Fognini ancora in tilt. Murray, quasi Masters (Gazzetta). Federer e il sogno del numero 1 (Semeraro)

Rassegna stampa

Fognini ancora in tilt. Murray, quasi Masters (Gazzetta). Federer e il sogno del numero 1 (Semeraro)

Pubblicato

il

 

Fognini ancora in tilt. Murray, quasi Masters (Gazzetta dello Sport)

Anche nell’ultimo Masters 1000 stagionale, a Parigi-Bercy, Fabio Fognini incappa in una partita troppo piena di nervi, di cali di tensione e di occasioni perse, e si arrende ancora a sorpresa. Stavolta in due tie-break col qualificato di casa, il 20enne numero 176 del mondo Lucas Pouille. Quindi, dopo il doppio fallo sul secondo match point, litiga con l’arbitro, l’ottimo Ber-nardes. Che pretende le sue scuse prima di stringergli la mano e spiegarsi, mentre escono dal campo. Col ligure che ripete: «Hai sbagliato hai sbagliato». Così, a rischio dell’ennesima multa e quindi della squalifica che gli pende da tempo sulla testa, chiude ufficialmente una stagione che per lui forse s’è chiusa già quand’è andato per la prima volta platealmente in tilt a Montecarlo contro Tsonga. Scivolando sempre più lontano dai «top ten», ormai a un passo, fino al numero 20. Battaglia Andy Murray, che dopo i quarti agli Us Open era uscito dai primi 10 del mondo, ma poi ha vinto Valencia, Vienna e Shenzhen, batte Benneteau ed è ora ad appena una vittoria dalla qualificazione al Masters a 8 del 9-16 novembre alla 02 Arena di Londra. Ma al prossimo incrocio, nel terzo turno, trova Grigor Dimitrov, col quale quest’anno ha perso due volte du due, addirittura in tre set a Wimbledon, anche lui in corsa per il Masters. Come Milos Raonic, che doma il qualificato Jack Sock dopo il giallo di 9 minuti alla ricerca di una toilette (…)

—————————————————

Federer e il sogno del numero 1 (Stefano Semeraro, lastampa.it)

E adesso Roger ci crede davvero. Il sesto centro nel torneo di casa, quello dove arriva guidando la sua macchina e tutti gli amici d’infanzia lo vanno a trovare, quello in cui da 11 anni alla fine offre la pizza a tutti i raccattapalle (visto che lo è stato anche lui), gli ha suggerito che sognare di riprendersi il numero 1 del ranking non è poi una follia. Federer a Basilea ha vinto il suo 5° torneo dell’anno, l’82° della sua stradecorata carriera, e lo ha fatto in scioltezza, liquidando in due set David Goffin, uno dei giocatori più “caldi” di questo fine stagione (prima di inchinarsi al Genio aveva vinto 43 partite su 45…). Ora nella “Race”, la classifica che corre parallela ma fino all’ultimo divergente rispetto al ranking Atp e somma solo i punti ottenuti in stagione, è a meno di 500 punti da Djokovic. Tutti e due i papà saranno in campo questa settimana a Parigi, dove sono in palio 1000 punti per il vincitore: Nole deve difendere i 1000 della vittoria dello scorso anno, e altri 1500 gli scadranno fra due settimane per la vittoria nel Masters del 2013. Fra l’altro il serbo dovrà dire addio ai 150 punti che ha guadagnato con la finale di Coppa Davis, mentre Federer ha un conto meno salato da pagare da qui a fine anno: 360 punti per le semifinali di Parigi-Bercy e 400 per le semifinali del Masters di Londra. E in più, se vincerà la Coppa Davis, potrà incassare altri punticino preziosi. Insomma: l’impresa non è facile, ma neppure impossibile per Roger, che sul trono in passato si è seduto per un record di 302 settimane ma ne è sceso ormai da due anni (ottobre 2012).

«Riconquistare il n.1 per me sarebbe molto speciale – ha detto a Basilea lo svizzero – Perché il n.1 è la cosa più importante nel nostro gioco. Con l’anno che ho avuto, le finali che ho disputato (ben 10, compresa quella di Wimbledon, ndr) e il livello di tennis che ho giocato, sono contento di avere una possibilità. Che però è una cosa diversa da riuscirci davvero. Credo che Djokovic sarà molto motivato, dopo aver avuto un bambino. Sono molto contento per lui. Ci aspettano settimane sicuramente interessanti». Il n.1 più anziano dell’Era Open è stato Andre Agassi, nel 2003, a 33 anni e 4 mesi. Federer, che ne ha festeggiato 33 l’8 di agosto, può andarsi a prendere anche quel record. Con la vittoria a Basilea nel frattempo ha vinto il sesto diverso torneo Atp almeno per sei volte in carriera: Wimbledon e Halle 7 volte, Dubai, Cincinnati, Basilea e il Masters sei volte. Mica male, il vecchietto.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement