TENNIS – L’azzurra non sbaglia all’esordio e batte la serba Jovanoski, 6-4, 6-3. Al secondo turno, ci sarà l’ostacolo Kuznetsova. Ottima prestazione di Andreas Seppi che, da sfavorito, batte Santiago Giraldo in tre set. Con la sconfitta di Dimitrov, per Seppi si apre uno spiraglio. Sara Errani lotta con Madison Keys ma, alla fine, vince 6-1 al terzo. Le foto del match a cura di IKE LEUS Leggi tutte le pillole da Parigi raccontate dai nostri inviati!
S. Errani b. M. Keys 7-5 3-6 6-1 (Da Parigi, Laura Guidobaldi)
Sara Errani conquista la sesta vittoria italiana e quindi il bilancio a fine primo turno dei 13 rappresentanti azzurri è : 6 vittorie, 7 sconfitte. Lo scorso anno furono 11 vittorie e 4 sconfitte.
Match tirato per Sara Errani che ha vita difficile contro l’americana Madison Keys.
Sulle tribune del Suzanne Lenglen moli posti sono rimasti vuoti poiché tutto il pubblico parigino si è riversato sul campo su cui sta disputando il match il francese Laurent Lokoli, la rivelazione 19enne corsa che, dalle qualificazioni, accede al main draw e infiamma i francesi con il suo carattere spumeggiante.
La giornata è ancora autunnale e il vento freddo sferza i volti degli spettatori del Lenglen. Sara è solida, centrata e, nel primo set, sale in vantaggio 5-1 in 25 minuti.
Ma attenzione, la Keys adesso reagisce benissimo e comincia a spingere da una parte all’altra del campo, mentre la Errani comincia ad arretrare, tirando corto e quasi sempre di rimessa. Madison carica moltissimo le sue bordate, avanzando progressivamente con i piedi dentro il campo. Un game dopo l’altro, la statunitense, attuale n. 40 del ranking, sembra “risorgere” miracolosamente e continua a “picchiare” senza tregua.
Si avvicina così sempre più di più a Sara, fino al pareggio sul 5-5 dopo 39 minuti. La bolognese, nel corso degli ultimi game, ora appare scarica, i suoi colpi oltrepassano raramente la linea del servizio, mentre l’avversaria prende coraggio affondando di dritto e rovescio.
L’americana esegue colpi sempre più fluidi ma…poi, nel momento in cui sembrava dovesse infliggere la zampata finale, scaraventa di parecchi metri fuori un dritto al volo vicino alla rete, per poi commettere doppio fallo. Altri gratuiti inaspettati salvano l’azzura che, alla fine, riesce a salire 6-5 per poi aggiudicarsi il primo set per 7-5.
Madison però non si scompone e continua a martellare sempre in avanzamento. Nel frattempo, comincia a piovere, e Sara sembra alquanto disturbata dall’alterazione della meteo; perde forse un po’ in concentrazione e si fa dominare dalla Keys che va a prendersi la seconda frazione per 6-3.
Dopo alcuni minuti il cielo si rasserena a sprazzi. La nostra n. 10 del mondo resta attaccata allo score e si porta 2-1 nella terza frazione, essendo brava a rimanere in partita, concentrata e lucida. Da questo momento in poi, l’americana ha un notevole calo nella resa del proprio gioco, le batterie sono scariche e l’azzurra, che ritrova regolarità, vola sul 5-.1.Grazie ad un ennesimo errore, Madison permette alla tennista di Bologna di portarsi sul 40-0 e avere così a disposizione 3 matchpoint.
Ma ne basta uno all’italiana per chiudere una partita che si era complicata moltissimo per lei. Ora se la vedrà con la tedesca Dinah Pfizenmayer, 22 anni e n. 93 del mondo, con la quale Sara non ha mai incrociato la racchetta.
“Fisicamente sto bene” ha dichiarato Errani “dopo Roma sono riuscita a recuperare bene. Lei è un’avversaria difficile perché è capace di tirare tutto su colpi complicati così come sbagliare su risposte deboli. Quando pioveva sentivo che era pericoloso perché il mio gioco fa sì che mi sposti molto e correre con il suolo scivoloso era davvero pericoloso.” E la prossima avversaria, Dinah Pfizenmayer? “Non la conosco, non so, guarderò un po’ su Internet per saperne di più”.
S. Bolelli b. A. Arnaboldi 6-4 6-4 6-2 (da Parigi, Alberto Giorni)
Non c’è storia nel derby azzurro. Simone Bolelli supera agevolmente Andrea Arnaboldi 6-4, 6-4, 6-2 e vola al secondo turno, dove l’asticella si alza pericolosamente; lo aspetta infatti David Ferrer. Arnaboldi può comunque essere soddisfatto; il ventiseienne di Cantù ha giocato per la prima volta un match nel tabellone principale di un torneo del Grande Slam.
“Mi sento bene – le parole di Bolelli –, nell’ultimo mese ho giocato tante partite, è quello che mi serviva. Avverto buone sensazioni. La sfida con Ferrer sarà durissima: se scambio tanto ho poche chance, devo spingere e andare sotto appena avrò l’opportunità. I miei programmi futuri? Il challenger di Nottingham e le qualificazioni a Wimbledon”.
Bisogna sgomitare per farsi spazio sulle tribune del campo numero 8, dove sono presenti diversi italiani: ogni tanto si sente un “Forza Simone” e un “Dai Andrea”. Fin dall’inizio, è Bolelli a fare maggiormente la partita: ha un’altra pesantezza di palla rispetto al connazionale e, quando riesce a esplodere il dritto, sono dolori. Il primo set è deciso da un break, con Arnaboldi che non riesce mai ad issarsi a palla break.
Diversi nel vestire (Simone porta il cappellino all’indietro, Andrea una fascia old style), i due si danno battaglia, con il mancino Arnaboldi che prova a variare il gioco con il rovescio in back, qualche palla corta e alcuni attacchi in controtempo per sorprendere Bolelli.
Ma il bolognese è molto solido e serve in maniera continua, portandosi in vantaggio 3-1 anche nel secondo set. La prima palla break che Arnaboldi si procura arriva quando Bolelli serve sul 4-3: è quella buona, perché Simone si apre bene il campo ma sbaglia clamorosamente un dritto a campo aperto, che colpisce il nastro e finisce fuori. Però è solo un fuoco di paglia. Nel game successivo Bolelli strappa ancora il servizio all’avversario e non ha difficoltà al momento di servire per il set; un rovescio in rete di Arnaboldi sigilla il 6-4.
Anche nel terzo set la musica non cambia, anzi Bolelli alza ancora di più il volume e conquista un break in apertura. Poi deve solo controllare la situazione prima di chiudere con un severo 6-2.
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[32] A. Seppi b. S. Giraldo 6-3 7-5 6-3 (Da Parigi, Laura Guidobaldi)
Performance eccellente del nostro Andreas Seppi che, nonostante partisse sfavorito nel match contro il colombiano Santiago Giraldo, ha disputato un’ottima partita, aggiudicandosela in tre set con lo score di 6-3 7-5 6-3. Andreas, infatti, negli ultimi mesi ha conosciuto una fase di leggero regresso poiché, dalla posizione n. 25 di fine anno, è sceso al n. 33; Giraldo, invece, è in continuo progresso in quanto chiudeva l’anno da 68, per poi arrivare al mese di maggio alla 35esima posizione.
Ma oggi l’altoatesino ha prodotto un tennis solido e ordinato, mettendo in difficoltà l’avversario che, al contrario, è incorso in troppi errori. Anche se per ora la pioggia sta risparmiando Parigi, la giornata è fredda e ventosa, e il cielo grigio e minaccioso. Gli spettatori presenti al Bois de Boulogne, anche se intirizziti dal freddo, non rinunciano a seguire le partite e affollano numerosissimi gli spalti del Roland Garros.
Andreas Seppi comincia benissimo il match, aggiudicandosi rapidamente il primo set per 6-3. Nel secondo parziale, Giraldo non si lascia intimidire e reagisce breakkando Andreas sull’1-1 e sale 2-1e servizio. Avanza fino al 4-3 ma l’azzurro mette a segno il controbreak e recupera per riportarsi ancora in vantaggio 5-4. I due giocano a specchio ma il colombiano è meno preciso e solido, mancando di precisione e commettendo parecchi errori. Ora Seppi ha 2 setpoint sul 6-5; il primo viene annullato; il secondo però è quello buono e l’azzurro chiude anche la seconda frazione con lo score di 7-5.
Nel terzo parziale, c’è equilibrio fino al 3-3. In vantaggio 4-3, il tennista di Bolzano ha a disposizione 2 palle break, la prima viene annullata, così come la seconda con un dritto a rete di Andreas. Poi però l’italiano prende le distanze sul 5-3 e si procura rapidamente 2 matchpoint. Grazie all’ennesimo errore del colombiano, Andreas conquista il match con lo score di 6-3 7-5 6-3.
L’azzurro è arrivato in conferenza stampa rilassato e sorridente. Su Giraldo dice : “Sapevo che ha fatto molto bene quest’anno, e quindi che sarebbe stata una partita difficile, comunque mi sentivo abbastanza bene. Ho iniziato molto bene, oggi il campo era molto lento e c’era vento. Ho fatto una partita solida, lui sbagliava tanto e andava fuori giri. Ho servito anche abbastanza bene. Dalla Davis in poi ho avuto sempre sensazioni positive“.
E il doppio ? “In doppio, con Volandri, se vinciamo al primo turno, vinciamo il torneo perché poi abbiamo i Bryan !! Questa l’ha detta Volandri ! (Ride). Ora per Andreas ci sarà un altro specialista del rosso, Juan Monaco.
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C.Giorgi b. B.Jovanovski 6-4, 6-3 (da Parigi, Alberto Giorni)
Buon debutto di Camila Giorgi al Roland Garros. Nella sfida tra “gemelle separate” (sono nate entrambe il 31 dicembre 1991), l’azzurra supera la serba Bojana Jovanovski con un netto 6-4, 6-3 e approda al secondo turno dove se la vedrà con Svetlana Kuznetsova. La Giorgi si è difesa con le unghie e con i denti nel primo set, dove ha salvato un totale di cinque palle break prima di convertire la prima a sua disposizione, poi ha preso il largo.
“La terra non è la mia superficie preferita – ha spiegato Camila –, più partite gioco, più miglioro, comunque la mia tattica è sempre la stessa su tutte le superfici. Al prossimo turno con la Kuznetsova proporrò il mio gioco aggressivo, come sempre”.
Il cielo è grigio e un vento freddo spazza il campo numero 4. Nel game d’apertura, la Giorgi commette due doppi falli, concede tre palle break, ma si salva con coraggio, sfoderando fulminanti dritti vincenti. Il match è un braccio di ferro da fondocampo e l’azzurra, come al solito, gioca senza freni inibitori cercando costantemente il vincente. A volte si prende rischi eccessivi come sul 2-2, quando sbaglia uno smash, concede un’altra palla break, ma la Jovanovski non ne approfitta.
La serba non prende molte iniziative, si limita a controllare la situazione e soffre poco nei propri turni di battuta: sotto 3-4, è costretta a un lungo game ai vantaggi ma non concede opportunità di break. Invece Camila anche sul 4-4 deve salvare una palla che porterebbe l’avversaria a servire per il set, ma la serba spreca ancora mettendo lungo un dritto. “Gol sbagliato, gol subìto”, si direbbe nel calcio. Avanti 5-4, la Giorgi si conquistala prima palla break del match, che equivale a un setpoint: dritto lungo della Jovanovski e primo set incamerato.
La serba accusa il colpo e a inizio secondo set comincia a commettere qualche errore di troppo. Camila prende decisamente in mano le redini del gioco e aspetta solo il momento propizio per strappare il servizio all’avversaria, che arriva nel quarto game grazie all’ennesimo dritto vincente. L’azzurra serve per il match sul 5-3, commette due doppi falli, poi si riscatta con un ace e arriva a matchpoint, ma spara fuori un dritto. Arriva un altro doppio fallo, Camila salva due palle break e si conquista un secondo matchpoint e il dritto lungo della serba è il sigillo sul 6-3 finale.