Corsa al numero 1, Federer può davvero farcela?

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Corsa al numero 1, Federer può davvero farcela?

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TENNIS FOCUS – Dopo lo strepitoso torneo Roger Federer ha davanti la più incredibile delle opportunità: tornare in testa al ranking ATP. Gabriele Cucchi e Roberto Salerno

Forse ancora prima che Federer chiudesse il nono punto del tiebreak del secondo set, i tifosi del “Re” erano già con la calcolatrice in mano a cercare di comprendere le varie possibilità che si presentano davanti allo svizzero per superare Djokovic prima che finisca l’anno. Facciamo anche noi un primo bilancio.

La situazione di classifica, da domani, sarà la seguente:

1. Novak Djokovic 11.510
2. Roger Federer 9.080
3. Rafael Nadal 8.105

I tornei che rimangono da giocare sono Mosca, Stoccolma e Vienna la settimana dal 13 al 19 ottobre; Valencia e Basilea la settimana dal 20 al 26; Parigi Bercy dal 27 ottobre al 2 novembre e naturalmente il Masters dal 9 al 16 novembre. Diamo per buone le intenzioni dichiarate dai tre giocatori. Nadal giocherà quindi Basilea, Parigi Bercy e il Masters; Federer gli stessi tornei più la finale di Davis; Djokovic solo Bercy e il Masters.

Vediamo la situazione nel dettaglio:

Lunedì 27 ottobre entrano i punti di Basilea 2014 ed escono quelli del 2013.
Race: +500 se vince Federer, che ridurrebbe il distacco nella Race da Djokovic a 490 quindi: Djokovic 9.010 e Federer 8.520
Entry Ranking: tiene conto dei risultati relativi alle ultime 52 settimane e avremmo quindi Djokovic a 11.510 e Federer a 9.280 (+ 500 – 300).

Lunedì 3 novembre entrano i punti di Parigi Bercy 2014 ed escono quelli del 2013 più quelli delle Atp Finals ’13 i quali vengono decurtati in anticipo dopo l’ultimo Master 1000 stagionale come ogni anno (pagina 183 del Rulebook ATP). È in questo giorno che Race ed Entry Ranking coincidono perfettamente.
Quindi avremo che Djokovic perderà i 2500 punti ottenuti tra Bercy e Masters perciò 11.510-2.510 = 9.010 mentre Federer 760 (360 della semifinale + 400 del Masters) ovvero eventuali 9.280-760 = 8.520.

La particolarità della sottrazione anticipata dei punti delle Finals – mentre scadranno regolarmente dopo 52 settimane quelli relativi alla Coppa Davis – potrebbe consentire al fuoriclasse elvetico di arrivare da primo del mondo al Torneo dei Maestri compatibilmente con ottimi risultati tra Basilea e Parigi Bercy.

Come già detto, è anche da capire come si comporteranno i due alla luce delle loro presunte diverse priorità.

Ricapitolando:

Situazione Nadal. A Nadal escono 1.360 punti (i 1.000 del Masters + i 360 della semifinale di Bercy). Quindi potenzialmente Nadal si trova a 6.745 (8.105-1360). A questi può aggiungere 3.000 (vittoria a Basilea, Parigi e tutte le partite del Masters), arrivando a 10.245 punti.

Situazione Federer. Lo svizzero si trova a dover scartare 1.060 punti (400 del Masters, 360 di Parigi, 300 di Basilea). Si trova quindi potenzialmente a 8.020 punti. Può aggiungere 3.225 punti (stessa situazione di Nadal più 225 punti di coppa Davis). Massimo raggiungibile 11.245 punti.

Situazione Djokovic. Il numero 1 del mondo deve scartare ben 2.650 punti (la vittoria del Masters, quella di Bercy e 150 punti di Davis). Quindi potenzialmente si trova 8.860 punti (11.510-2.650). Naturalmente può aggiungere 2.500 punti e tornare sostanzialmente dove si trova adesso (esclusi i 150 punti di Davis) cioè a 11.360.

Possibilità in prospettiva Federer.
Federer vincendo Basilea arriva a quota 9.280 (scarta 300 punti di Basilea dell’anno scorso ne aggiunge 500). Djokovic resterebbe fermo, naturalmente, a 11.510. Federer vince Parigi e arriva a quota 9.520 (scarta 760 punti, ne guadagna 1.000). Djokovic ha varie possibilità. Perde in finale e scende a 9.610 (600-2.500); perde in semi e scende a 9.370; perde nei quarti e scende a 9.190; perde negli ottavi e scende a 9.100. Perde al primo turno e scende a 9.005.

Infine, c’è da considerare il fattore Davis, che potrebbe diventare decisiva nel caso in cui Federer e Djokovic arrivassero staccati di una manciata di punti. A Djokovic, infatti, usciranno il 24 novembre i 150 punti ottenuti con la finale di Davis. Federer, dal canto suo, può sommare fino a 225 punti con il weekend di Bercy (75 per ogni singolare decisivo vinto, altri 75 come “team bonus” per aver vinto sette singolari decisivi per la propria nazionale a patto che la squadra vinca il torneo, pagina 188 del Rulebook). Perciò, se dopo il Masters Djokovic avesse un gap inferiore a 375 punti – cioè i 150 che escono a Novak e i potenziali 225 che Roger può aggiungere – Federer potrebbe colmare la lacuna vincendo entrambi i singolari (a patto che siano decisivi e non dead rubber e che la Svizzera vinca la Davis).

Se il sette volte campione di Wimbledon riuscisse a chiudere l’anno in vetta, sarebbe la terza volta (dopo Connors 1975, 1977 e McEnroe 1982) da quando è stata introdotta la classifica ATP nel 1973 in cui avremmo un numero uno senza che abbia vinto alcun Slam. Al momento Andre Agassi, nato il 20/04/1970, detiene il primato del più vecchio numero uno di sempre con 33 anni e quasi 5 mesi: l’ultimo giorno da numero uno fu il 07/09/2003. L’8 gennaio 2015 Federer andrebbe a 33 anni e 5 mesi diventando il meno giovane numero uno di sempre. Cioè un altro formidabile primato.

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