Roland Garros interviste, Mladenovic: "Ho usato il pubblico a mio vantaggio"

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Roland Garros interviste, Mladenovic: “Ho usato il pubblico a mio vantaggio”

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TENNIS ROLAND GARROS INTERVISTE – Incontro di primo turno: K. Mladenovic b. L. Na  7-5, 3-6, 6-1. Traduzione di Yelena Apebe

 

D. Congratulazioni per questa vittoria. Nel terzo set sei stata più forte mentalmente rispetto a Na Li. Cosa ne pensi in generale?

R. Prima di tutto, grazie. Beh, sì, effettivamente ho cercato di essere forte mentalmente contro Na Li perché è un’avversaria molto difficile e, come sai, oltre ad essere una campionessa eccezionale, è anche una campionessa Slam. Sapevo che non sarebbe stato facile affrontarla, per niente. Ma ho cercato solo di credere in me stessa e di lavorare duramente ogni giorno solo per realizzarmi e credere che un giorno potrei arrivare dove si trova lei ora. Ho dovuto restare molto calma, cogliere le mie occasioni e restare solida mentalmente.

D. Hai qualche aspettativa in più visto che hai battuto una grande giocatrice? Pensi che il prossimo turno sarà normale o pensi che questo sarà un momento di svolta per te?

R. Beh, come sai non è mai normale quando batti un nome così grande, una così grande giocatrice. Oggi è stata un grande soddisfazione per me, al primo turno di un Grande Slam in casa, e non ho battuto una giocatrice qualunque. Si tratta di Li Na. Perciò ho bisogno di un po’ di tempo per realizzare la cosa e godermi questo momento. Sicuramente dopo averla battuta non pensi a perdere il prossimo turno. Sarebbe ridicolo. Mi godrò questo momento e mi aspetto molto da me stessa nel prossimo turno.

D. Com’era l’atmosfera sul campo oggi, il pubblico e tutto il resto?

R. E’ stato meraviglioso. Come sai per noi tennisti francesi a volte può essere molto difficile giocare di fronte al nostro pubblico. Ma una volta che sei così vicina ad un’ottima giocatrice e se fai un buon gioco e la folla si diverte, per noi può essere davvero positivo avere il loro sostegno. E questo mi ha aiutato molto oggi. L’ho usato a mio vantaggio. Si, ho cercato di mettere in pratica il mio gioco  e di scaldare anche l’atmosfera perché sapevo che questo può fare la differenza. È stata una bella sensazione ottenere una simile vittoria davanti al mio pubblico.

D. Eri abbastanza emozionata dopo il match. Cosa significa questa vittoria per te e per la tua carriera?

R. Significa molto, come ho già detto. Non capita tutti i giorni di battere Na Li. Io rispetto la sua carriera e la sua persona. Mi piace molto. L’ammiro. È un esempio come campionessa Slam. Ma batterla ha significato molto, specialmente in un Grande Slam. Questo mi ha dimostrato che devo sempre credere in me stessa ma anche che sono qui e sto lavorando duramente per migliorare. Ora mi serve un po’ più di forza per continuare.

D. Diresti che questo è uno dei match migliori che hai giocato?

R. Dal punto di vista tennistico, sinceramente ho giocato meglio in altri match ma, sai, è come un puzzle. Dipende dal momento, dalla mentalità e dal modo in cui gestisci le cose. Questo è quello che ho fatto bene oggi e sono le cose principali che hanno contato. Ma finora, considerando che ottima giocatrice ho battuto, è la miglior vittoria. In più è un Grande Slam. È il Roland Garros. Quindi, sicuramente lo è.

D. C’è un grande divario tra il tuo posto nel ranking e il modo in cui giochi, il tuo livello intendo. Come può essere?

R. Beh, prima di tutto c’è una cosa di cui, forse, molti di voi non sono a conoscenza, cioè che adesso hanno cambiato il sistema dei punti. Oggi hai meno punti. Per esempio, se ottieni gli stessi risultati dell’anno scorso, ti verranno attribuiti meno punti. Perciò questo è un grande cambiamento. Con lo stesso livello di performance, hai meno punti. È questo ad esser cambiato, a parte per i vincitori. Per loro il discorso è diverso. Se posso dirlo, questo è il primo problema tecnico. In seguito, contano anche gli avversari, e i buoni punti. In alcuni match ho giocato bene, ma sfortunatamente non ho sempre vinto. Ed ho anche avuto buoni risultati in grandi tornei e sono salita velocemente. In entrambi i casi, nel ranking ci sono salite e discese. Ma non mi preoccupo di questo. Quello su cui cerco di concentrarmi è il mio tennis, come posso giocare bene per essere in forma e allenarmi ogni giorno per fare in modo che il mio livello di gioco cresca in termini di classifica e sulla carta. Anche se quello che c’è su carta non fa alcuna differenza.

D. Adesso stai lavorando con Yannick Hesse. È una nuova collaborazione. Diventerà il tuo coach? Cosa accadrà?

R. Sì, è vero. Sono parecchi mesi o settimane che ho iniziato a lavorare con Yannick ed è stato un cambiamento per me. Yannick è più di un coach. Mi conosce da quando ero piccola. Ho iniziato a giocare a tennis con la mia migliore amica Amandine, che è sua figlia. Ci ha viste crescere. È più un secondo padre per me. Ogni volta che avevamo dei tornei a 14, 16 e 18 anni, lui era sempre con noi. Abbiamo un rapporto speciale. Ed ero un po’ stufa dei coach che avrei trovato nel circuito. L’ho sperimentato. L’anno scorso, a metà anno, quando ero top 50, quando volevo investire in un coach, ho pensato “ Voglio trovare qualcuno che mi faccia arrivare nella top 20”. Ero molto ambiziosa. Sfortunatamente ho avuto piccole disavventure o non c’è stata una buona sintonia tra me e il coach. Dopodiché, ho pensato che mi sarei concentrata sulle cose più semplici, quelle più familiari, sul contesto e sulle persone che mi circondavano. Una cosa semplice insomma. Con Yannick ci alleniamo, è un coach al Lagardére Paris Racing Club e quando sono a casa mi alleno con lui e sua figlia Amandine. Ma adesso non viaggia, perché con il passare degli anni ha visto che ero abbastanza indipendente.

D. Hai iniziato dicendo che avete iniziato a lavorare insieme qualche settimana fa,poi qualche mese fa, ma la cosa è stata resa pubblica solo da 10 giorni , perciò quando è iniziata realmente?

R. Alla fine del circuito americano.

D. Come ti sei regolata con la dieta per essere pronta ad affrontare questo torneo? Quali sono i tuoi ristoranti preferiti qui a Parigi, se ne hai qualcuno?

R. Beh, niente di speciale. Ho fatto quello che faccio abitualmente. Mangio normalmente. Ho una dieta normale. Cos’altro posso dire? Stamattina ho fatto una buona colazione: uova,prosciutto,qualche cereale e un succo d’arancia. La seconda domanda? I ristoranti? Sono fortunata, qui sono a casa perciò il mio ristorante preferito è la cucina della mamma.

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