Wimbledon donne, Day 8. Out Sharapova! Lisicki soffre,bene Halep

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Wimbledon donne, Day 8. Out Sharapova! Lisicki soffre,bene Halep

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Vittoria molto convincente della rumena contro Zarina Diyas. Match altalenante quello di Sabine Lisicki contro la Shvedova. Ma la vera sorpesa è della Kerber che batte Sharapova. Ed invece per Safarova è la prima semifinale in uno Slam A.Kerber b. M. Sharapova 7-6 4-6 6-4 (Giulio Fedele)

Fuori Williams, Li Na, Radwanska, Azarenka, Jankovic.. e ora Sharapova! Angelique Kerber ha vinto la partita più bella del torneo fin’ora o forse della stagione intera. Le due sono state posizionate sul Centrale, togliendo spazio a Wawrinka e a Federer; ma quale mossa è stata quella degli organizzatori in termini di spettacolo! 2 ore e 49 minuti di pura lotta, scambi lunghi e tirati ed anche nervosi! Per la tedesca è la prima vittoria in uno Slam con una top10, il precedente bilancio era di 0-8.

Maria è entrata in campo un pelo nervosa e contratta. Infatti ha commesso qualche errore di troppo ed ha regalato il break nel game iniziale. Ma ad innervosirla era il gioco dell’avversaria: Angelique correva a destra e a manca e non sbagliava mai, incoraggiando la Sharapova a prendersi sempre meno margine di errore sui suoi colpi. Il risultato era che la tedesca, non senza difficoltà, riusciva ad amministrare fino al 5-4, dove teoricamente serviva per il set. Dico teoricamente perché la grinta di Maria è venuta, ancora una volta, fuori nel momento decisivo e la russa è riuscita a strappare il servizio all’avversaria e a portarla al tiebreak. Ma la tenuta fisica super della Kerber, unita alla confusione della russa che irritata commetteva un errore, le ha fruttato il primo set.

  Ma Maria non si dava per vinta, e quanto meno era entrata nel vivo del match, adottando delle contromisure. Anche lei strappava il break all’avversaria nel primo game, stavolta del secondo parziale, ma non riusciva a fuggire perché la tedesca la riprendeva immediatamente. La prima vera fuga è stata però solamente rimandata al 3-3, dove Maria ha trovato un altro break, portatasi sul 15-40, e ha poi tenuto la battuta. Sopra 5-4 ha poi servito per il set,allungando la partita.

Sembrava che la Kerber avesse accusato un calo fisico; insomma, era difficile potesse mantenere la tenuta spaziale del primo set, ma la tedesca ha fatto ricredere tutti. L’acmé del suo gioco si è palesato infatti nel set decisivo! Maria, forse presa da un vuoto di concentrazione, ha lasciato che l’avversaria tenesse agevolmente la battuta ed invece si è fatta soffiare la propria. Forse troppi sono stati gli sforzi per riaprire la partita? Comunque Angelique ne ha approfittato ed è volata 3-0. E di nuovo prendeva a correre a destra e a sinistra, neutralizzando gli spaventosi cross russi di dritto e di rovescio, condito da quelle urla tra la rabbia e l’isteria. E traiettorie che si credeva fossero irrecuperabili, la tedesca le recuperava! E palle impossibili, diventavano possibili! E Maria, prima o poi, sbagliava. Ma le chance per recuperare si sono presentate a Maria solo a partire dal 4-2. Le prime non le ha sfruttate, ma sul momento decisivo, 5-3 e servizio per la tedesca, la russa ha fatto vedere ancora una volta di non essere morta: 15-40 per lei; ed alla seconda palla break la partita ha preso una vitalità nuova: è stata la Sharapova a conquistare il game! Ma ancora una volta, nel tennis femminile, nulla è prevedibile: 0-40 per la tedesca nel game successivo. 40-40, annullati i tre matchpoint successivi. Ma la Kerber ne ha conquistati altri 4 e finalmente è riuscita a chiudere. Un urlo a fine partita, non si è capito se fosse la Kerber che esultava, o la Bouchard..

S. Lisicki b. Y. Shvedova 6-3 3-6 6-4 (Da Wimbledon, Laura Guidobaldi)

Adora l’erba. Vi esprime il suo miglior tennis e qui, a Wimbledon, ha disputato finora i migliori match in carriera, tra cui quello più importante l’anno scorso, la finale dei Championships. È lei, Sabine Lisicki, sorridente, solare, dotata di un tennis esplosivo ma troppo spesso vittima di…..se stessa, quando la tensione e l’emozione prendono il sopravvento, bloccando il suo fantastico potenziale.

È proprio quello che è accaduuto l’anno scorso in finale, senza ovviamente togliere i grandi meriti a Marion Bartoli, che ha disputato un torneo perfetto e una finale altrettanto perfetta. Sabine è ancora alla rincorsa del successo qui a Church Road. Oggi sulla sua strada c’è Yaroslava Shvedova, la kazaka n. 65 del ranking che ieri ha beneficiato del ritiro di Madison Keys.

All’inizio parte male Sabine, subendo il break in apertura. Comunque recupera rapidamente per poi portarsi in vantaggio sul 5-3 e chiudere in scioltezza 6-3 in 30 minuti esatti di gioco. Il servizio è croce e delizia oggi per la Lisicki che, in questo primo set, commette ben 8 doppi falli anche se, quando mette la prima, conquista sempre il punto. A differenza di ieri, il sole picchia e una leggera brezza rinfresca questa calda giornata londinese; molti spettatori, certo non molto abituati a temperature particolarmente elevate qui a Londra, ricorrono ad abbondante crema solare per evitare le scottature.

Numerosi i tedeschi sugli spalti che incoraggiano ad ogni punto la loro Sabine, tant’è che decisi e sonori “Ya !” festeggiano le palle vinte dalla n.19 del mondo. Nel secondo set la situazione si rovescia completamente come spesso accade quando in campo c’è la tedesca che, ora, sbaglia molto di più, permettendo all’avversaria di salire immediatamente 3-0. Il servizio non è sempre al ‘rendez-vous’, facendola incorrere ancora in 6 doppi falli. Comunque, Sabine continua ad incoraggiarsi, alza ulteriormente il livello del suo tennis e recupera così lo svantaggio pareggiando i conti sul 3-3. Anche Yaroslava è alquanto fallosa, mettendo spesso lungo il dritto.

Ma….ecco che la situazione cambia di nuovo, con la kazaka che risale in cattedra variando il gioco e facendo spostare tantissimo l’avversaria; prende così le distanze sul 5-3 per poi chiudere il set anche lei con lo score di 6-3. La tennista tedesca intasca 25 punti in tutto a fronte dei 32 vinti da Yaroslava.

Tutto da rifare dunque.

Ai cambi di campo gli spettatori vanno e vengono e il personale del torneo è cordialissimo e solerte, subito pronto ad indicarci i sedili liberi su cui possiamo accomodarci ma attenti all’organizzazione perfetta delle tribune; anche sul Centrale, signori distinti con tanto di panama biano, giacca e cravatta sono attentissimi che i giornalisti seduti in tribuna stampa abbiano un coportamento ineccepibile, evitando soprattutto di scattare le foto dagli spalti. In fondo hanno ragione, non sono fotografi. Ad ognuno il proprio mestiere, senza arrogarsi i diritti altrui.

La situazione di Sabine ora si complica. Non tanto tennisticamente, in fondo è in vantaggio 3-2 nel terzo. No, il problema è fisico. Sul 2-1 infatti la tedesca richiede il MTO per un problema alla spalla. Richiede il fisioterapista anche sul 3-2 per farsi massaggiare ancora. Sul 3-3, le due giocatrice hanno commesso esattamente 30 gratuiti a testa, dimostrando quanto questo match sia scandito dagli errori dell’una o dell’altra. Nel frattempo il cielo si è annuvolato, dando un po’ di tregua agli accaldati spettatori.

Federer, sceso in campo sul Court n. 1 contro Robredo, intanto conquista in un lampo il primo set 6-1. Ed ecco che Sabine serve per il match, dopo aver effettuato il break sul 4-3 per lei. Ma la vittoria per ora non s’ha da fare. Spreca ancora e subisce a sua volta il controbreak. Ma adesso sembra il momento buono. Ci sono 3 matchpoint per lei sul servizio dell’avversaria. La Shvedova però affonda con il dritto e annulla il primo. Con un servizio vincente annulla anche il secondo; ma un dritto fulminante di Sabine fa sbagliare Yaroslava che mette a rete il dritto.

La tedesca è in ginocchio, raggiante.  Domani la aspetta Simona Halep che oggi ha travolto Zarina Diyas con un secco 6-3 6-0.  A Wimbledon, per Sabine, il sogno continua. In aggiornamento.

Hai il sorriso più raggiante tra le giocatrici !” dice un giornalista alla Lisicki arrivata in conferenza stampa, “Grazie” risponde lei “Amo quello che faccio sono felice che il mio hobby sia anche il mio lavoro e il pubblico mi aiuta ad averlo anche fuori dal campo” risponde Sabine, soddisfatta.

Come sta fisicamente? “A un certo punto non riuscivo più a sollevare il braccio, per questo ho chiamato il trainer. Ora devo fare un po’ di trattamento, spero sia soltanto un po’ bloccato ma non lo so. Vedremo cosa dirà il fisio“.

E i 20 doppi falli? Forse legati all’infortunio?  “Penso sia la prima volta che mi succede, vedrò i medici e i fisioterapisti e speriamo possano fare un miracolo per il match di domani“.

Sarà Simona Halep la prossima avversaria della tedesca. È certo che Sabine dovrà sfoderare il suo miglior tennis perché la rumena sta dando prova di una forma smagliante e di grandissima solidità.

S. Halep b. Z. Diyas 63 60 (da Wimbledon, Roberto Salerno)

Non era una partita particolarmente complicata quella che Simona Halep doveva giocare contro Zarina Diyas, una delle sorprese della prima settimana del torneo. Troppa la differenze tra le due in termini fisici, oltre che di tennis, perché la rumena potesse avere problemi. E in effetti sin dal primo punto la Halep ha mostrato una grande sicurezza, muovendo a proprio piacimento un’avversaria tenace ma impossibilitata a reggere i ritmi della rumena. Così dopo un game di assestamento, in cui la Diyas salavava una palla break, la rumena infilava 11 punti di fila, portandosi sul 3 a 1. In un partita un po’ infastidita dal vento di una giornata fin qui abbastanza limpida, poteva dunque un po’ rallentare Simona, consentendo a Zarina di portare a casa due game di servizio. Erano praticamente gli ultimi per la kazakha, che subiva un parziale di 8 game di fila. Risultato persino più pesante dunque dell’unico precedente australiano, quando la Diyas era riuscita a portare a casa un paio di game in più. Per la Halep adesso ci sarà probabilmente la Lisicki. Se la tedesca non alza considerevolmente il livello del suo gioco, la semifinale è alle porte.

L.Safarova b. E. Makarova 6-3 6-1 (Giulio Fedele)

Prima semifinale per Lucie Safarova, talento ceco mai definitivamente esploso, in un Major. Semifinale che si giocherà proprio con un’altra ceca, che sia Zahlavova o Kvitova. Risultato straordinario per la tennista di Brno, che aveva fatto già un ottimo French Open. Lucie a fine match aveva stampato un delizioso sorriso in faccia, segno che nemmeno lei crede al risultato splendido che ha conseguito, così come i bookies, che la davano sfavorita contro Ekaterina Makarova, giustiziera di Radwanska. Eppure la ceca ha lasciato solo 4 game all’avversaria, parliamo di un dominio; solo tre palle break concesse, in uno stesso game, nel primo set. Safarova ha stappato il break nei game iniziali e poi lo ha tenuto per tutto il primo set. Sul 5-3 come già detto, era andata sotto 0-40, ma ha saputo recuperare e dopo i vantaggi chiudere il parziale. Nel secondo non c’è stata storia e la Makarova non ha avuto diritto di replica. 3/4 palle break per la Safarova, che ha lasciato solo il primo game iniziale e poi ha chiuso con un ‘falso bagel’, 6 game consecutivi per il finale 6-1.

P. Kvitova b. B. Zahlavova-Strycova 6-1 7-5 (Giulio Fedele)

L’unica ottavofinalista detentrice di uno Slam, Petra Kvitova non ha deluso, in una giornata in cui le sorprese sono state tante. La ceca ha affrontato… un’altra ceca! La Zahlavova-Strycova, finalista a Birmingham due anni fa, che tanto bene ha fatto in queste settimane sull’erba.

Ma Barbora ha letteralmente buttato un primo set, faticando ad entrare in partita. Ha concesso 3 break all’avversaria, che ha fatto il buono e il cattivo tempo quando le pareva. L’unico game conquistato è quello sul 2-1 e poi niente più.

Nel secondo però la Strycova ha iniziato a ragionare di più e a spostare la Kvitova, che d’altro canto ha iniziato a sbagliare molto di più. Le sue si alternavano fino al 3-3 ed allora era la Strycova a strappare il break! Ma subito lo restituiva nel game successivo. Se sembrava che la Kvitova avesse in mano la situazione, la Zahlavova-Strycova la smentiva e portandosi sopra 0-40 riusciva a strappare il contro-contro-break che la portava sul 5-4. Ma per lei è stata un’altra occasione persa, visto che poi ha ceduto un’altra volta alla battuta. Di lì la Strycova, ragionando fin troppo sulle occasioni perse, si è di fatto lasciata andare ed ha perso il secondo set sul 7-5.

Ora la Kvitova dovrà affrontare una altra ceca in semifinale, la Safarova.

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