Sara Errani travolta da Caroline Wozniacki: 6-0 6-1 in un'ora e 5'

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Sara Errani travolta da Caroline Wozniacki: 6-0 6-1 in un’ora e 5′

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TENNIS US OPEN – Sara Errani perde nettamente il quarto di finale contro Caroline Wozniacki 6-0 6-1 in un’ora e 5 minuti. La danese dovrà affrontare in semifinale Shuai Peng, con cui è in vantaggio 5-1 nei precedenti. Errani:”Mi ha dato una vera lezione”

C. Wozniacki b. S. Errani 6-0 6-1

Sara Errani:”È stata devastante, dopo ogni punto ero esausta”

Sara Errani:”Mi ha ammazzato fisicamente. Però è stato comunque un torneo positivo.”

Caroline Wozniacki:”Felice per la vittoria. Adesso voglio la finale”

Pablo Lozano:”Sara ha provato tutto, Caroline troppo forte”

E’ stata una punizione severissima, 60 61 in 65 minuti,  quella che ha subito Sara Errani da una Caroline Wozniacki in grande spolvero, all’altezza dei suoi giorni migliori.

In pratica, anche se può apparire inverosimile, Sara è stata in partita soltanto nel primo game che aveva approcciato benissimo, con un avvio bruciante che le aveva consentito di issarsi sullo 0-40 servizio della danese.

Il primo punto, 20 scambi,  era stato subito significativo riguardo a quelle che erano le intenzioni di Sara. Palleggi profondi e in spinta massima. A quello era seguito un doppio fallo di Caroline e poi un dritto vincente di Sara. Ma lì si è come esaurita la fiammata di Sara che ha perso 10 dei successivi 11 punti.  E sei game di fila. Nei 28 minuti del primo set Sara ha fatto 11 punti in tutti, la danese davvero scatenata, con rovesci che parevano traccianti e diritti comunque profondi, ne ha conquistati 28. una differenza enorme.

Purtroppo per Sara, che pure nel secondo set si è buttata all’arrembaggio, con sei discese a rete premiate da 4 punti nel primo game – che sarebbe stato il solo fatto nel secondo set – la Wozniacki ha continuato a dimostrarsi nettamente superiore in tutte le aree del campo e dei colpi. Serviva a una ventina di miglia in più la battuta con la prima (sono 32km di differenza) e a 13 miglia la seconda (una ventina di km). Ne sono venuti fuori anche 4 aces, ma insomma non è il caso di perdersi in statistiche in partite come queste. Sara ha perso tutti i servizi del secondo set a 15, e come al solito ha interpretato un tantino meglio i games di risposta, due li ha persi a 15, ma uno è stato il break del primo game e in un altro, sullo 0-4, ha avuto la palla break che non si è giocata bene.

Wozniacki sembrava davvero di un’altra categoria, rispetto a Sara, letteralmente travolta, ma anche a se stessa.

La Wozniacki non ha solo vinto 6-0 6-1 ma ha anche fatto più del doppio di punti di Sara, 57 contro 26.

Una vera batosta che spero non mortifichi Sara che ha sempre dimostrato di avere gli attributi per reagire anche alle sconfitte più cocenti. Questa è certo una di quelle, un po’ come il 6-1 6-0 subito da Serena Williams nel semifinale del Roland Garros 2013 – il 6-3 6-0 patito di nuovo con Serena a Roma quest’anno invece non conta allo stesso modo perché Sara si era fatta male ed era restata in campo per onor di firma e per non tradire gli spettatori che avevano pagato il biglietto – ma altre lezioni le aveva subite a Stoccarda 2014 in semifinale dalla Sharapova 6-1 6-2, dalla Halep a Doha 2014 nei quarti 6-2 6-0, e sempre quest’anno c’era stato anche il 6-2 6-2 dalla Petkovic al Roland Garros.

Sara ha ammesso: “Mi ha dato un vera lezione, ma questo resta comunque un torneo positivo per me. Ho vinto 4 partite, una difficile con Venus, Caroline è una tennista intelligente che sfrutta molto bene anche le condizioni. Ho perso anche di fisico, nel senso che dopo 2/3 games già boccheggiavo. Questo non mi capita sovente. Ho provato a cambiare un po’ tutto, all’inizio ho giocato troppo sul suo rovescio, ma stasera anche di dritto non sbagliava mai. Nel secondo set ho cercato di andare avanti, a rete, di accorciare gli scambi, ma non c’era nulla da fare. E’ stata più forte di me”.

“Non è vero che Wozniacki sia solo una tennista che si difende, lei gioca in pressing, spinge sempre molto. Non si è aggressivi solo quando si fanno molto vincenti -e comunque la statistiche hanno assegnato a Caroline 26 vincenti che non sono pochi, bastano da soli a vincere un set; n.di UBS – e non sbagliava quasi mai (solo 10 errori; n.di UBS)”
Adesso Sara volerà a Tokyo poi due tornei in Cina, uno a casa della Li Na, posto sperduto nel mondo, l’altro a Pechino.

Caroline Wozniacki ha sempre risposto, dico sempre senza nemmeno l’eccezione per un punto, alla battuta di Sara. Si dirà che non è difficile, però Caroline ha spiegato: “Avevo visto il match della Lucic che cercava di fare subito il punto con la risposta. A me non era sembrata una tattica giusta. Io preferivo prendere l’iniziativa dello scambio attaccando da fondo. Sono contenta, c’era una bella atmosfera, di sera non si vede l’anello superiore dello stadio stando in campo, mi è sempre piaciuto qua” diceva la danese che ha esordito rispondendo alla mia prima domanda (“E’ stato più facile del previsto, ti aspettavi di giocare così bene?”, con una battuta ironica  ma pronunciata con un sorriso dolce: “Ho seguito i tuoi consigli, quindi ho fatto tutte le cose giuste. Con la Peng sarà dura, sta giocando bene, mentre Sara ribatte tutto lei prende più rischi, anticipa molto e commette più errori… Sono contenta di come sto giocando ed ho fiducia, l’ho sempre avuta. Qualunque cosa venisse scritta su di me. Prima dicevano che non sarei mai entrata nelle prime cento, poi nelle prime 50, poi nelle venti, e nelle dieci, ora che non sarei più risalita…mi diverte l’idea di dar torto a tanta gente! ”

Commento finale: è stata una brutta batosta, una sconfitta che a chiunque altro non avesse il temperamento e la forza di carattere di Sara, potrebbe anche fare male, lasciare pesanti strascichi. Infatti purtroppo stasera la danese ha dimostrato di saper fare tutto meglio, l’ha surclassata. Una cattiva giornata di Sara e e una grande giornata di Caroline ci sta, anche se chi avesse visto solo la partita di stasera avrebbe avuto l’impressione che fra le due ci fosse una differenza abissale, una o anche due categorie. Ma per fortuna il tennis offre sempre nuovi scenari e si capolvolgono risultati.

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