TENNIS – Al vaglio degli inquirenti ci sono tre partite sospette per le stagioni 2013 e 2014: tra queste spicca Rochus-Millet. Il giocatore belga, contattato per ulteriori dettagli, ha respinto ogni accusa.
Al Parlamento Europeo è stato presentato ieri un dossier coi dettagli delle partite sospette di corruzione disputate nell’arco di tempo tra il 2013 e il 2014. Non solo il mondo del calcio ma anche quello del tennis non è immune all’annoso problema.
Da quanto emerge dalle carte sono tre le partite nell’occhio del ciclone; Michon – Rudnev al challenger di Kazan, Torebko – Kutrovsky al challenger di San Luis Potosi e Rochus – Millet al challenger nell’Isola di Guadalupe.
Secondo gli inquirenti, in riferimento all’incontro tra il belga e il francese tenutosi lo scorso 4 Aprile, sono state puntate ingenti somme di denaro per la vittoria di Olivier Rochus su Vincent Millot, partita nella quale il belga perse il primo set 6-3 per aggiudicarsi gli altri due parziali col punteggio di 6-1 / 7-5.
Contattato per ulteriori dettagli ha risposto “Mi hanno appena informato sulla vicenda e sono il primo a essere sorpreso. Ricordo molto bene la partita che ho vinto 7-5 all’ultimo set dopo due ore e mezza di gioco intenso, sotto la canicola di Guadalupe”.
“E’ stata una partita durissima, ho fatto di tutto per vincere e sono sbigottivo per questa storia che non capisco. Se devo andare in tribunale per spiegare le mie ragione, continuerò a essere sereno. Se il mio avversario gli contestano di aver combinato la partita allora vada lui a difendersi” dichiara Rochus. “Posso assicurare che durante l’incontro non ho notato nulla di strano e di aver combattuto come un pazzo”.