Wimbledon, day 6: Sharapova non Riske niente

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Wimbledon, day 6: Sharapova non Riske niente

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TENNIS WIMBLEDON CHAMPIONSHIPS – Maria Sharapova lascia tre game (6-3, 6-0) all’americana Alison Riske, che nel turno precedente aveva battuto la nostra Camila Giorgi.

M. Sharapova b. A. Riske 6-3 6-0 (Gianluca Falessi)

Picchiatrici, urlatrici, bionde. Maria però è più forte, più bella e le sue urla, col centrale ricoperto dal provvidenziale tetto anti-pioggia, non sono uguali a quelle di nessuna.

La giovane americana Alison Riske, classe 1990, che sull’erba ha raggiunto i migliori risultati in carriera (semifinali a Birmingham nel 2010 e nel 2013) entra in campo senza alcun timore reverenziale e conquista subito il break in apertura.  La strategia è chiara e funziona alla perfezione: servire piazzato agli angoli e muovere la Sharapova da un lato all’altro del campo, mantenendo profondità di palla costante e chiudendo non appena possibile col lungolinea di rovescio. Andare a rete (perché no?) quando il coraggio lo consente. Fino al 3-1 in proprio vantaggio, l’inerzia è del match è totalmente dalla parte dell’americana.

La Sharapova ha problemi col servizio, con i rimbalzi irregolari e soprattutto non riesce a picchiare selvaggiamente la palla com’è sua abitudine. Sotto per 1-3, a fatica tiene il servizio e si porta sul 2-3.

Nel game più lungo e più bello del match, sotto gli occhi divertiti di David Beckham sugli spalti, i nervi della Riske si allentano. È questione di un secondo. Palla break per Maria. Doppio fallo. 3-3, match finito.

La Sharapova accetta la giornata storta e, rinunciando a colpire come vorrebbe, rema da fondocampo alzando le traiettorie, soprattutto di dritto, e si difende alla grande. Raggiunto il margine minimo di sicurezza sul 5-3, Maria alza il tiro e sbaglia sempre meno. Le incertezze al servizio dei primi game diminuiscono e senza troppi problemi si aggiudica il primo set per 6-3 con una prima (finalmente)vincente.

Il secondo set vola. La Riske continua a cercare la rete ma viene regolarmente passata in tutti i modi possibili. La Sharapova ha messo il turbo e spinge la palla senza rischiare, tiene i servizi agevolmente  e ogni tanto tira qualche fucilata di rovescio tra i piedi della sua avversaria.

In vantaggio per 5-0, Maria si affaccia a rete e chiude un bello scambio con una voleè di dritto in allungo. Serve forte sul 30-15 e chiude il match con uno splendido passante di rovescio in corsa.

Agli ottavi, che disputerà con ogni probabilità martedì della prossima settimana, la Sharapova attende la vincente del match tra Kerber e Flipkens. Un test decisamente più attendibile.

S. Halep b. B. Bencic 6-4 6-1 (SP)

Per la prima volta in carriera Simona Halep raggiunge la seconda settimana a Wimbledon. La rumena si è sbarazzata del fenomeno Bencic, campionessa juniors a Wimbledon l’anno scorso e pericolo per molte top players quest’anno – chiedere a Errani per conferma. Ora come ora però la maggiore esperienza a certi livelli traccia un divario non indifferente tra la rumena, recente finalista al Roland Garros, e la 17enne elvetica che ha retto il confronto per tutto il primo set, nonostante il break in favore della Halep sia arrivato presto: siamo sul 2-2 quando la rumena strappa la battuta alla sua avversaria alla quarta occasione utile. E’ il break che deciderà il parziale e spianerà la strada verso il successo alla Halep, sicura a rete (8/11) e concreta il giusto nel trasformare le occasioni avute (4/9 il computo delle palle break trasformate). “Credo in me stessa e penso di avere la mia occasione per vincere”, ha dichiarato Halep, in campo lunedì contro Zarina Diyas che ha steso Vera Zvonareva 7-6(1) 3-6 6-3.

E. Bouchard b. A. Petkovic 6-3 6-4 (SP)

Per un’ex campionessa juniors che va ce n’è una che resta. Si tratta della canadese Eugenie Bouchard che in un’ora e mezza ha vinto 6-3 6-4 la sfida con Andrea Petkovic, entrambe semifinaliste al Roland Garros. Tenuto Bouchard il primo game in battuta, si sono susseguiti break e controbreak fino al 4-2 per la canadese. Finalmente Bouchard e poi anche Petkovic hanno tenuto il servizio negli ultimi tre game che hanno sancito il 6-3 conclusivo del primo parziale, in cui si è evidenziata la maggiore precisione e profondità del dritto della canadese. Partita brillantemente anche nel secondo set col break valevole il 3-1 iniziale, Bouchard ha subito il ritorno della tedesca (3-3) prima dell’allungo definitivo con il quinto break dell’incontro. Con questo successo la canadese sale a 13-2 negli Slam quest’anno, avendo lei raggiunto le semifinali anche in Australia nel primo major dei quattro major. “Battere la numero uno al mondo non è un’impresa facile, quindi so che lei sta giocando un gran tennis. Ma mi concentrerò solamente su me stessa perché nel tennis conta molto l’aspetto mentale e questo è un qualcosa su cui sono molto migliorata di recente”, ha parlato Bouchard in riferimento alla sua prossima avversaria, Alize Cornet.

Risultati terzo turno:
Zarina Diyas (Kazakhstan) beat Vera Zvonareva (Russia) 7-6(1) 3-6 6-3
[25] Alize Cornet (France) beat [1] Serena Williams (U.S.) 1-6 6-3 6-4
[9] Angelique Kerber (Germany) beat [24] Kirsten Flipkens (Belgium) 3-6 6-3 6-2
[13] Eugenie Bouchard (Canada) beat [20] Andrea Petkovic (Germany) 6-3 6-4
[3] Simona Halep (Romania) beat Belinda Bencic (Switzerland) 6-4 6-1
[5] Maria Sharapova (Russia) beat Alison Riske (U.S.) 6-3 6-0

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