Roland Garros, perché non imitare Wimbledon?

Focus

Roland Garros, perché non imitare Wimbledon?

Pubblicato

il

 

TENNIS – Utilizzando il criterio di assegnamento delle teste di serie a Wimbledon, abbiamo stilato una nuova classifica sulla terra per capire come cambierebbero le cose al Roland Garros. Federer sarebbe ancora quarto? E dove sarebbe Fabio Fognini? I risultati dimostrano che lo Slam parigino dovrebbe introdurre un ranking ad hoc.

 

L’anno scorso Rafael Nadal si presentò al Roland Garros da numero 3 del tabellone (era numero 4 del mondo ma Murray non si iscrisse allo Slam parigino). Prima di Madrid e Roma il rischio che il maiorchino fosse addirittura la testa di serie numero 5 era piuttosto serio tant’è che il direttore del torneo disse che non ci sarebbero stati favoritismi per il campione in carica e che il ranking sarebbe stato l’insindacabile criterio col quale gli organizzatori avrebbero deciso le teste di serie. Alla fine Nadal vinse sia Madrid che Roma, sorpassò Ferrer e si assicurò almeno la quarta posizione. Il sorteggio lo mise dalla parte di Novak Djokovic sbilanciando il tabellone in maniera piuttosto evidente: Nadal e Djokovic da una parte, un Federer tutt’altro che in forma e Ferrer, ancora a secco di finali Slam, dall’altra.

 

Prima che Nadal mettesse a segno la doppietta Madrid-Roma avevo provato a fare qualche calcolo: con i criteri adottati da Wimbledon, in quale posizione si sarebbe trovato il Re della terra battuta? Erano calcoli che non tenevano ancora in conto i Master 1000 ma servivano a farsi un’idea. Il maiorchino, stando a quei calcoli, si meritava la testa di serie numero 2. Non andò così, e alla fine la finale del Roland Garros se la giocarono Nadal e Ferrer. Ma è giudizio quasi unanime che la vera finale fosse stata giocata due giorni prima.

Ho deciso di fare lo stesso giochino quest’anno, ma stavolta ho aspettato i risultati di Madrid e Roma per avere dei valori il più possibile verosimili. Inoltre, dato che qualche settimana fa avevamo provato a stilare una classifica dei top-10 sulla terra battuta, ho voluto verificare se quella classifica era attendibile o meno dopo quanto successo nei tre maggiori tornei che anticipiano lo Slam rosso.

La classifica, stilata tenendo conto del ranking e dei punti conquistati sul rosso fino a quella data (13 aprile), era questa:

1. Rafael Nadal
2. Novak Djokovic
3. David Ferrer
4. Stanislas Wawrinka
5. Roger Federer
6. Tomas Berdych
7. Jo-Wilfried Tsonga
8. Fabio Fognini
9. Andy Murray
10. Richard Gasquet

 

Possiamo affermare tranquillamente che i tre Master 1000 hanno confermato le gerarchie: i tre vincitori sono nelle prime quattro posizioni e il quarto che non è riuscito a portare a casa un trofeo (Ferrer) ha raggiunto due semifinali e un quarto, dove ha perso contro Djokovic. Tra i primi quattro, quindi, Ferrer ci sta senza problemi. Le novità portate dai Master 1000 sono in sostanza tre: Nishikori, che oltre ad aver sfiorato la vittoria a Madrid ha vinto a Barcellona, Raonic, semifinalista a Roma e Dimitrov, anche lui tra i primi quattro al Foro Italico. Federer ha raggiunto una semifinale e poi, nati i due gemelli, ha saltato Madrid e fatto una veloce comparsata a Roma. Ma il suo quinto posto è più che confermato, anche perché gli altri top-10 (on clay) hanno raccolto pochino: Berdych, Murray e Tsonga non hanno mai fatto meglio dei quarti, di Fognini è stato detto tutto e Gasquet sta lottando col suo fisico ed è pure in dubbio per il prossimo Roland Garros.

Prima dei numeri, un veloce ripasso sul sistema adottato dagli organizzatori di Wimbledon per assegnare le teste di serie. Nel conteggio si sommano i punti ATP + il 100% dei punti ottenuti sull’erba negli ultimi 12 mesi + il 75% del miglior punteggio ottenuto su erba giocato nei 12 mesi precedenti.

Per fare un ranking on clay bisogna tenere conto che su terra si gioca molto di più rispetto all’erba. Nell’articolo dei top-10 su terra battuta avevo stilato due classifiche: una che calcolava tutti i punti ottenuti sul rosso nel 2013 e uno che faceva rientrare nel calcolo solo i punti ottenuti nei Master 1000 e al Roland Garros. Ne risultava qualche cambiamento: Fognini, per esempio, non era più quinto ma nono, Tsonga saliva fino al quarto posto e scomparivano alcuni terraioli come Almagro e Robredo per far posto ad Haas e Paire.
Nessuna delle due classifiche è pienamente attendibile, comunque, dato che considerare Tsonga tra i primi quattro oppure Haas e Paire dei top-10 sulla terra battuta sarebbe stato arduo non solo oggi ma anche dodici mesi fa. Per cercare di ovviare a questo problema, ho tenuto conto dei cinque migliori risultati su terra ottenuti nelle ultime 52 settimane, a prescindere dall’importanza del torneo.

Questa la tabella completa dei punteggi ottenuti dal rosso dai primi 25 tennisti del ranking ATP (la tabella si ingrandisce cliccandoci sopra):

NIZ/DUS = Nizza/Düsseldorf, RG = Roland Garros, STO/BAS = Stoccarda/Båstad, AMB/BOG = Amburgo/Bogotà, GST/UMA = Gstaad/Umago, KIT = Kitzbühel, VDM = Viña del Mar, BAI = Buenos Aires, RDJ= Rio de Janeiro, SPA = San Paolo, HOU/CAS = Houston/Casablanca, MCA = Montecarlo, BAR/BUC = Barcellona/Bucarest, MON/OEI = Monaco/Oeiras, MAD = Madrid, ROM = Roma, BEST 12/13= miglior risultato ottenuto su terra nelle cinquantadue settimane precedenti al Roland Garros 2013, SOMMA = somma dei cinque migliori punteggi ottenuti su terra da Nizza/Düsseldorf 2013 a Roma 2014, Totale = somma punti ATP + 100% dei 5 punteggi migliori ottenuti nelle ultime 52 settimane + 75% del miglior punteggio ottenuto nelle 52 settimane precedenti al Roland Garros 2013

NIZ/DUS = Nizza/Düsseldorf, RG = Roland Garros, STO/BAS = Stoccarda/Båstad, AMB/BOG = Amburgo/Bogotà, GST/UMA = Gstaad/Umago, KIT = Kitzbühel, VDM = Viña del Mar, BAI = Buenos Aires, RDJ= Rio de Janeiro, SPA = San Paolo, HOU/CAS = Houston/Casablanca, MCA = Montecarlo, BAR/BUC = Barcellona/Bucarest, MON/OEI = Monaco/Oeiras, MAD = Madrid, ROM = Roma, BEST 12/13 = miglior risultato ottenuto su terra nelle cinquantadue settimane precedenti al Roland Garros 2013, SOMMA = somma dei cinque migliori punteggi ottenuti su terra da Nizza/Düsseldorf 2013 a Roma 2014, TOTALE = somma punti ATP + 100% dei 5 punteggi migliori ottenuti nelle ultime 52 settimane + 75% del miglior punteggio ottenuto nelle 52 settimane precedenti al Roland Garros 2013

 

Il numero 1 e il numero 2, non c’è bisogno di dirlo, sono chiaramente Rafael Nadal e Novak Djokovic. Loro hanno vinto di più sul rosso negli ultimi anni e sono loro a partire in pole position per il titolo.
È interessante vedere chi ci dovrebbe essere al terzo e quarto posto. La classifica dice Stanislas Wawrinka e Roger Federer. Quest’ultimo ha mantenuto la quarta piazza di un soffio: infatti, se Ferrer avesse battuto Djokovic nei quarti di Roma avrebbe sorpassato lo svizzero e si sarebbe presentato a Parigi tra le prime quattro teste di serie. Invece, come l’anno scorso, arriverà allo Slam parigino da numero 5 del mondo e se non ci saranno ritiri sarà il nome da tenere assolutamente d’occhio per i quarti.
Il criterio che abbiamo adottato fa salire il finalista della scorsa edizione del Roland Garros fino al terzo posto e di conseguenza gli svizzeri devono scalare di una posizione: Wawrinka scende al quarto posto e Federer al quinto.

Fino a questo punto, la classifica stilata qualche settimana fa è intatta. Anche la sesta posizione di Berdych viene confermata mentre al settimo posto non troviamo Tsonga, bensì Murray. Lo scozzese ha giocato poco sulla terra ma appena tornato ha raggiunto un quarto di finale perso di un soffio contro Nadal. Le premesse per Parigi quindi, sembrano buone. All’ottavo posto toccherebbe a del Potro ma l’argentino non sarà ai nastri di partenza dello Slam rosso per cui non viene conteggiato. L’ottava testa di serie, necessaria per avere un cammino relativamente tranquillo fino ai quarti, va quindi a Kei Nishikori: il giapponese viene premiato per la vittoria di Barcellona e per la finale di Madrid, quasi vinta e poi sfuggita per colpa della schiena. E proprio le condizioni fisiche costituiscono il principale interrogativo riguardo alle possibilità di Nishikori, altrimenti staremmo parlando di una mina vagante parecchio pericolosa. La top-10 è chiusa da Milos Raonic e Fabio Fognini. Il ligure è colui che fa il salto più rilevante tra i primi venticinque (di ben cinque posizioni), nonostante una campagna davvero fallimentare nel post-Davis. Fognini si lascia dietro Tsonga, Dimitrov, Haas, Isner, Robredo e Gasquet.

Le prime sedici teste di serie sarebbero queste:

* non parteciperà al Roland Garros

* non parteciperà al Roland Garros

 

I movimenti di rilievo sono sostanzialmente due: Ferrer che scalza Federer tra i primi quattro e l’ottavo posto di Nishikori a scapito di Raonic. Inoltre va rimarcata la forte risalita di Fognini, addirittura tra i primi dieci grazie agli ottimi risultati ottenuti in estate e in avvio di stagione nel 2014. Tuttavia, il salto non gli impedirebbe di trovare qualche ostacolo serio agli ottavi (ma essendo tra la nona e la dodicesima posizione si salverebbe almeno dai primi quattro).

Insomma, rispetto alla top-10 ipotizzata qualche settimana fa c’è qualche cambiamento ma le gerarchie non sono cambiate di molto. Ad ogni modo ribadiamo che, a nostro avviso, lo Slam parigino dovrebbe dotarsi di un ranking ad hoc. L’anno scorso il torneo parigino si sarebbe meritato una finale più combattuta mentre Ferrer – pur meritando un premio alla carriera come un secondo posto nel Campionato mondiale della terra battuta – non è purtroppo riuscito ad offrire una prestazione all’altezza. La semifinale tra Djokovic e Nadal, invece, è stata una delle partite più intense e spettacolari dell’anno. Fosse stata decisiva per il titolo lo sarebbe stata ancora di più.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Continua a leggere
Commenti

Area test

Asics Gel Resolution 9: l’innovazione di un grande classico

Il modello di ASICS per chi ama giocare da fondocampo si rinnova: Gel Resolution 9 è una scarpa ancora migliore di prima. Il nostro test in campo

Pubblicato

il

ASICS ha presentato i nuovi modelli 2023 delle scarpe GEL Resolution 9 e COURT FF 3, entrambe sviluppate in collaborazione con tennisti professionisti. Come sappiamo, ASICS ha studiato numerosi giocatori, pro e non, e ha individuato tre categorie principali di giocatori: chi gioca da fondo campo, chi ama sprintare verso la rete e la terza che è formata dal meglio di queste due tipologie.

La scarpa GEL Resolution è il modello dei cosiddetti baseliner, chi gioca prevalentemente da fondo campo; Matteo Berrettini e Iga Swiatek sono i testimonial principali di questa scarpa. Ma è una scelta super popolare per chi paga per averla, e questo fatto vale più di ogni recensione.

Nel proprio istituto di scienze sportiva, dove Asics progetta, innova e testa ogni modello prima di immetterlo sul mercato, hanno pensato di migliorare ancora di più quelle caratteristiche necessarie a stare al passo con il gioco “che si evolve con ritmi sempre più alti che richiedono movimenti altrettanto rapidi, recuperi rapidi e cambi di direzione repentini”, come ha affermato Azumi Taoka.

 

Per questo ASICS ha introdotto due sostanziali novità sulla Resolution 9. La prima è l’estensione del DYNAWALL (presente nella versione 8), la tecnologia che facilita i movimenti laterali del piede per poi favorirne il ritorno nella posizione di partenza, fin sotto il tacco della scarpa. Queste consente di avere movimenti più dinamici, una scelta arrivata proprio dopo lo studio dei movimenti dei tennisti in campo. E poi maggiore stabilità con la suola di nuova costruzione, che ora ha un contatto con il terreno più ampio per aumentare quindi la stabilità. ASICS dichiara una frenata migliorata del 4,4% rispetto alla Gel Resolution 8.

Altre tecnologie impiegate includono il classico GEL in zona rearfoot e forefoot, per ammortizzazione degli impatti al suolo e restituzione di energia, AHARPLUS nella suola per incrementarne la durata e PGUARD per rinforzare ulteriormente la zona del tallone.

TEST IN CAMPO

La Gel Resolution 9 è una scarpa pronta all’uso, e già questa è una prima differenza con la Resolution 8, che necessitava di qualche ora di gioco per trovare il comfort giusto. Adesso, con la nuova nuova tomaia più morbida ed elastica grazie alla tecnoogia DYNAWRAP, c’è un alloggiamento più comodo per quanto riguarda il piede e quindi fin da subito è una scarpa ready to play. Si percepisce subito anche il gran lavoro di supporto e stabilità frutto del sistema DYNAWALL. A livello estetico si nota il cambio del disegno della parte superiore della scarpa, lì dove non c’è contatto con il terreno e che quindi ASICS ha alleggerito ancora, usando meno materiale possibile proprio per contenere il peso e rendere ancora più morbida quella sezione. E cambia anche il sistema di allacciatura rispetto alla versione 8. Si percepisce un feeling di solidità maggiore rispetto al passato, si scivola sulla terra, si riparte duramente sul veloce per poi frenare all’improvviso per un cambio di direzione e la scarpa risponde prontamente, con un gran comfort e la sensazione di avere il piede protetto e sempre al sicuro. Detto della stabilità, che rimane la qualità principale di questo modello, riscontriamo un comfort migliorato e decisamente percepibile. Inoltre, la Gel Resolution 9 nella misura 44 è  più leggera del modello precedente di circa il 2% (siamo sui 430 grammi circa). Infine le due suole, quella per tutte le superfici e quella specifica per terra battuta, hanno praticamente la stessa resa sui campi in terra. Abbiamo provato quella all-court sulla terra battuta e sull’erba sintetica, la scarpa non ha mai perso aderenza col terreno. Le scalanature classiche della suola da terra favoriscono ulteriormente la dispersione della terra rossa, ma come detto le differenze sono impercettibili giocando sul rosso.

CONCLUSIONE

La stabilità è sempre stata la caratteristica principale di questo modello e anche la versione 9 non fa che ribadirlo, specie chi vuole tenere al sicuro le proprie caviglie senza preoccuparsi dei movimenti repentini troverà in questa Gel Resolution 9 una fedele alleata.

Continua a leggere

ATP

Il tabellone maschile di Miami 2023: possibile un’altra semifinale Sinner-Alcaraz

Berrettini e Musetti hanno un bye: possibili secondi turni contro McDonald e Lehecka. Ci sono Fognini-Lestienne e Sonego-Thiem

Pubblicato

il

Carlos Alcaraz - Miami Open 2022 (foto Twitter @MiamiOpen)
Carlos Alcaraz - Miami Open 2022 (foto Twitter @MiamiOpen)

Neanche il tempo di tirare le somme del primo Master 1000 della stagione, Indian Wells, che il circuito e il Sunshine Double si spostano in Florida, nella relativamente nuova location dell’Hard Rock Stadium, casa, nel resto dell’anno, della squadra locale di football americano, i Miami Dolphins. Quello che andrà in scena a Miami sarà un master 1000 sulla falsariga di quello che abbiamo visto in California: due settimane di gara, novantasei giocatori di altissimo livello coinvolti. Come ad Indian Wells, tuttavia, le assenze si faranno sentire: non saranno al via né Rafa Nadal (out per infortunio, tornerà a Montecarlo), né Novak Djokovic, il cui forfait è stato ufficializzato qualche giorno fa per la ricorrente problematica della mancata vaccinazione del numero uno serbo. 

Presenti in ogni caso tutti gli altri top ten: a guidare il tabellone sarà Carlos Alcaraz, detentore del titolo, seguito da Stefanos Tsitsipas e Casper Ruud, finalista uscente. Poco più in basso ecco comparire Daniil Medvdedev, finalista come Alcaraz del BNP Paribas Open, indubbiamente il giocatore del momento. 

Cinque, poi, gli italiani al via: guida la pattuglia azzurra Jannik Sinner, reduce dalla grande settimana californiana. Oltre a lui presenti Matteo Berrettini (eliminato ai quarti del challenger di Phoenix), ancora alla ricerca di una degna condizione, e poi Lorenzo Musetti (anche lui in un momento di crisi), Lorenzo Sonego ed infine, come ultimo ammesso al tabellone principale, Fabio Fognini. 

 

Il tabellone – Parte Alta

Il tabellone – Parte Bassa

Ottavi teorici

(1) Alcaraz vs Paul (16)
(9) Fritz vs Rune (7)
(3) Ruud vs Zverev (13)
(10) Sinner vs Rublev (6)

(8) Hurkacz vs Norrie (11)
(15) De Minaur vs Medvedev (4)
(5) Auger-Aliassime vs Tiafoe (12)
(14) Khachanov vs Tsitsipas (2)

Primi turni degli italiani

[10] J. Sinner vs bye / 2T vs Qualificato / Djere
[19] M. Berrettini vs bye / 2T vs Galan / McDonald
[18] L. Musetti vs bye / 2T vs Coria / Lehecka
F. Fognini vs Lestienne
L. Sonego vs Thiem

Informazioni sul torneo 

Tabellone a 96 giocatori (32 teste di serie con un bye al primo turno) 

4 wild card 

Copertura televisiva 

Come per Indian Wells, Sky dedicherà due canali anche all’ATP di Miami: Sky Sport Uno e Sky Sport tennis. 

Calendario di gioco 

Mercoledì 22: primo turno 

Giovedi 23: primo turno 

Venerdì 24: secondo turno 

Sabato 25: secondo turno 

Domenica 26: terzo turno 

Lunedì 27: terzo turno 

Martedì 28: quarto turno 

Mercoledì 29: quarti di finale 

Giovedì 30: quarti di finale 

Venerdì 31: semifinali 

Sabato 1: finale di doppio 

Domenica 2: finale di singolo 

Punti/montepremi 

Vincitore: 1000 punti/ $ 1,262,220 

Finalista: 600 punti/ $662, 360 

Semifinalista: 360 punti/ $ 352, 635 

Quarti di finale: 180 punti/ $ 184, 465 

Ottavi di finale: 90 punti/ $ 96, 955 

Terzo turno: 45 punti/ $ 55, 770 

Secondo turno: 25 punti/ $ 30, 885 

Primo turno: 10 punti/ $ 18, 660 

Record del torneo 

Maggior numero di titoli in singolare: Andre Agassi, Novak Djokovic (6) 

Maggior numero di titoli in doppio: Bob/Mike Bryan (6) 

Campione più anziano: Roger Federer, 2019 (37 anni) 

Campione più giovane: Alcaraz, 2022 (18 anni) 

Ultimo campione casalingo: John Isner, 2018 

QUI IL LINK AL TABELLONE DEL MASTERS 1000 MIAMI

Continua a leggere

ATP

Presentato a Torino il Piemonte Open Intesa Sanpaolo: “Un bel regalo per appassionati italiani”

Il torneo si disputerà nella seconda settimana degli Internazionali d’Italia a Roma. Previsto un importante parco giocatori

Pubblicato

il

Paschina (Intesa Sanpaolo) e Di Palermo (direttore del torneo) - foto Andrea Pellegrini / FITP
Paschina (Intesa Sanpaolo) e Di Palermo (direttore del torneo) - foto Andrea Pellegrini / FITP

Torino val bene un Super Challenger. Nella mattinata di oggi, lunedì 20 marzo, è stato presentato il nuovo “Piemonte Open Intesa Sanpaolo”, torneo in programma dal 14 al 20 maggio 2023 appartenente alla neonata categoria ATP Challenger 175, quella che comprende anche gli eventi di Phoenix (andato in scena nella settimana appena conclusa, con la vittoria di Nuno Borges) e Cagliari (si gioca dall’1 al 7 maggio). Si tratta di un ristrettissimo elenco di eventi “Premium” che si collocano di fatto a metà tra il circuito Challenger e quello ATP per punti, montepremi e parco partecipanti. L’idea, come noto, è stata quella di collocare questi tornei durante la seconda settimana dei Masters 1000 con tabelloni a 96 giocatori, in modo da consentire ai tennisti eliminati nei primi turni di avere una possibilità per rifarsi in tornei logisticamente collegabili. A Torino si giocherà dunque nella seconda settimana degli Internazionali d’Italia a Roma.

Il Challenger 175 della capitale piemontese non è certo paragonabile alle ATP Finals, ma ne è in qualche modo parente, non foss’altro perché si gioca nella struttura che a novembre funge da Training Center per il torneo dei maestri. Ovviamente, cambia la stagione e la collocazione nel calendario, dunque la superficie sarà la terra rossa. “La prima edizione del Challenger ATP ‘Piemonte Open Intesa Sanpaolo’ è una grande notizia per il Circolo della Stampa Sporting e per il movimento tennistico piemontese, per almeno tre motivi – dice Pietro Garibaldi, presidente del Circolo -. Innanzitutto il torneo segna il ritorno del grande tennis nel restaurato Campo Stadio del Circolo della Stampa Sporting che ospitò gli Internazionali del 1961 e degli incontri di Coppa Davis degli anni ‘70. Il secondo motivo riguarda il movimento tennistico piemontese; con il torneo di prequalificazione che si svolgerà presso il Circolo della Stampa Sporting a partire dal 23 aprile 2022, daremo a tutte le giovani leve tennistiche piemontesi e del resto d’Italia la possibilità di qualificarsi per un torneo internazionale di primo livello. Infine, il Challenger ATP ‘Piemonte Open Intesa Sanpaolo’ conferma il ruolo del Circolo della Stampa Sporting come casa del tennis piemontese in stretto legame con tutte le istituzioni che ci hanno sostenuto in questi anni: il Comune di Torino, la Regione Piemonte, la Camera di commercio di Torino, la Sovrintendenza ai Beni Architettonici, le Fondazioni ex bancarie e lo sponsor Intesa Sanpaolo”.

Proprio nella forte presenza di Intesa Sanpaolo, title sponsor dell’evento, si ravvisa un altro elemento di contatto con le ATP Finals. Così Fabrizio Paschina, Executive Director Comunicazione e Immagine Intesa Sanpaolo: “Nel percorso di sostegno al tennis intrapreso da Intesa Sanpaolo con le Nitto ATP Finals e le Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals si apre oggi il nuovo capitolo del torneo Challenger 175. Gli atleti che si sfideranno al Circolo della Stampa Sporting, del quale sosteniamo il rilancio, esprimono capacità, energia, passione – le stesse della Banca nell’accompagnare ogni giorno lo sviluppo del Paese. Grazie a questo nuovo evento Torino si consolida come sede ideale per i grandi eventi sportivi e culturali”.

 

Direttore del torneo sarà Giorgio Di Palermo. “Il Challenger 175 ‘Piemonte Open Intesa Sanpaolo’ rappresenta un bel regalo per gli appassionati italiani e una nuova grande occasione per tutti i tennisti impegnati in quei giorni sulla terra rossa europea. I campioni usciti di scena nei primi giorni del Foro Italico avranno, infatti, l’opportunità di confrontarsi da domenica 14 a sabato 20 maggio al Circolo della Stampa Sporting; sugli storici campi torinesi troveranno le condizioni ideali per acquisire punti importanti per la classifica mondiale ATP. Questa nuova categoria premier garantisce, infatti, un alto tasso di qualità di tutti i partecipanti e rappresenta un’ottima opportunità per i giovani azzurri in rampa di lancio sul tour”, ha detto.

Le partite del torneo di Torino saranno trasmesse live sulla tv della Federazione Italiana Tennis e Padel SuperTennis Tv e sulla piattaforma digitale SuperTenniX. I biglietti per il torneo sono acquistabili a questo link: https://www.ticketone.it/artist/piemonte-open-intesa-sanpaolo/

Continua a leggere
Advertisement
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement
Advertisement