A Bercy, Djokovic è super. Raonic e Ferrer promossi a pieni voti

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A Bercy, Djokovic è super. Raonic e Ferrer promossi a pieni voti

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TENNIS MASTER 1000 – L’ultimo Master dell’anno lo vince il solito Novak Djokovic, in una finale dominata dal primo all’ultimo scambio contro Raonic. Il canadese è può comunque dirsi soddisfatto del suo percorso. Le pagelle dei due finalisti e di tutti i protagonisti del torneo

Djokovic: 10. Tanto per fare un paragone facile, quando Federer ebbe i due gemelli la settimana successiva perse a primo turno a Roma. Lui torna dopo una sconfitta, vince 5 partite di fila dimostrandosi inattaccabile. E tanti saluti a chi faceva i conti sul numero 1.

Raonic: 9. Seconda finale in un 1000, la prima lontana da casa, prima vittoria contro Federer e prima qualificazione alle Finals. Pronto per festeggiare trova Djoko in quelle condizioni e non gli resta che incupirsi al pensiero che tra una settimana rischia di nuovo di trovarselo di fronte. Forse se si spettinasse potrebbe vincere qualche game in più.

Berdych: 6,5. Più che sufficiente. Più che del torneo è la sintesi della carriera di Berdych, all’insegna del “quanto potrei essere forte solo se…” Solo se? Ecco, è questo che non è chiaro, il ceco rimane una grande incompiuta e ormai le occasioni saranno sempre più rare.

Nishikori: 6. Il giapponese adesso sta esagerando, a questo punto se arriva stravolto agli appuntamenti importanti la colpa è anche sua. Gli ultimi 5 punti del tiebreak contro Ferrer sono da extraterrestre, ma che bisogno c’era di arrivare fin lì? Vediamo che succede a Londra ma certo c’è il sospetto che l’alibi a portata di mano non gli giovi poi tanto.

Federer: 6. Non suda e si è costretti ad interpretare le ombre che gli passano sul viso che diventa sempre più rugoso. Gioca sempre più da fermo e a chi ricorda come si muoveva davvero mette un po’ di tristezza. E nonostante questo il meraviglioso svizzero rimane il numero 2 del mondo, cose da pazzi.

Ferrer: 7. Ci si ripete sempre, ma merita centomila elogi il valenciano, che arriva a due soli punti dal match prima di venir trafitto dal superiore talento del giapponese. Non sarà bello, non sarà elegante ma che cosa sarebbe il tennis senza gente come lui?

Murray: 6,5. Lo scozzese gioca un buon torneo. Vince facile contro Benneteau e Dimitrov, qualificandosi con merito alle Finals di fine anno. Ai quarti, però, neanche lui può nulla contro Nole.

Dimitrov: 6. Mai numero 10 del ranking fu più giusto. Il bulgaro cresce lentissimamente, o arriva l’exploit o diventa un altro Berdych, regolare fino alle semifinali e poi a casa contro qualcuno che fa davvero sul serio.

Fognini: sv. Vabbè, ci vediamo nel 2015.

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