Rafa Nadal, la terra (rossa) trema sotto i piedi

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Rafa Nadal, la terra (rossa) trema sotto i piedi

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TENNIS – Il Nadal del 2014 vacilla sulla terra. Ha subito tre sconfitte fin qua, cosa che non accadeva dal 2004. In passato si è salvato ad un passo dalla sconfitta molte volte. Quante? E quante volte invece ha perso match che avrebbe dovuto chiudere?


L’ultima volta che Nadal ha perso tre match sulla terra battuta in una stagione è stato nel 2004. Da allora il ruolino di marcia dello spagnolo propone un impressionante 285 vittorie e 14 sconfitte.

Anno per anno il bilancio risulta
2005 50-2
2006 26-0
2007 31-1
2008 24-1
2009 24-2
2010 22-0
2011 28-2
2012 23-1
2013 39-2
2014 18-3

Come detto mai più di due sconfitte nello stesso anno. Come è logico però Nadal non è stato sempre il rullo compressore del Roland Garros 2008. Alcune partite le ha vinte per il rotto della cuffia. Quest’anno è successo diverse volte ma anche in passato ci sono state diverse occasioni in cui è stato ad un passo dalla sconfitta.

Ci dedichiamo ad un esercizio/gioco speculativo senza nessuna pretesa di oggettività, basandoci un poco sulla memoria ed un poco su internet. Ci domandiamo quante delle sconfitte di Nadal sulla terra battuta avrebbero potuto essere vittorie e quante delle vittorie avrebbero potuto essere sconfitte. Appare chiaro che se Nadal non fosse stato il combattente che è magari avrebbe perso qualche partita in più sul rosso, ma quante? Quante volte ha girato partite che per un motivo o per l’altro sembrava dovessero andare al suo avversario? E quante volte invece è successo a lui?

Parte 1 – Quante partite ha perso che avrebbe potuto/dovuto vincere?

Riassumiamo qui tutte le sconfitte (tanto son poche)
2005 Buenos Aires QF – Gaudio 6-0 0-6 1-6
2005 Valencia QF – Andreev 5-7 2-6
2007 Amburgo F – Federer 6-2, 2-6, 0-6
2008 Roma 1st – Ferrero 5-7 1-6
2009 Madrid F – Federer 4-6 4-6
2009 Roland Garros 4th – Soderling  2-6, 7-6(2), 4-6, 6-7(2)
2011 Madrid F – Djokovic 5-7, 4-6
2011 Rome F – Djokovic 4-6 4-6
2012 Madrid 3rd – Verdasco 3-6, 6-3, 5-7
2013 Vina del Mar F – Zeballos 7-6(2), 6-7(6), 4-6
2013 Montecarlo F – Djokovic 2-6, 6-7(1)
2014 Montecarlo QF – Ferrer 6-7(1), 4-6
2014 Barcellona QF – Almagro 6-2, 6-7(5), 4-6
2014 Roma F – Djokovic 6-4 3-6 3-6

Fino all’anno scorso le uniche partite di Nadal sulla terra che davvero avrebbe dovuto vincere ed in cui è stato sconfitto ci pare siano l’ottavo di finale di Mardid 2012, perso da Verdasco e la finale di Vina del Mar 2013 persa da Zeballos.

A Madrid si giocava sulla terra blu, Verdasco aveva perso 13 volte su 13 da Nadal e vinse in match dopo aver recuperato da 2-5 nel terzo set con il maiorchino incapace di chiudere nonostante avesse servito due volte per il match. A memoria fu un Nadal falloso e preoccupato degli appoggi sulla `scivolosa’ terra blu a rimettere in corsa Verdasco.

A Vina del Mar Nadal tornava dopo i famosi sette mesi di stop. Zeballos, n.73, vinse il match (sua unica vittoria in carriera con un top 10) in due ore e 46 minuti dopo essere andato sotto di un break ad inizio terzo set.

Quest’anno aggiungiamo il quarto di finale a Barcellona con Almagro. Nico veniva da 10 sconfitte consecutive con Nadal e questa avrebbe potuto essere l’undicesima visto che Nadal conduceva 3-1 nel tie break del secondo set e conduceva pure 3 game ad 1 nel terzo set.

Delle altre sconfitte ci paiono inappuntabili quelle del 2005, come pure quella con Federer ad Amburgo 2007, in cui lo svuzzero giocò forse il suo miglior tennis sulla terra (veloce) e quella con Ferrero a Roma 2008, in cui Nadal era afflitto da vesciche. Nel 2009 la sconfitta a Madrid poteva forse essere ribaltata se Nadal avesse sfruttato una palla break nell’ultimo game ma è anche vero che lo spagnolo veniva da una semifinale massacrante giocata il giorno prima. Della sconfitta (l’unica) al Roland Garros si è scritto moltissimo. Soderling giocò in maniera perfetta. Nadal veniva da tre turni vinti agevolmente. Era infortunato? Chi lo sa. In ogni caso provò a vincere e magari avesse vinto il tie break del quarto ci sarebbe anche riuscito ma quel Soderling pareva davvero devastante. Infine ancora senza appello le quattro sconfitte con Djokovic (due nel 2011 e una nel 2013 ed una quest’anno) come pure il quarto di finale con Ferrer a Montecarlo quest’anno.

Parte 2 – Quante partite Nadal ha vinto che avrebbe potuto/dovuto perdere?

Elenchiamo qui un po’ di candidati:
2005 Roma F – Coria 6-4 3-6 6-3 4-6 7-6(6)
2006 Roma F – Federer 6-7(0), 7-6(5), 6-4, 2-6, 7-6(5) (match point annullati)
2006 Roland Garros F – Federer 1-6, 6-1, 6-4, 7-6(4)
2007 Roma SF – Davydenko 7-6(3), 6-7(8), 6-4
2007 Amburgo SF – Hewitt 2-6, 6-3, 7-5
2008 Montecarlo F – Federer 7-5 7-5
2008 Amburgo SF – Djokovic 7-5, 2-6, 6-2
2008 Amburgo F – Federer 7-5, 6-7(3), 6-3
2009 Madrid SF – Djokovic 3-6, 7-6(5), 7-6(9) (match point annullati)
2010 Roma SF – Gulbis 6-4, 3-6, 6-4
2011 Roma 1st – Lorenzi 6-7(5), 6-4, 6-0
2011 Roland Garros 1st – Isner 6-4, 6-7(2), 6-7(2), 6-2, 6-4
2011 Roland Garros F – Federer 7-5, 7-6(3), 5-7, 6-1
2011 Davis Cup – Del Potro 1-6 6-4 6-1 7-6(0)
2012 Roland Garros F – Djokovic 6-4, 6-3, 2-6, 7-5
2013 Montecarlo QF – Dimitrov 6-2, 2-6, 6-4
2013 Madrid QF – Ferrer 4-6, 7-6(3), 6-0
2013 Roma 3rd – Gulbis 1-6, 7-5, 6-4
2013 Roland Garros SF – Djokovic 6-4, 3-6, 6-1, 6-7(3), 9-7
2014 Rio de Janeiro SF – Andujar 2-6, 6-3, 7-6(10)
2014 Madrid F – Nishikori 2-6, 6-4, 3-0 rit.
2014 Roma 1st – Simon  7-6(1) 6-7(4) 6-2
2014 Roma QF – Murray 1-6 6-3 7-5

Le vittorie di Nadal in questo elenco non sono tutte per il rotto della cuffia come le tre sconfitte citate precedentemente. In questo elenco le partite che spiccano maggiormente sono comunque almeno sei. Ovvero le finali di Roma 2005 e 2006, le semifinale di Madrid 2009 e quelle di Madrid e Roland Garros 2013 oltre alla finale di Madrid di quest’anno. Queste partite si sono decise per un soffio (o infortunio) e l’avversario meritò di vincere almeno quanto Nadal stesso. Nelle altre partite fu più Nadal capace di recuperare o tenere duro ribaltando una situazione che sembrava promettere il peggio pur non essendo ancora compromessa.

La finale di Roma nel 2005, finita al tie break del quinto set dopo oltre cinque ore di gioco poteva finire in qualunque modo. Nadal fu capace di recuperare da 0-3 nel quinto set, non si scompose per un match point mancato sul 6-5 e chiuse al tie break. L’anno successivo la partita fu ancora più drammatica. Ancora oltre cinque ore di gioco. Federer arrivò due volte a match point sul 6-5 del quinto set, falliti entrambi per un filo di sfortuna con due dritti.

La finale del Roland Garros 2006 potrebbe anche non stare in questo elenco. Ma se consideriamo il primo set, che Federer chiuse in un baleno 6-1, e l’inizio del secondo (i primi tre punti) in cui lo svizzero sembrava dominare Nadal un piccolo dubbio ci sta. Federer non aveva mai perso una finale slam ed era motivatissimo avendo vinto gli ultimi tre slam. La chiave sta in quel primo gioco del secondo set perso da 40-0. Come spesso gli accedde poi con Nadal, Federer spense la luce pensando di essere in ‘cruise control’, cose che funzionava con tutti gli altri avversari ma non ha mai funzionato con Nadal.

Nel 2007 Nadal in semifinale a Roma rischiò grosso contro la sua bestia nera Davydenko (allora numero quattro al mondo). La spuntò in 3 ore e 38 minuti dopo aver annullato un set point nel primo set ed aver fallito l’opportunità di chiudere in due set servendo sul 5-3 nel secondo. La settimana dopo ad Amburgo fu la volta di Hewitt. L’australiano dominò il primo set prima di subire il ritorno di Nadal. Nadal fu in vantaggio di un break anche nel terzo ma non sfruttò l’occasione di chiudere servendo per il match sul 5-4 ed anzi salvò due palle break che avrebbero portato Hewitt al tie break nel terzo.

L’occasione migliore che Federer abbia avuto di vincere a Montecarlo fu nel 2008. Perse in finale in due set dopo essere stato avanti di un break per due volte nel primo set e avanti per 4-0 nel secondo set. Nel 2008 fino alla stagione sulla terra battuta sembrava che Djokovic fosse pronto al sorpasso. Ed il serbo arriva vicino a diventare n.2 al mondo per la prima volta ad Ambrugo. L’occasione sfuma dopo la semifinale persa con Nadal dopo oltre tre ore di gioco. Rimpianto per il primo set perso da 3-0 con due palle del 4-0. In finale contro Federer, Nadal compie un’altra impresa vincendo un primo set ormai perso da 1-5 a 7-5. Nadal recupera da 2-5 anche nel secondo ma lo cede al tie break. Un solo break decide il terzo set e la partita dopo quasi tre ore di gioco. Sarà l’abbrivio per un Roland Garros da dominatore e la conquista del primo posto in classifica.

La semifinale di Madrid del 2009 è qualcosa di epico. L’incontro più lungo sulla distanza dei tre set, vinto dallo spagnolo in 4 ore e 3 minuti. Nel terzo set il serbo non sfrutta il vantaggio di 3-1, si procura comunque tre match point nel tie break ma non basta.

Nel 2010 due set concessi sulla terra battuta in tutta la stagione (il primo della semifinale di Madrid, ceduto ad Almagro poi regolato con doppio 6-2 ed il secondo della semifinale di Roma con Gulbis) segnalano forse l’annata migliore di Nadal sul rosso. Visto il livello di dominio dello spagnolo la partita con Gulbis a Roma risalta ancora di più. Il lettone non arrivò mai davvero vicino a vincere ma fu l’unico a far tremare un poco Nadal in tutta la stagione.

Si arriva al 2011 in cui Nadal appare più vulnerabile rispetto all’anno precedente. A Montecarlo in semifinale domina Murray al terzo set nonostante qualche timore. A Madrid cede un set con Federer in semifinale prima di perdere da Djokovic. A Roma al primo turno Nadal fatica a carburare con Lorenzi. L’italiano vince il primo set al tie break e tiene duro nel secondo set portandosi a 6 punti dal match prima di cedere di schianto. Ok, sei punti nel tennis sono tanti, ma che Lorenzi potesse andare così vicino a battere Nadal pareva impossibile. A Parigi poi Nadal è costretto al quinto set (recuperando da due set a uno) contro Isner al primo turno. Non era mai successo. Quell’anno Federer ha la migliore occasione di battere lo spagnolo al Roland Garros ma perde comunque in quattro set. Rimpianti per il primo set buttato da 5-2 e set point e per le tre palle break sciupate ad inizio quarto set. Nadal chiude la stagione sul rosso con la finale di Davis contro l’argentina. Un Del Potro ritrovato ad altissimi livelli gli nasconde la palla per un set e mezzo prima di capitolare.

Il 2012 è un altro anno stellare per lo spagnolo sulla terra (prima dello stop forzato post-Wimbledon). Con l’eccezione dello scivolone sulla terra blu Nadal cede un solo set in tutti e quattro gli altri tornei. Lo cede a Djokovic in finale al Roland Garros dopo aver vinto i primi due. Una piccola ombra viene della sequenza di otto giochi consecutivi del serbo dall 0-2 nel terzo, interrotta dalla pioggia prima che da Nadal.

Nel 2013 Nadal ha vinto tutto sulla terra eppure ha tremato in più di una occasione. A Montecarlo tocca a Dimitrov che perduto il primo set domina il secondo e tiene testa a Nadal per tutto il terzo set, cedendo la partita con un break al non gioco dovuto ai crampi. A Madrid è Ferrer a portarsi a due punti dall’impresa prima di cedere di schianto al terzo set. Nel secondo set David si porta avanti 4-2 e sul 6-5 30-15 servizio Nadal ha sulla racchetta un facile diritto che lo porterebbe a due match point. fallito quello la risalita di Nadal è inevitabile.

A Roma tocca di nuovo a Gulbis spaventare Rafa. Il lettone domina il primo set. Nadal reagisce nel secondo e si porta 5-3 e servizio ma non chiude. Sul 5-4 Ernests salva tre set point e aggancia Nadal sul 5 pari. Nadal chiude comunque il set 7-5. Nel terzo Nadal va avanti 4-2, si fa recuperare ma chiude lo stesso 6-4 non dopo essersi preso un bello spavento.

A Parigi poi tocca a Djokovic andare vicino a battere Nadal. Djokovic riesce a ribaltare una partita che poteva perdere in quattro set ed a portarsi avanti di un break nel quinto fino al 4-2. Poi la famosa invasione di campo sullo smash sul 4-3 40 pari e Nadal vittorioso dopo 4 ore e 37 minuti di battaglia.

Arriviamo così a quest’anno. A Rio de Janeiro in semifinale il maiorchino ha rischiato tantissimo contro Andujar, sconfitto solo 12-10 al tie break del terzo set dopo quasi tre ore di gioco. Era il preludio di una stagione sulla terra battuta non all’altezza delle passate stagioni. A Montecarlo e Barcellona un Nadal non brillante è uscito nei quarti di finale mentre a Madrid ha vinto grazie al ritiro di Nishikori. Non si può dire con certezza che avrebbe perso ma essere sotto 6-2 4-2 è comunque un’indicazione forte che la sconfitta è vicina. Infine a Roma lo spagnolo ha raggiunto la finale nonostante tre match `rischiati’ con Simon, Youznhy e Murray. In particolare guardando i match con Simon e Murray una sconfitta non sarebbe parsa immeritata.

Senza dubbio le grandi doti di combattente del maiorchino la hanno tirato fuori dai guai più spesso di quanto le sue insicurezze ce lo abbiano messo.

E secondo voi? Quali match sulla terra Nadal ha vinto che avrebbe potuto o dovuto perdere?

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