TENNIS – Al secondo turno del Roland Garros, Rafa Nadal supera senza problemi la giovane promessa Thiem.
R. Nadal b. D. Thiem 6-2, 6-2, 6-3. L’intervista del dopo partita.
Devi essere abbastanza contento di come hai giocato oggi perché si è visto nel match molta aggressività e potenza.
Grazie. Sì, sono sicuramente felice. Credo fosse una partita pericolosa, con un avversario pericoloso. Ho giocato bene. Ho giocato nel modo in cui piace giocare. Ho resistito ad alcuni suoi colpi, ha dei colpi molto potenti, un dritto davvero potente ed anche un buon rovescio. Sono felice di come ho resistito. Mi riesce bene giocare gli scambi lunghi. Credo di aver fatto bene anche quando ho dovuto attaccare per farlo muovere. Sono andato a rete qualche volta. Sono felice del modo in cui ho risposto.
Qui hai davvero una grande storia, sei un’icona. Questi giovani che hanno davvero tanto talento e forse non si spaventano come altri avversari, e non vedono l’ora di incontrarti. Per loro è un vantaggio o uno svantaggio?
Non credo, non credo di averli visti spaventati. Almeno questa è la mia sensazione. L’ho visto cercare il punto. È vero che a volte ha fatto qualche errore, ma credo sia normale, no? Giocare qui è sempre complicato. È difficile trovare le giuste sensazioni quando non ci sei abituato. Il campo è molto grande e oggi, anche se non è stata una giornata difficile, a volte è difficile perché qui c’è molto vento. A volte ci sono delle folate di vento che non ti permettono di controllare bene il gioco, e soprattutto per chi non è abituato a giocarci. Ma in generale credo che abbia dei fondamentali molto positivi per cui potrebbe essere un ottimo giocatore.
Hai incontrato Thiem per la prima volta. È una grande speranza per l’Austria. Cosa pensi possa serbargli il futuro?
È sempre lo stesso, è lo stesso per tutti. Per me era così quando avevo 17 o 16 anni. Avevo l’opportunità a quell’età di arrivare nelle posizioni più alte se fossi riuscito a migliorare. E secondo me per lui dovrebbe essere più semplice perché ha già un buon servizio. Per me è successo quando avevo 17 anni, so che lui ha 20 anni, ma oggi si arriva nel circuito più tardi. A 20 anni sei molto giovane. Era come quando io avevo 17 anni. Lui ha già un buon servizio, ha un dritto davvero molto potente e anche un buon rovescio. Non avevo quel servizio a 17 anni. Non avevo quel rovescio né quella potenza. Quindi è una questione di miglioramenti, di attraversare la normale evoluzione, di essere abbastanza umili da allenarsi più duramente di prima. Non sto mentendo, sono serio. Ho quasi 28 anni. Djokovic e Andy ne hanno 27. Federer credo 32. Devono arrivare dei nuovi giocatori. Non saremo qui per i prossimi 10 anni (ride). La cosa normale è che Dominic sarà qui in breve, e avrà le sue opportunità di arrivare in alto e di lottare per questi tornei.
L’anno scorso hai avuto bisogno di quattro set sia al primo che al secondo turno. Quest’anno solo tre set in entrambi i turni. Sei sorpreso di essere riuscito a trovare il ritmo così presto?
Ogni anno è differente. Sono felice di come ho giocato oggi. E questo non significa nulla, non significa nulla il fatto che l’anno scorso è stata una prima settimana più dura, anche perché ho giocato bene quando ho dovuto. Quello di cui parliamo è lo sport. Puoi giocare male e anche giocando male puoi trovare le soluzioni per vincere, e avrai un giorno in più. E il giorno in cui riesci a giocare bene è fatta. Non importa quello che è successo prima. Oggi ho giocato bene, e dovevo giocare bene. E’ una cosa positiva. Vediamo perché il prossimo sarà un altro match duro.
Diresti di esserti sentito più sicuro oggi con un giocatore dal rovescio ad una mano contro uno con il rovescio a due mani?
Non penso di avere mai questo tipo di fiducia. Mi sento in fiducia quando gioco bene, indipendentemente dal rovescio ad una o a due mani. Se colpisco bene le palla non mi importa del rovescio del mio avversario. Sento di poter far del male quando gioco contro un tennista con il rovescio ad una mano o a due mani. Oggi con il rovescio in cross ho fatto dei punti, so che dare spin alla palla con il rovescio non è facile. Credo che il mio rovescio non sia così male. Credo che la cosa che conta è lo spin che riesci a dare ai colpi. E quindi puoi osservare la traiettoria dei colpi. Ma per i giocatori con il rovescio a due mani dipende tanto dall’agilità e da dove si trovano sul campo. In entrambi i casi comunque può essere difficile.
È la prima volta dall’inizio del torneo che giochi sul centrale. Hai detto che si scivolava troppo e che il campo era troppo pesante credo.
Sì, è vero. Credo che sia migliorato molto. Le condizioni sono migliorate molto.
Cosa pensi di Leo Mayer? Cosa sai di lui?
Abbiamo giocato qualche volta. Ha un servizio molto potente. Anche il suo rovescio è buono. Corre molto. È un avversario molto pericoloso. Ci siamo anche allenati insieme, lo conosco bene. Devi sempre essere attento, con gli occhi aperti. Devi avere molto fiato e correre molto, perché è un attaccante e ti fa muovere molto.