WTA Montreal: Gabriela Dabrowski e la dura vita dei tennisti globetrotter

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WTA Montreal: Gabriela Dabrowski e la dura vita dei tennisti globetrotter

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TENNIS – Gabriela Dabrowski costretta ad una trasferta lampo per giocare le qualificazioni a Montreal

La vita da globetrotter dei tennisti può essere a volte oggetto di invidia da parte di chi conduce una vita molto più stanziale ed ordinaria, ma quanto accaduto nell’ultimo fine settimana alla canadese Gabriela Dabrowski, n. 212 della classifica WTA di singolare ma n. 70 in quella di doppio. La Federazione Canadese le aveva concesso una wild card per il torneo di qualificazione della Rogers Cup di Montreal, solamente che nella giornata di sabato, quando avrebbe dovuto affrontare il suo primo impegno in Canada, lei era ancora impegnata nella finale del CitiOpen di Washington in coppia con Shuko Aoyama contro le giapponesi Kuwata e Nara.

E così, dopo aver giocato e vinto la finale del doppio femminile a Washington sabato sera, Gabriela è stata costretta ad un lungo viaggio di 10 ore in auto durato tutta la notte per arrivare a Montreal in tempo per il suo primo turno di qualificazione contro l’americana Coco Vandeweghe. Infatti, l’ultimo volo di linea dalla capitale americana per Montreal sabato sera era troppo presto per poter essere preso dopo la finale del doppio (programmato non prima delle 19), ed il primo volo domenica mattina era troppo tardi per poter raggiungere l’impianto in tempo per l’inizio del match alle 12. Così la canadese ha deciso di viaggiare in auto per tutta la notte con il suo entourage immediatamente dopo la finale di doppio, per arrivare a Montreal, ovviamente sfinita, poco prima dell’inizio del suo match, perduto con il punteggio di 6-0, 6-3 contro la Vandeweghe, la quale ha poi finito per qualificarsi battendo, poche ore dopo, l’israeliana Glushko nel turno finale per 6-0, 6-2.

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