Roland Garros donne: Petkovic, primo quarto Slam dal 2011. La Halep facile sulla Stephens

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Roland Garros donne: Petkovic, primo quarto Slam dal 2011. La Halep facile sulla Stephens

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TENNIS ROLAND GARROS – Andrea Petkovic torna nei quarti in uno Slam con la vittoria 16 62 75 sull’olandese Kiki Bertens, numero 148 del mondo. Era dagli Us Open 2011 che non si spingeva così avanti in un major. Aspetta ora la vincente del match Errani-Jankovic. In ogni caso troverà un top 20 dopo aver finora affrontato quattro giocatrici fuori dalle prime 70. Simona Halep supera Sloane Spephens 6-4 6-3 e aspetta la vincente tra Kuznetsova/Safarova.

S. Halep b. S. Stephens 6-4 6-3

Simona Halep, n. 4 del mondo, è stata troppo forte anche per Sloane Stephens. La rumena, sempre velocissima in campo, si è imposta in 1 ora e 18 minuti sull’americana di Coral Springs con lo score di 6-4 6-3.

Ha giocato sempre in scioltezza Simona, con i suoi fendenti tesi e precisi e le sue variazioni, mettendo costantemente pressione a Sloane che non è riuscita quasi mai ad impensierirla. Adesso la n. 4 del mondo aspetta la vincente tra Svetlana Kuznetsova e Lucie Safarova. La rumena ha dichiarato che il Roland Garros è il suo torneo preferito. Per ora sta proseguendo la sua corsa. Ce la farà a vincere a Porte d’Auteuil? L’ultima (e unica) tennista rumena ad aggiudicarsi lo slam sul rosso è stata Virginia Ruzici nel 1978, oggi sua manager.

Sono molto felice di rappresentare la Romania in questo torneo. Spero di fare del mio meglio al prossimo turno per poter arrivare in semifinale. Tuttavia, devo rimanere molto concentrata, devo battermi bene e devo essere contenta perché è il mio primo quarto di finale qui a Parigi”.

Simona si trova particolarmente a suo agio sulla terra ? “È una superficie che ti permette di avere più tempo per riflettere sui punti. Ma non penso sia la superficie sulla quale sono migliore. Gioco bene anche sul duro. Devo migliorarmi sull’erba poiché l’anno scorso non sono andata molto bene“.

Sloane Stephens invece ha ribadito quanto sia stato difficile il match : “Simona ha giocato in modo molto regolare negli ultimi nove mesi. È sempre difficile giocare con un’avversaria così costante, che è in fiducia e che sa variare il gioco. Ma voglio imparare da questo match.“.

A. Petkovic b. K. Bertens 1-6 6-2 7-5 (Giulio Fedele)

Match da dimenticare per le giocatrici …ma anche per gli spettatori. Quando i break sono più dei game tenuti col servizio non è mai sintomo di un buon match. Se ne contano addirittura 14 su 27. Non che le giocatrici non abbiano scambiato, ma il livello è sembrato a tratti mediocre. La Petkovic, favoritissima dell’incontro, è partita malissimo, tant’è che è venuto il sospetto che patisse della condizione fisica stentante dovuta ad un virus intestinale mostrata già con la Mladenovic; ha infatti tenuto il primo turno di servizio, seppur concedendo palle break, e poi è stata travolta fino al 6-1.

Nel set successivo c’è stato un rapido cambio di fronte. Non che la Petkovic abbia alzato il livello del gioco, quanto più è stata la Bertens ad abbassare il suo. Un rapido 6-2 per la tedesca è stato il bilancio del secondo parziale.

Ma il meglio è arrivato nel terzo e decisivo set. 5 break iniziali con palesi difficoltà per le giocatrici a combinare qualcosa nel loro turno di servizio. La Petkovic è sembrata dare una svolta al match quando è riuscita a tenere il servizio sul 4-2. Ma niente da fare, gli errori di gestione della tedesca hanno rimesso in gioco l’olandese, e incredibilmente le due arrivavano sul 5-5 senza break. Allora la Petkovic ha piazzato la zampata decisiva, alla prima palla break, e poi ha tenuto il servizio per il finale 7-5, dopo due ore (lunghissime) di gioco.

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