Raonic: "Ho vinto un match difficile, ma devo migliorare di testa"

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Raonic: “Ho vinto un match difficile, ma devo migliorare di testa”

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TENNIS US OPEN INTERVISTE – Incontro di secondo turno. M. Raonic b. P. Gojowczyk 7-6, 5-7, 6-4, 7-6. Intervista del dopo partita al giovane canadese. (trad. Andrea Pagnozzi)

Hai detto che hai avuto coraggio solo a partire dal terzo set. Cosa volevi dire?

All’inizio non trovavo il dritto, ma poi mi sono sciolto e sono anche riuscito a servire meglio. Quando le cose non vanno nel modo giusto, occorre concentrarsi e cercare di fare le cose più semplici al meglio.

Ho notato che guardavi molto in direzione del tuo box. Cercavi incoraggiamento? 

Ero solo in una di quelle situazioni dove non sapevo se stavo facendo la cosa giusta. I membri del mio team hanno avuto espressioni eloquenti a riguardo.

Sentivi che alla lunga distanza le cose sarebbero migliorate e sarebbe aumentata la tranquillità?

Il mio problema oggi è stato il colpo troppo piatto e troppo basso rispetto alla rete del mio avversario. Quando la sua tattica consiste nell’alternare fasi di attacco ad altre di difesa, poi è ancora più difficile da affrontare e oggi lo ha fatto a lungo. Credo però che sia l’erba la sua migliore superficie, dove può liberare i suoi colpi. Io sono stato bravo  ad uscire dalla routine degli scambi iniziali.

Estrella Burgos è il prossimo avversario, vero? ha una storia incredibile alle spalle, ricordi qualcosa delle partite con lui?

Si è proprio lui. Non conosco questa incredibile storia ma so che ho giocato con lui nel 2010 in Davis e ho salvato due match point.

Sei complessivamente soddisfatto di come hai giocato stasera? Il servizio, come hai detto, non funzionava all’inizio.

Già. Non mi sono concentrato nel fare le cose giuste, pensavo solo a quanto l’avversario stesse giocando bene. Ora so che devo migliorare in fretta e ho un giorno di tempo per raggiungere una condizione fisica e mentale superiore.

E’ una vera benedizione che certe prestazioni, avvengano all’inizio degli Slam, e non dopo.

Non credo sia così importante. Sono troppe le variabili. Forse nelle prossime partite giocherò meglio, ma le condizioni atmosferiche non mi consentiranno la vittoria, che oggi ho ottenuto giocando meno bene. Oggi senza vento, forse la partita sarebbe stata diversa. Chi lo sa.

Puoi spiegare cosa è successo all’inizio della partita? La questione degli asciugamani.

Semplicemente quando il vento si è alzato, l’arbitro ha detto al raccattapalle di prendere il mio drink e posarlo sul mio asciugamani. Ma non credo che debba essere consentito di toccare la mia roba.

E’ stata una sorpresa perdere il secondo set? Colpiva molto bene, andava a rete e per un attimo è sembrato che non saresti riuscito a vincere il match.

Non posso dire di essere rimasto turbato. Non è stata una sorpresa perchè è stata una conseguenza del suo ottimo gioco. Anche nel quarto l’inerzia era dalla sua parte, ma sono riuscito a trovare la mia strada e forse mi ha regalato qualche opportunità in più.

Ci sono molti ragazzi che giocano come lui?

Non molti. Lui è una sorta di Gilles Simon più offensivo. Gioca una palla molto bassa quando difende e quando attacca. Simon è l’unico a riuscirci con continuità ma Peter lo fa anche quando attacca e se è in forma, diventa un avversario molto scomodo. Ha giocato alla grande oggi, così come quando l’ho affrontato l’ultima volta ad Halle.

Victor Estrella Burgos ha ricordato la partita di quattro anni fa in Davis. La tua vittoria 9-7 al quinto sempre su cemento. Analogie?

No, le cose sono molto diverse. Quattro anni fa avevamo una classifica simile ed io ero tra 400 e 300 nel ranking. Lui forse 250 o giù di lì, non ricordo esattamente. Oggi io sono subito a ridosso dei primi 5 e lui è un Top 100, quindi quella partita non ha alcun valore.

Ci saranno probabilmente centinaia di appassionati provenienti dalla Repubblica Dominicana e forse il tifo non sarà tutto per te. Che pensi?

Ho già vissuto esperienze difficili. Ho giocato la Davis in Serbia e tante altre partite ostiche, quindi non importa. Anzi se ci sarà una buona atmosfera in campo, sarà divertente. E’ una costante dello Slam americano e mi piace molto.

 

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