Giorgi tre volte a due punti dal match. Venus Williams:"Ha un potenziale da top 10. Ha un big game"

Australian Open

Giorgi tre volte a due punti dal match. Venus Williams:”Ha un potenziale da top 10. Ha un big game”

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La tennista italiana era avanti 6-2 4-2 e 0-40 sul servizio dell’americana e poi ha servito per il match sul 5-4, ma da quel momento in poi è cambiata la partita. Venus ha vinto il secondo set al tie break e poi ha dominato il terzo

 

V. Williams [18] b. C. Giorgi 4-6 7-6(3) 6-1 (da Melbourne, Ubaldo Scanagatta)

Ascolta l’intervista a Camila Giorgi realizzata da Ubaldo Scanagatta:

 

Papà Giorgi non s’era sbagliato di molto. Aveva pronosticato la vittoria della sua Camila controVenus Williams e Camila c’è andata vicinissima: era avanti 6-4 e 4-2 0-40 sul servizio di Venus, non si è giocata bene quelle tre palle break perchè ha fatto almeno un errore di dritto e uno di rovescio evitabilissimi – ma stando fuori dal campo è facile dirlo, lo so – e dopo essere andata comunque sul 5-3 e tre volte a 2 punti dal match, sul 15-30, quindi sul 30 pari e poi sul 40 pari, ha buttato via male gli ultimi due punti di quel game.
E’ andata a servire per il macth e un posto in ottavi sul 5-4, ma prima un errore di dritto, poi il doppio fallo n.9 (alla fine sarebbero stati 15) hanno creato le premesse per un game perso a zero che peserà sull’esito dell’incontro. Camila è stata brava, dopo aver perso a 15 il game del 6-5 per Venus, e più tranquilla del padre oggi davvero super-agitato ad annullare 2 setpoint sul 5-6 e 15-40 e a conquistare il tiebreak
Oggi Sergio davvero non le dava tregua. Ad ogni palla sbagliata le gridava “nel medio, nel medio”…che voleva dire “non offrire angoli a Venus”… ma lo ripeteva in maniera quasi ossessiva, e ad ogni prima di servizio che non entrava le gridava “el brazo, el brazo” suggerendole non so bene cosa, tanto che all’inizio del terzo set Camila ad un certo punto…non gliele ha mandate a dire dietro alle spalle ma anche fin troppo apertamente…irriferibile! – forse perchè sulla Margaret Court Arena il sole picchiava da far male (temperatura però sopportabile, fra i 29 e i 30 gradi).
Purtroppo nessuno, né dietro a lui dove si sono seduti per buona parte della partita Sergio Palmieri e Corrado Barazzutti, e anche il professor Pier Francesco Parra, né al suo fianco il giovane sparring-pertner Lucas Verdicchio (maestro a Jesi) e Giovanni Santarelli il fisioterapista della Fisiokinetic di San Rossore a Pisa, osavano dirgli di stare più calmo e che così facendo innervosiva maggiormente Camila che già era alle prese con una situazione piscologica non facile, un match quasi in mano che le stava sfuggendo di fronte ad un’avversaria molto più esperta, anche mai più in grad di raggiungere gli ottavi di finale in uno Slam da Wimbledon 2011.
Non è stata troppo fortunata, obiettivamente, Camila nel tiebreak.
Sul primo punto le è uscito un dritto vincente di un centimetro. Il secondo punto lo ha fatto grazie ad uno scambuo superanticipato al termine del quale papà Giorgi ha gridato “Brava Cami, ping-pong!”. Ed era sembrato davvero ping-pong. Tutti colpi giocati d’avambraccio come fossero demivolee da fondocampo (o tre quarti campo). Poi Venus conquista un minibreak con una risposta violenta su un secondo servizio di Camila ma subito dopo la rimette in corsa con un doppio fallo, il suo quarto.
E lì c’è stato forse l’errore più gratuito di Camila in tutto il match: un rigore di dritto a pochi metri dalla rete, finito proprio in rete. Fosse salita 3-2 con due minibreak a Venus probabilmente l’americana, già ansimante e nervosetta, si sarebbe forse arrabbiata ancora di più.
3-2 Venus dunque che gioca un gran dritto vincente sul punto successivo e cui segue il doppio fallo n.10 di Camila. 5-2 per Venus che sbaglia un rovescio e sul 5-3 subisce una chiamata, fallo di piede, che potrebbe disturbarne la concentrazione …ma non abbastanza. Venus chiude il tiebreak 7 punti a 3.
E si va al terzo, il momento più difficile per Camila che si vede sfuggire il match dalle mani mentre Sergio insiste nel gridarle “Al medio al medio, almeno una volta” ma in realtà gli scappa detta quel consiglio tattico anche in occasioni in cui in realtà Camila aveva giocato anche in mezzo.
La grande differenza è stata che per un set e mezzo Camila riusciva a giocare una gran quantità di scambi dritto contro dritto e li vinceva quasi tutti. Poi è cambiato qualcosa, gli scambi sono diventati più spesso rovescio contro rovescio, o anche pallate molto violente ma non più ispirate da un preciso disegno tattico, e Venus -sfruttando le grandi leve, le lunghe gambe, le lunghe braccia e la racchetta – riusciva ad uncinare anche palle fortissime ed angolate che nessun altra tennista sarebbe riuscita ad agganciare. Nemmeno Serena che oggi come oggi si muove e recupera molto peggio di Venus…motivo per cui se comanda lei ok, sennò fa la figura fatta con la Svitolina nel primo set.
Mi è piaciuta molto Camila, al di là della sconfitta che poteva essere evitata, per come ha reagito davvero con gli attributi quando, perso a quel modo il secondo set e anche i primi due games del terzo quando era un po’ in confusione (ha fatto il primo punto e poi ne ha ceduti 8 di fila) ha lottato nel terzo game del terzo set.
Un game infinito, durato 17 minuti (sul mio blocnotes avevo segnato il 2-0 di Venus a 1,52 minuti dall’inizio del match) e vinto da Camila allo sccocare del minuto 2h,09 dopo aver annullato 7 pallebreak per il 3-0 nonchè dopo 28 punti. Certo ci sono stati anche tre doppi falli di Camila (dal n.10 sul primo punto al n.12 quando ha così offerto a Venus la palla break n.5), ma il modo in cui Camila ha annunciato quelle sette pallebreak è stato spettacolare. Venus schiumava rabbia ed ho sperato che “Cami” riuscisse ad approfittarne. Papà Giorgi era ammutolito, non diceva quasi più nulla – è durato 5 minuti ma …non c’eravamo abituati e non si poteva non farci caso, spesso si prendeva la testa supercapelluta fra le mani – e devo dire che i “forza Cami, dai Cami” di Palmieri in particolare, e anche di Barazzutti sembravano aver l’effetto di caricare nel modo più giusto, tranquillizzandola, la Giorgi.
Peccato che Venus avesse trovato modo di cambiare tattica, di sottrarsi al palleggio dritto contro dritto – in conferenza stampa mi ha detto:”Non ti dico che cosa ho fatto, perchè potrei volere usare la stessa tattica un’altra volta…”- e ha giocato decisamente bene il game del 3-1 e recuperato poi l’importante quinto game nel quale Camila è stata avanti 30-0 prima di complicarsi la vita con il doppio fallo n.13 e poi anche 14 fino ad essere passata a rete nel punto che ha dato a Venus il 4-1 che ha un po’ messo fine alle speranze dei Giorgi e nostre. Avesse raggiunto il 2-3 poteva anche venirne fuori un’altra storia.
L’intervista di Camila dovreste averla sentita. Se l’avete sentita diversa dal solito, molto più sciolta, vi domanderete: “Come mai?”. Io non lo do per sicuro ma per l’appunto il suo papà era impegnato a cercare i biglietti per prendere l’aereo già stasera stessa, sia per lui che per Giovanni Santarelli, il fisioterapista di fiducia. E senza dover riscuotere l’approvazione di papà ad ogni risposta oggi Camila, nonostante la sconfitta, sembrava – era – molto più loquace e disinvolta.

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