I Manrovesci: la raccolta dell'Australian Open 2015

Tennis da ridere

I Manrovesci: la raccolta dell’Australian Open 2015

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Ecco a voi il resoconto completo di 2 settimane di risate da Melbourne 2015: dai completi improbabili di Berdych e Nadal, ai regali di Murray nei confronti di Nole Djokovic: ecco cosa vi siete persi!

Berdych fa da portavoce altrui all’inizio dello slam down-under: «Vincere uno slam è l’obiettivo di stagione». Ok, ma della stagione di chi?!

Rafa Nadal spiega un cambio repentino di metodo: «Adesso non ricorro più a cure ai limiti del lecito, ma faccio abbondante uso di una sostanza appena scoperta: il tabellone. Si prende in piccole compresse Smyczek da masticare un giorno sì e uno no. L’unica cosa è questa allergia ai pigiami Berdych che mi è venuta all’improvviso…».

I vertici dell’ATP concordano unanimi: il prossimo Seppi-Istomin si giocherà sulla distanza di un set solo, per evitare agli spettatori i primi quattro, già scritti e noiosissimi parziali.

Sara Errani soddisfatta dello scalpo inedito al primo turno: «Finalmente posso dirlo, tra le mie vittorie Ho Gi Min!».

Roger Federer ha perso da Seppi perchè ancora frastornato dopo la sbornia di Brisbane: «Mille slam? Non sarà semplice ma è un traguardo a cui posso arrivare».

– L’Australian Open 2015 certifica un cambio ufficiale nei proverbi: “Tira più un dritto di Vika che un carro di tori di Manacor”.

Murray infuriato su Twitter: «Se io ho i crampi sono solo una reginetta del teatro, se Nadal ha i crampi, la tosse, l’influenza, la malaria, la schiena a pezzi, la rosolia, il ginocchio da operare e il ciclo è un eroe e un maestro. Mi sono rotto le scatole di vincere sempre il premio come attore non protagonista!».

Federer sicuro: «Sono nelle stesse condizioni di quattro anni fa, pronto a non vincere un bel niente per tutta la stagione, ma farlo con grande classe!». Ha iniziato alla grande, in questo senso.

– Curioso dialogo tra il giudice di sedia e i due tennisti nel match Smyczek-Nadal. [U – Umpire; S – Smyczek; N – Nadal; F – Fognini; R – Roger]
U: «Nadal è Mito?».
S: «Macchè mito, non lo vede che è una sceneggiata?»
U: «Chiedevo a Nadal, è un Mito?»
S: «Se per mito intende una favola, una cosa inventata… è mito sicuro!»
U: «Warning per Smyczek»
F: «No giudice, la prego, può darlo a me?»
U: «Accordato. Warning Fognini! Allora Nadal, è Mito?»
N: «In realtà sto per svenire»
U: «Allora lei è una mozzarella e questo è un MTO»
S: «Sta parlando con me?»
U: «Lei non è autorizzato a rispondere»
S: «Nemmeno in back di dritto?»
U: «Soprattutto in back di dritto!»

– La domanda è sorta spontanea sulla Rod Laver Arena durante il terzo turno di Nadal: ma in campo c’è Dudi Sela, Dodi Battaglia o Dudù Berlusconi?

Wawrinka aveva assicurato di non pensare più all’AO dell’anno scorso. “E quel topo cui continui a infilare spilloni nella schiena?” “Niente niente, solo un antistress” ha assicurato VoodoStan.

Solo 2 quindici tra la Giorgi e la vittoria contro Venus: «Ne aveva bisogno mio padre per la fiera dell’Est” racconta Camila».

Venus Williams chiarissima e in rima: «La Giorgi ha colpi da prime dieci e allenatori cui qualcuno sarebbe meglio facesse le veci».

Seppi lanciatissimo e come sempre sopra le righe (come i suoi passanti): «Al prossimo scalpo tra i top ten prometto che festeggerò in campo con un clamoroso ‘e vai!’»

Berdych scaccia la maledizione Nadal: «Nessuno mi chiama Perdych per 18 volte di fila!»

Nadal sollevato dopo i quarti di finale: «Ce l’avevo messa tutta a perdere fin dai primi turni, finalmente ce l’ho fatta: va bene che ormai è carnevale, ma non ne potevo più di entrare in campo tutte le volte vestito da maiale».

Wawrinka, al contrario, preoccupatissimo: «Questa vittoria di Berdych non ci voleva. Se riesco ad arrivare in finale, stavolta mi tocca giocarla!».

Raonic pieno di fiducia: «Anche la semifinale con Djokovic mi ha fatto capire di essere ormai definitivamente un top player, manca solo un piccolissimo passo per vincere gli Slam: a proposito, quando si ritirano Nole, Rafa e Roger?».

Gli addetti ai lavori esultano per il ricambio generazionale: finalmente i primi quattro posti in classifica occupati da Djokovic, Federer, Nadal e Murray con la stessa finale dell’Australian Open di 4 anni fa!

Mattarella rinuncia all’incarico. «Non me la sento di ricevere Fognini al Quirinale come primo impegno istituzionale».

Andy Murray al settimo cielo: «Finalmente sono tornato quello di prima: ho ricominciato a perdere finali slam da pollo e spero che nessun infortunio mi impedisca più di perderne altre».

Djokovic al miele su Murray: «Non voglio rovinare l’amicizia con Andy: mi fa sempre regali meravigliosi, specialmente negli slam».

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