RG italiani, day 2: ok Pennetta e Fognini, Knapp, Vinci e Lorenzi out

Roland Garros

RG italiani, day 2: ok Pennetta e Fognini, Knapp, Vinci e Lorenzi out

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TENNIS ROLAND GARROS – Nessun problema per Flavia Pennetta che vince 6-2 6-2 contro la Mayr-Achleitner. Knapp non conferma i buoni risultati di Norimberga perdendo 6-4 6-0 contro Mona Barthel, mentre Roberta Vinci si arrende in tre set, 3-6 6-3 6-2, con Parmentier, match condizionato dalla difficoltà dell’italiana negli spostamenti. Niente da fare per Paolo Lorenzi che, dopo essere stato in vantaggio 5-3 nel secondo set, cede a Bautista Agut per 6-3 7-5 6-2. Leggi tutte le pillole day by day da Parigi!

F. Fognini b. A. Beck 6-4 6-4 6-1 (da Parigi, Alberto Giorni)
Esordio convincente per Fabio Fognini al Roland Garros. Curiosamente ha affrontato lo stesso avversario capitatogli al primo turno a Parigi l’anno scorso, il tedesco Andreas Beck, e gli ha concesso due game in meno: 6-4, 6-4, 6-1 il punteggio finale per il ligure. Ora se la vedrà con il brasiliano Thomaz Bellucci: 2-0 i precedenti per Fabio.

“Sono contento della mia prestazione – le parole di Fognini in conferenza stampa –, il primo match è sempre difficile, anche perché sono rimasto fermo dieci giorni, ma ora mi sento bene. La sfida con Bellucci? L’ho battuto quest’anno a Monaco, non sarà facile: è uno che scambia tanto, ci conosciamo bene, sarà una bella lotta”.

Fognini inizia alla grande con due vincenti: non riesce a ottenere il break in apertura, ma è solo questione di tempo. Sfoggiando una vivace maglietta giallo limone, Fabio diventa presto padrone del campo, e il tedesco proveniente dalle qualificazioni è costretto a fare il tergicristallo. Il ligure è padrone del campo e ogni tanto inventa qualche magia che fa spellare le mani al pubblico del campo numero 7, come un delizioso pallonetto che contribuisce a fargli ottenere un altro break. Beck fa quello che può, prova a mettere in difficoltà il nostro giocatore con le sue rotazioni mancine, ma con scarso successo.

L’unico momento di difficoltà per Fognini nel primo parziale arriva al momento di servire per il set sul 5-2. Si porta 40-0 e in totale ha a disposizione quattro setpoint, ma un paio di suoi errori e altrettante belle giocate di Beck lo costringono a cedere il servizio. Niente di grave, la seconda opportunità è quella buona. Fabio serve sul 5-4 e non ha problemi a chiudere; una risposta in rete di Beck mette il sigillo sul 6-4.

Nel secondo set, Fabio scatta ancora veloce dai blocchi e vola sul 2-0. Qui però il ligure ha un piccolo passaggio a vuoto, che permette a Beck di agguantarlo sul 2-2 (Fognini concede un break a zero, anche a causa di un nastro sfortunato), ma poi riprende in mano il comando delle operazioni ed emerge chiaramente la differenza di qualità. Un dritto vincente gli dà il break nel settimo game e non trema al momento di chiudere il set; anzi, l’ultimo punto è un ace che gli vale il boato del pubblico.

Copione simile nel terzo parziale. Altro break in apertura (con doppio fallo finale di Beck), poi Fabio mette il pilota automatico, mostrando alcuni pregevoli dritti lungolinea che il tedesco può solo osservare a distanza. Divertente siparietto poco prima della fine: Fognini sorride perché alcuni piccioni planano in tribuna e lo infastidiscono al momento di servire: risate generali che coinvolgono Beck e i raccattapalle. L’ultimo dritto steccato del tedesco mette la parola fine sul match.

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F. Pennetta b. P. Mayr-Achleitner 6-2 6-2 (Da Parigi, Laura Guidobaldi)

Si gioca. Dopo una mattinata piovosa, il cielo parigino accenna a schiarirsi permettendo così di far scendere in campo i giocatori. Tanti gli italiani in programma oggi, ben 6: Knapp, Vinci, Fognini, Lorenzi, Giorgi e Pennetta. La brindisina affronta sul campo 17 la tirolese Patricia Mayr-Achleitner, n. 73 del ranking.

Flavia parte benissimo portandosi rapidamente in vantaggio 5-2. Ha a disposizione 2 setpoint ma l’austriaca recupera per poi beneficiare di una palla break. Ora Patricia spinge molto ma Flavia non si lascia sorprendere e chiude 6-2 la prima frazione.

Tutto facile per Flavia anche nel secondo set in cui vola sul 5-1. L’avversaria spinge ma commette molti gratuiti, fuori o a rete. Pennetta ha 2 matchpoint; il primo viene annullato da un dritto vincente e il secondo da un errore di Flavia. Alla fine, la tennista austriaca si salva e fa un passo in avanti sul 2-5. Ma è questione di minuti perché Flavia chiude l’incontro per 6-2 6-2.

Sono contenta” ci dice l’azzurra in conferenza stampa, “Sto giocando bene, un buon tennis. Oggi è stata una giornata molto positiva anche se vorrei fare un po’ meglio con il rovescio che in generale è il colpo che mi riesce meglio. Quest’anno trovò le palle qui molto pesanti ma, certo, il clima di questi giorni non aiuta”.

La prossima avversaria di Flavia sarà Johanna Larsson “Una giocatrice con cui ho perso l’hanno scorso al terzo in un match molto combattuto e che ha un buonissimo kick che ti arriva alto sul rovescio. Ma mi sento positiva” E alla fine, Pennetta conclude con un “Sempre sorridere !”. Certo, l’atteggiamento più giusto.

Barthel b. Knapp 6-4 6-1 (Stefano Gaudino)

Dopo la buona settimana vissuta dalla Knapp in Germania, dove si è arresa solo in semifinale alla giovane Bouchard, futura vincitrice del torneo, la marcia della tennista azzurra al torneo parigino non va oltre il primo turno. Forse anche perché poco abituata a giocare tanti match in una sola settimana la Knapp è entrata in campo volenterosa e determinata, ma forse un po’ scarica psicologicamente e fisicamente. L’inizio del match è però di marca azzurra, in quanto l’italiana, anche memore della sconfitta subita dalla giovane canadese venerdì scorso (partita nella quale le sono stati fatali due break subiti entrambi in apertura dei due  parziali), parte bene e tiene il servizio. È proprio lei nel secondo gioco ad avere per prima la palla per andare avanti di un break. Opportunità che però non sfrutta facendosi così recuperare 1-1. Nei seguenti giochi le possibilità per allungare di un break non mancano da una parte e dall’altra, ma la prima a cogliere l’opportunità è la tennista tedesca, nel 5º game, portandosi così 3-2 e servizio. La Knapp comincia a disunirsi ed il suo gioco diventa meno fluido e pericoloso. Ha però la forza di volontà di rimanere incollata alla sua avversaria, riuscendo in un game molto combattuto, il sesto, ad effettuare l’immediato controbreak. L’incontro è cominciato da poco più di mezz’ora, poco per parlare di stanchezza; ma quello che abbiamo detto in precedenza (della Knapp non abituata a disputare così tante partite  in così poco tempo) si nota ancora di più. Infatti il sesto gioco è probabilmente l’ultimo in cui la tennista Italiana riesce a far partita, perché nel settimo subisce il break decisivo del set, in quanto la tennista tedesca non offre più opportunità di ripresa alla sua avversaria, gestendo con autorità i due giochi di servizio che la separano dal primo set.

Se il primo set, almeno in parte, e stato combattuto ed equilibrato, lo stesso non si può dire del secondo. Set in cui la Barthel in poco più di quindici minuti è avanti 4-0. E la partita è virtualmente finita. Si va avanti per dovere di cronaca, ma c’è ben poco da decidere ancora, se non il risultato esatto del secondo set. Il suddetto risultato sarà si 6-0. Forse anche troppo punitivo per la tennista azzurra che ha si perso la profondità e la pericolosità di gioco, ma non si è lasciata andare ad atteggiamenti che poco hanno a che fare con il tennis. A lei vanno invece fatti i complimenti per il risultato della scorsa settimana e al modo con cui fino all’ultimo quindici è stata in campo.

La chiave del match, oltre alle già citate differenti condizioni psicofisiche (anche se la stessa tennista tedesca è giunta fino alle semifinali dello stesso torneo dell’azzurra, ma che per maggior abitudine o semplicemente per una preparazione migliore è sembrata sin dall’inizio più tonica) è stata la scarsa percentuale di prime palle in campo della Knapp ed una seconda palla troppo piatta, con la quale la Barthel non ha avuto  problemi a prendere in mano il gioco anche in risposta. Peccato per un’altra tennista italiana che lascia prematuramente Parigi ma resta la buona prestazione offerta appena una settimana fa da un’atleta che non smette di migliorare.

P. Parmentier b. R. Vinci 3-6 6-3 6-2 (Francesca Moscatelli)

Esordio sfortunato quello di Roberta Vinci nello Slam parigino. L’italiana ha ceduto in tre set, 3-6 6-3 6-2, contro la giocatrice di casa Pauline Parmentier, numero 145 del ranking; l’interruzione per pioggia poco ha a che fare con l’esito dell’incontro, determinato piuttosto dalle evidenti difficoltà di Roberta negli spostamenti. Un match che si è giocato principalmente da fondo e su un campo decisamente lento, che non ha aiutato il gioco e le condizioni dell’italiana.

Nel primo set Roberta si è subito portata avanti nel punteggio nel secondo gioco, strappando a zero il servizio alla propria avversaria; un game più tardi è arrivata la sospensione per pioggia, fortunatamente non troppo lunga, che al momento del rientro in campo non ha inciso sulla concentrazione di Vinci, abile a chiudere il set senza mai concedere più di due 15 sul proprio turno di servizio: 6-3.

Il secondo set è però un’altra storia, fin da subito qualcosa non va, Vinci riesce ad ottenere un break in apertura, rimanendo solida sui propri turni di battuta, nonostante un servizio non troppo collaborativo e i troppi errori non forzati. La francese però non demorde e, complice un pubblico che finalmente si scalda e la esorta, riesce ad innescare la propria rimonta nel sesto gioco. Sul 4-3 per la francese, complice il quarto doppio fallo, Roberta cede nuovamente il servizio, consentendo alla propria avversaria di servire per il set. L’italiana prova a rimanere nel parziale, cercando nelle proprie corde un tennis più propositivo, ma sul 30 pari scende a rete e sbaglia una volée, regalando alla propria avversaria un punto già chiuso, un dritto fuori di metri assegnerà alla francese il secondo set, con punteggio speculare al primo. Più volte Roberta ha provato a lavorare il punto affidandosi al back di rovescio, ma senza quasi mai riuscire a togliere il tempo alla propria avversaria o incidere sull’inerzia dello scambio.

L’italiana, decisamente fallosa, in particolare con il dritto, sembra non trovare mai i giusti appoggi e, per quanto tenti di avanzare, anche il gioco di volo ne risente: sono troppe le volée sbagliate; mentre la francese, rinvigorita dalla vittoria del secondo set, si muove decisamente meglio, girando attorno alla palla per sfruttare al meglio il dritto, anche se, nel terzo gioco, dopo avere sprecato 3 palle break (0-40), è un rovescio lungolinea profondo a regalarle la quarta palla, quella decisiva per il 2-1. Nel game successivo, Vinci riesce a recuperare il game di svantaggio, grazie a un bel dritto inside/out che le permette di chiudere a rete il punto che vale due palle break, un doppio fallo della francese farà il resto. Arriva però immediato il contro-break della transalpina che si vede annullare due palle break, 30-40, con Vinci che fa di tutto per accorciare gli scambi e verticalizzare il gioco, alla terza occasione Pauline piazza però un dritto in contropiede e sale 3-2. A questo punto Roberta chiede l’intervento del fisioterapista, la difficoltà negli spostamenti era stata più che evidente e il problema si riconduce, infatti, alla coscia sinistra che viene prontamente fasciata. La partita sembrava già decisa nel terzo gioco e infatti l’italiana, impossibilitata a tenere gli scambi, lascia andare il match: 6-3 3-6 6-2.

Per Roberta si tratta del decimo ko al primo turno quest’anno, una stagione che non lascia presagire niente di buono almeno per quanto riguarda il singolare, la francese ha invece realizzato la terza vittoria in carriera su una top-20, al prossimo turno se la vedrà con la Shvedova, un’occasione da non perdere.

R. Bautista Agut b. P. Lorenzi 6-3 7-5 6-2 (Da Parigi, Laura Guidobaldi)

Dopo le belle performance nelle quali, Paolino Lorenzi si è dovuto arrendere al tennis solido e co dello spagnolo Roberto Bautista Agut.

Sul campo n. 10 l’azzurro, dopo aver perso il primo set 6-3, nel secondo parziale dà del filo da torcere al suo avversario. Il tennista di Siena, in vantaggio 3-2, ingaggia una strenua lotta nel 6° game ma, alla fine, l’avversario ha la meglio sul 32enne n. 88 del mondo e pareggia i conti. Paolo, come sempre, corre moltissimo, e Bautista lo fa spostare da una parte all’altra del campo. Lorenzi fa un ulteriore passo in avanti sul 4-3 per poi allungare le distanze e portarsi sul 5-3 e servizio.

Ma, lo sappiamo, Bautista Agut è un avversario estremamente ostico per tutti e, dal 3-5, recupera rapidamente lo svantaggio, riesce a cambiare l’inerzia del set e sale fino al 6-5, per poi aggiudicarsi anche la seconda frazione per 7-5.

L’iberico aggredisce e cerca di sorprendere l’azzurro anche a rete e con le smorzate. Nel terzo parziale non c’è quasi più partita. Bautista Agut vola in vantaggio 4-1 con Lorenzi che non riesce più ad essere competitivo. Bautista è tonico ed incisivo fino alla fine. Il match è suo con lo score di 6-3 7-5 6-2.

Paolo, in sala stampa, sempre disponibile ed estremamente lucido nei commenti sui propri match, ha dichiarato di aver disputato un  buon incontro anche se “Purtroppo non ho messo una prima sul 5-3 del secondo set”. Poi aggiunge : “È stata una partita equilibrata  e credo di aver giocato abbastanza bene, peccato, poi lui però nel 3° set ha giocato meglio.

 

 

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