davis, per coronare un’epoca irripetibile per il tennis spagnolo”. Gli avversari più fastidiosi per me? “Federer, Nadal e Coria”

Feliciano Lopez ha recentemente rilasciato un’intervista a Marca.com e ha ammesso che si diverte a giocare a tennis più adesso di quando aveva 20 anni.

Classificato alla posizione n° 28 del ranking ATP e abbastanza vicino al suo miglior piazzamento (n° 15 nel gennaio del 2012), ha detto “di non poter criticare la classifica a causa dei problemi alla mano e al gomito” che lo hanno rallentato in questa stagione ma una nota positiva c’è; essendo arrivato a ottobre senza forze, si è potuto concentrare sulla prossima stagione.
Sto meglio, ho ancora fastidio e sto continuando le terapie ma riesco ad allenarmi duramente e se non ci saranno contrattempi, sarò al 100% per l’inizio della stagione. Sono fortunato perché il danno avrebbe potuto essere più grave e avrei potuto subire un intervento chirurgico ma invece sono riuscito a terminare l’anno in modo ragionevole e la classifica è fatta di numeri certo, ma è il risultato di un insieme di cose. L’obiettivo più ragionevole per ora è concludere il 2014 nella Top 20, poi se riuscirò a migliorare il mio best ranking dipenderà dalla continuità che saprò dimostrare nel lungo periodo”.

Lopez palesa la consapevolezza di chi sa di aver messo alle spalle il brutto periodo e dopo aver ammesso di entusiasmarsi ancora tanto nel giocare i grandi tornei contro i grandi campioni, spiega di avere una prospettiva decisamente ottimistica dei suoi 30 anni. “Ormai li ho superati ma mi diverto più di prima, l’obiettivo è mantenersi competitivi e magari poter aiutare la Spagna in Davis. Non sono mai uscito dalla squadra, l’anno scorso ho saltato il match con il Canada ma mi sono sempre reso disponibile; semplicemente il capitano Corretja ha fatto altre scelte”.

Ora il capitano della Spagna in Davis è Carlos Moya e Lopez si mostra eccitato per il cambiamento. “Sarà strano ma bello al tempo stesso, ho già vissuto una situazione simile con Albert Costa , capitano di Davis e poi mio allenatore  e spero di poter alzare un’altra Coppa Davis al cielo perché la nostra generazione è memorabile ma ha una scadenza. Prima o poi lasceremo il tennis e sarebbe bello riuscire a chiudere il cerchio vincendo un’ultima Davis a coronamento di un’epoca forse irripetibile”.
La Davis per questa talentuosa generazione spagnola è una competizione speciale e per quanto il tennis sia uno sport individuale, “quando si gioca per la propria nazione il successo è collettivo e vivere con i compagni, il capitano, i medici e i fisioterapisti è speciale. Siamo affamati di successi e vogliamo un’altra insalatiera”.

Se si parla della Spagna è difficile non citare la “Nadaldipendencia” ma questo è un dato incontrovertibile e per Lopez “si tratta solo di un grande aiuto perché significa assicurarsi già due punti sui tre che servono per aggiudicarsi la sfida. E’ più del 50% ed è una garanzia averlo con noi contro qualunque avversario. Tuttavia tengo a sottolineare che siamo stati capaci di vincere una Coppa anche senza di lui e anche in situazioni difficili”.

Feliciano però non vuol sentirne di essere additato come doppista e spiega che in certi periodi la Spagna ha avuto tre top-10 in classifica , così lui ha cercato di ritagliarsi uno spazio nel doppio per contribuire alla vittoria della sua squadra; ritiene in ogni caso di essere un buon servitore ed anche se non al livello di Isner o Raonic, questa qualità lo aiuta anche nel doppio.

In seguito si passa a parlare dei più insopportabili giocatori del circuito: “Coria ha sempre avuto uno stile che mi infastidiva anche se ho vinto 6 volte su 7 contro di lui. Dopo Nadal è stato quello con cui ho avuto più difficoltà” e di quelli più completi. “Federer sicuramente lo è e con lui sono 0-10 nei testa a testa. Oggi ha 32 anni ed è logico che non vinca come a 25, sarebbe strano il contrario . Non bisogna escluderlo dalla vittoria di alcun torneo perchè i campioni come lui risorgono ogni volta che li si dà per sepolti . Guardate Nadal ! Certo Roger ha un’età diversa ma spesso le persone parlano senza sapere le cose, senza conoscerne le circostanze ed è sbagliato oltre che scorretto”.
Nel caso di Lopez spesso gli è stato detto che fosse ormai ora di appendere la racchetta al chiodo ma lui nicchia e risponde di sentirsi un privilegiato perché molti tennisti spagnoli hanno lasciato più giovani di lui . “ Ora come ora mi sto davvero godendo il tennis, mi piacerebbe giocare per tutta la vita ma non dipende da me; ora vedremo se posso durare ancora due-tre o dieci anni”.

Impossibile non parlare di doping e della struttura delle classifiche. “Nel tennis il doping è molto controllato, la Wada addirittura supera limiti umanamente tollerabili e noi tutti ci siamo lamentati; quindi è chiaro che la questione è l’eccesso opposto. Non manca il controllo, penso che non sia nemmeno eccessivo, forse occorrerebbe maggior tatto. Se invece parliamo di quante possibilità abbiano i tennisti per barare, questo bisogna lasciarlo all’onestà dei giocatori. Il caso Nuria Llagostera mi ha sorpreso ma credo che si risolverà tutto perché anche il giudice sembra essere persuaso della sua innocenza”.
”Il sistema attuale” aggiunge parlando del sistema di punteggio, “punisce severamente chi subisce seri infortuni e vedono la loro carriera letteralmente stroncata da un giorno all’altro . Non so se occorrano classifiche biennali ma un cambiamento a livello di ranking protetto si rende necessario perché chi mostra alto livello tennistico, non può essere accantonato così repentinamente”.

Prima di andar via Lopez fissa l’obiettivo da raggiungere prima dell’addio al tennis : “Vorrei superare i quarti di finale a Wimbledon perché sono stato fermato tre volte da Hewitt , Safin e Murray. E’ un torneo speciale per me ed è dove penso di avere un conto in sospeso. E’ il torneo della Regina, un torneo incredibile” .

Andrea Pagnozzi

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement