Roland Garros interviste, Ivanovic: "Mi sento una giocatrice diversa oggi"

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Roland Garros interviste, Ivanovic: “Mi sento una giocatrice diversa oggi”

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TENNIS ROLAND GARROS – Incontro di secondo turno: A. Ivanovic b. E. Svitolina  7-5, 6-2. L’intervista del dopo partita ad Ana Ivanovic.

Traduzione di Yelena Apebe.

Sei felice di aver superato questo turno dopo aver visto l’uscita dal torneo delle prime due teste di serie?
Beh, sicuramente era impossibile non farci caso, ma mi aspettano ancora il mio tabellone e le mie avversarie. Cercherò davvero di pensare individualmente ad ogni match e a non fare troppo caso a quello che è successo. Puoi caricarti guardando in avanti, ma non cambia nulla.

Oggi senti di essere più matura e che forse qualche anno fa avresti perso il primo set o avresti avuto bisogno tre set per vincere?
Si, sai, ogni esperienza ti insegna e ti fa migliorare. Oggi mi sento una giocatrice diversa dopo tutto quello che ho affrontato. Come persona mi sento maturata molto, sono cresciuta. Ma il primo set è stato molto equilibrato. Si tratta anche  di fiducia e di sapere quando fare un passo in avanti e quando farne uno indietro. Di questo ne ho discusso molto con il mio coach. Il primo set è stato teso per entrambe, sono stata molto felice di aver mantenuto i nervi saldi alla fine di quel primo set e di aver alzato la mia intensità e il mio ritmo nel secondo.

La tua prossima avversaria sarà Safarova. Cosa ne pensi?
Si, sarà un match difficile. Ultimamente sta giocando davvero bene. Credo di aver perso contro di lei le ultime volte, perciò sarà una rivincita. Non so se avevamo giocato sulla terra quindi sarà un match diverso, ma non vedo l’ora di questa sfida. Ho domani per prepararmi al meglio e spero che possa essere un altro buon match.

Sei ancora una giovane tennista, ma quando vedi emergere la nuova generazione , come Garbine Muguruza o Taylor Townsend, ti senti un po’ vecchia?
Decisamente si. Come quando l’altro giorno stavo giocando contro Garcia. Quando ti trovi un’avversaria che ha 19, 20 anni, ti senti un po’ vecchia. Ma è una bella cosa. Il tennis ha bisogno di nuove facce e di nuove sfide ed e bello vedere queste giovani giocatrici fare passi in avanti quando ne hanno bisogno.

Di sicuro Svitolina è una delle più giovani che è salita nel ranking come un missile. Cosa pensi del suo potenziale, adesso che l’hai affrontata un paio di volte?
È un’avversaria molto pericolosa. Penso che le si prospetti un buon futuro. Ha ancora bisogno di maturare e diventare più solida, ma i suoi colpi sono molto potenti e ha un gioco molto, molto pericoloso.

Abbiamo chiesto a Novak di scegliere le sue favorite e ovviamente ha detto che tifa per te e Jelena. Ha anche detto che forse tu hai un vantaggio perché hai già vinto in passato. Pensi che questa sicurezza venga dal fatto che hai già vinto un Roland Garros?
Si, decisamente. Anche tornare a giocare sul Philippe Chatrier mi ha portato alla mente tutti i bei ricordi e pensieri positivi. È ancora lunga la strada, ma spero di rivivere quel momento ancora una volta.

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