TENNIS – Andy Roddick alla Royal Albert Hall, durante il Statoil Mastet tennis, parla di Andy Murray, del suo ritiro e della possibilità di fare il coach. 

Presente alla Royal Albert Hall di Londra per il Statoil Master tennis Andy Roddick in un’intervista ha analizzato la stagione di Andy Murray. Dopo i tanti drammi per il 2014 sottotono dello scozzese Roddick è di parere diverso: “Quello che Andy deve fare non è non pensare alla sconfitta con Federer nel round robin del Master. Se si guarda indietro si nota che la stagione di Andy è stata un po’ limitata i primi tre mesi, soprattutto al servizio. Da lì in poi ha avuto risultati buoni e risultati negativi. Nell’ultimo trimestre invece, ha ritrovato la forma, vincendo tre dei cinque tornei in programma e chiudendo al numero sei del mondo, in pratica sembra che tutto sia andato secondo copione per Andy, tutto ciò renderà l’inizio del 2015 molto più importante”. Sull’inizio di stagione dello scozzese, l’americano ha le idee molto chiare: “In Australia, dove ha sempre fatto bene, Indian Wells e Miami Murray può arrivare al meglio della condizione un anno dopo l’operazione. Può decisamente ambire a vincere questi tornei”.

Sulla sua situazione il kid del Nebraska invece non ha rimpianti: “Qualcuno dice che mi sono ritirato presto. Per fortuna non ho mai avuto nessun risentimento da quando ho deciso di non giocare più”. A chi si domanda perché non abbia ancora intrapreso la carriera da coach, magari di un gran giocatore, Roddick risponde così: “Mai dire mai, ma non è qualcosa che mi interesserebbe. Purtroppo quello è un lavoro che non si può fare da casa, e io, in questo momento, sono abbastanza soddisfatto di casa mia”.