Ad uso e consumo dei… soli tifosi della Fiorentina

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Ad uso e consumo dei… soli tifosi della Fiorentina

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NON SOLO TENNIS – Sul “Brivido Sportivo”, magazine distribuito all’Artemio Franchi di Firenze e nel resto della città dell’Arno, Ubaldo Scanagatta scrive una rubrica “Ubi Maior, cosa va e cosa non va”, che qui riproduciamo pur sapendo che si rivolge ad un pubblico di fede viola che non è quello di Ubitennis. I tifosi delle altre squadre capiranno e lo scuseranno se non apparirà sempre al di sopra delle parti. Non vi censurerà! 

COSA VA

Il punto a San Siro. Anche se la Fiorentina aveva vinto le ultime 3 partite in trasferta con i rossoneri, beh dopo le ultime prove del Milan e della Fiorentina in campionato… un pareggio alla vigilia sarebbe stato sottoscritto da chiunque tifoso viola. E fino al 19mo del secondo tempo e al gol di Ilicic, sembrava addirittura improbabile. Abbiati non era stato mai impegnato seriamente.

Ilicic – A Firenze l’hanno soprannominato “Sua Lentezza” e “L’Incompiuto”, però fra Salonicco e San Siro – lo ammetto pure io che sono stato uno dei critici più severi – lo sloveno è stato decisivo e il migliore. In Grecia con un assist straordinario, a Milano con un bel gol, sia pure favorito da un disimpegno sbagliato dal Milan e da una difesa che si è aperta in maniera incredibile (con l’unico errore di posizionamento di De Jong). Un bel riscatto per lui, il “viola”forse più contestato di quest’inizio di campionato. La sensazione è che giochi meglio fuori casa, dove trova più spazi e la sua maestosa lentezza – aggravata dalla necessità di doversi girare sempre per toccare la palla di sinistro – è un handicap più mascherabile. Ciò detto anche a Milano ha sbagliato negli ultimi 20 minuti un paio di tocchi che avrebbero potuto essere sfruttati molto meglio per un contropiede che pareva ben impostato.

La “rosa”. La squadra A (di campionato) e la squadra B (di Europa League) giocano più o meno allo stesso modo. Cioè maluccio, ma con una certa solidità difensiva e una certa fragilità offensiva. Se incontri squadre deboli può bastare. Se incontri quelle forti non basta. Il vero problema è che, migliorata la “profondità” della rosa, la squadra A, orfana di Rossi e Gomez, purtroppo non c’è. La Fiorentina ha purtroppo due squadre B. Il Milan dispone all’attacco di punte  mezze punte come Honda, Menez, el Nino Torres,El Shaarawi, Pazzini e chi più ne ha più ne metta anche come esperienza…La Fiorentina ha due giovanissimi giocatori che lo scorso anno giocavano in serie B, Babacar e Bernardeschi, un quasi oggetto misterioso come il sunnominato Ilicic, un vecchietto non troppo in salute ed arzillo come Joaquin, più un Cuadrado che – vedi più in basso  – si vorrebbe considerare “mille usi” con il rischio di non farne…alcun buon uso.

Savic e Gonzalo Rodriguez – La coppia dei centrali, non inappuntabile in occasione del primo gol – anche se il colpo di testa di Zapata è più responsabilità di Alonso – resta comunque una delle migliori d’Italia. Savic non ha un gran piede, ma per solito ha una gran testa, mentre Gonzalo Rodriguez un erroruccio o due lo fa spesso, ma alla fine è sempre il baluardo più sicuro.

COSA NON VA

Il gioco. La lentezza di tutta la squadra fa sì che davanti al portiere non può arrivare – con le difese superpiazzate – a smarcarsi mai nessuno. Babacar non sarà un fenomeno, ma lì davanti se anche  fosse...Senza mai un pallone decente faticherebbe a far gol perfino Cristiano Ronaldo. O cambiano gli schemi o neppure il ritorno del miglior Gomez (ma quando?) potrà far miracoli. Abbiamo due esterni, Tomovic Alonso, che senza essere difensori fenomenali sono quasi imbarazzanti se devono varcare la linea di centrocampo. Nessuno dei due sa crossare, nessuno dei due sa dribblare, nessuno dei due ha i piedi buoni per un assist. Difatti scelgono quasi sempre l’opzione del passaggio indietro. Almeno su una delle due fasce una squadra con l’ambizione di centrare il terzo posto, dovrebbe avere un esterno in grado in grado di rendersi minimamente pericoloso. La Fiorentina quando schiera loro due non ce l’ha. Aspettiamo Richards allora, anche se l’inglese mi è parso migliore come difensore che come fluidificante o attaccante etserno aggiunto in grado di arrivare sul fondo e crossare.

Gli esterni – Capitan Pasqual non è più un ragazzino, non crossa nemmeno lui come una volta, ma una qualche chance che azzecchi la partita in avanti e anche un bel paio di cross, o una punizione, con lui forse ce l’hai. Ma è evidentemente che Montella oggi apprezza più Alonso. Solo che alla fine don Vincenzo ha l’aria di pretendere che Cuadrado faccia tutto, l’esterno a destra, l’esterno a sinistra, i cross, i tiri, la punta…Risultato: Cuadrado, assai confuso, fa gran confusione. Borja Valero senza Pizarro è spaesato, con Aquilani falso regista – altre squadre hanno il “falso nueve” noi abbiamo il “falso regista” – non trova la posizione e corre più spesso a vuoto che a proposito. Così assistiamo a dei gran lancioni di Savic, Gonzaloe lo stesso Aquilani in avanti verso Babacar che – quando non incespica – è solo ed ingabbiato dai centrali avversari, perchè non gli arriva mai mezza palla , alta dalle fasce, bassa in profondità sulla quale tentare un taglio (come gli riuscì su quell’assist di Bernardeschi).

La classifica – 10 punti in 8 partite non sono granchè. Lo scorso anno la Fiorentina ha viaggiato anche alla media di un punto e mezzo a partita. E mai si era ritrovata nella seconda pagina della classifica. D’altra parte con solo 6 gol fatti (5 con tiri da lontano, Kurtic, Bernardeschi, Babacar, Cuadrado, Ilicic più quello di Tomovic irrompendo da dietro e certo non da vicino) e 6 subiti, non si poteva aspirare ad un bilancio diverso di due vittorie, due sconfitte e 4 pareggi.

Montella – Capisco che l’allenatore debba difendere i suoi giocatori e tener su il morale di una squadra che ha comunque ottenuto un pareggio a San Siro contro una squadra che aveva – ed ha – cinque punti in più in classifica. Però dire che la Fiorentina ha giocato una grande partita, beh qui esagera. Negli ultimi 20 minuti il Milan pareva parecchio provato e la mossa Badelj non l’ho proprio capita. Non sopravvaluto il Bernardeschi attuale, ma se decidi di togliere l’unica punta che hai, almeno metti un altro giocatore che una qualche chance di buttar la palla dentro ce l’abbia. Facendo ripiegare tutta la squadra indietro con il Milan che ha battuto un po’ di corner nel finale, si poteva rischiare anche un rimpallo sfortunato ed una sconfitta, quando si poteva tentare di vincere la partita. Insomma mi è parso un Montella poco coraggioso, contento del “prima non prenderle”. Mi piacerebbe poi che mi spiegasse perchè Pasqual gioca quando non gioca Babacar e viceversa. Mi sembra un controsenso.

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