US Open interviste, Victoria Azarenka: “Era dagli Australian Open che non giocavo così tanto”

Interviste

US Open interviste, Victoria Azarenka: “Era dagli Australian Open che non giocavo così tanto”

Pubblicato

il

 

TENNIS US OPEN INTERVISTE – Quarti di finale, E. Makarova b. V. Azarenka 6-4, 6-2 – Intervista a Victoria Azarenka (trad. Alessia Gentile).

Il tuo addetto alle pubbliche relazioni ha mandato un tweet poco dopo il tuo match in cui diceva che oggi hai avuto un’intossicazione alimentare. Com’è successo e come ti ha condizionato?

Lo avete saputo? Non voglio parlarne. Voglio dare la giusta importanza alla mia avversaria, che oggi ha giocato veramente bene. Ovviamente sono delusa, ma sento di aver provato a fare del mio meglio, a prescindere da ciò che avevo. Io sono fuori dal torneo ma vorrei augurare buona fortuna a Ekaterina.

Come potresti descrivere la sorte che hai avuto quest’anno?

Non voglio parlare di sorte o di destino. Sono solo cose che succedono e che bisogna provare a gestire. Anche oggi ci ho provato e ho fatto il massimo che potevo fare. Se posso giocare meglio? Assolutamente sì. Se ho il dubbio di poter giocare a un livello più alto? Proprio no, nessuno può dirmi cosa posso o non posso fare.

Oggi lei ha fatto il classico gioco dei mancini, con molti vincenti e una buona incisività al servizio. Puoi analizzare il suo gioco e parlarci di come lo hai visto sul campo?

Penso che sia stata molto solida e ha servito bene, soprattutto nei momenti importanti. Credo che il servizio le sia servito spesso per aprirsi il campo e fare dei colpi vincenti. Per quanto mi riguarda, anche se sentivo di avere delle possibilità, non ho giocato bene nei momenti importanti. Lo ripeto, lei è stata molto solida e ha meritato di vincere, le auguro buona fortuna.

Avendo disputato le ultime due finali, quanto sei delusa per non esserci riuscita di nuovo?

Molto delusa. Quante volte vi trovate a chiedere “come ti senti”? Come pensate che si possa rispondere a una domanda come questa? Ovvio che io sia delusa, e non è che il fatto di aver disputato le ultime due finali mi faccia sentire meglio. Questa è la realtà, ma non è certo la fine del mondo. Posso comunque trarre qualcosa di positivo da questo torneo. Due mesi fa non pensavo neanche di poter giocare un quarto di finale qui. E comunque continuare a fare queste domande credo che sia inutile e metta ancora più pressione addosso.

Hai avuto una leggera intossicazione alimentare l’altra sera?

Sì.

E non ti sei allenata?

No, non mi sono allenata.

Alcune volte durante il match di oggi sembrava quasi che avessi dei forti dolori di stomaco. Come ti sentivi?

Ragazzi, non cerco scuse, anche se mi fate 20 volte la stessa domanda. Come ho detto prima, ho dato tutto quello che potevo. Voglio dare il giusto riconoscimento alla mia avversaria, ha giocato molto meglio di me e ha meritato di vincere. Tutto qua.

In queste condizioni puoi dire di essere comunque soddisfatta, dopo tutto quello che è successo quest’anno?

Sicuramente sì. E’ la prima volta dopo gli Australian Open che gioco cinque partite di fila, quindi non posso che trarre sensazioni positive. Non ho mai mollato, neanche per un momento, a prescindere da cosa sia successo dentro e fuori dal campo; ho lavorato veramente duro e ora i risultati stanno arrivando. Questa è solo una delle giornate che devo mettermi alle spalle e lo sto facendo.

Quali sono i tuoi programmi ora?

Giocherò un torneo a Tokyo, poi mi sono iscritta anche a Wuhan e Pechino. Voglio giocare il più possibile da qui fino alla fine dell’anno.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement