Corrado Barazzutti, 62 anni e ancora protagonista del tennis italiano

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Corrado Barazzutti, 62 anni e ancora protagonista del tennis italiano

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In occasione dei suoi 62 anni, ricordiamo la carriera di Corrado Barazzutti, capitano dell’ItalDavis e di Fed Cup, nonché uno dei 4 moschettieri che nel 1976, a Santiago del Cile, regalarono all’Italia la vittoria in Coppa Davis

Corrado Barazzutti compie oggi 62 anni. Una vita all’insegna della racchetta, prima con il tennis giocato, poi come capitano delle squadre di Coppa Davis e Federation Cup. Insomma quasi 50 anni spesi nel e per il tennis italiano e internazionale. “Capitan Barazza” – come viene affettuosamente chiamato dai ragazzi azzurri – è particolarmente vicino ai suoi giocatori, tanto da seguirli e supportarli spesso anche nei singoli tornei, al di fuori degli impegni della squadra. Era presente infatti durante il magico trionfo di Francesca Schiavone al Roland Garros nel 2010, così come per la finale parigina di Sara Errani nel 2012, per i successi in doppio di Errani/Vinci e  per quello di quest’anno a Melbourne di Bolelli e Fognini. E in tanti altri ancora.

Ma com’era il Barazzutti tennista?

Dotato di un temperamento grintoso e tenace, Corrado in campo era un vero “gladiatore“. Caratterizzato da un gioco aggressivo e martellante, supportato da un’ottima mobilità e resistenza, Barazzutti non mollava mai, resistendo a lunghi, interminabili scambi da fondo che spesso portavano allo sfinimento il malcapitato avversario. Nel suo palmares si annoverano 5 titoli (Nizza, 1976; Charlotte WCT, Bastad e Paris indoor 1977; Il Cairo 1980), altre 8 finali – tra cui al torneo di Montecarlo – e due semifinali slam: allo US Open nel 1977 e al Roland Garros nel 1978. Ma, soprattutto, nel 1978, Barazzutti è capace di issarsi al n. 7 della clssifica mondiale, ultimo italiano, prima di Flavia Pennetta, a far parte della rosa dei Top 10.

Corrado è stato certamente una colonna portante del team azzurro che tanto si è distinto in Coppa Davis negli anni ’70, team nel quale c’erano gli altri 3 “magici” protagonisti del tennis italiano dell’epoca: Adriano Panatta, Paolo Bertolucci e Tonino Zugarelli. Oltre al bellissimo successo ottenuto in Cile nel 1976, l’Italia raggiunge altre 3 finali in Davis: nel 1977 contro l’Australia, nel 1979 opposta agli Stati Uniti e nel 1980 contro la Cecoslovacchia. Per capire il temperamento di Barazzutti, basti ricordare che, in finale contro l’Australia, a risultato acquisito sul 3-1 per gli Aussies, Barazzutti lotta ancora come un leone contro Tony Roche fino al 12-12 in un unico set, che poi non sarà più completato perché protrattosi troppo a lungo.

Capitano di Coppa Davis dal 2001 e di Federation Cupa dal 2006, Corrado trasmette agli azzurri la grande esperienza di ex campione. Anche se in Coppa Davis il successo definitivo deve ancora arrivare, va’ ricordato che, nel 2014, a Napoli, Barazzutti guida la squadra di Fognini, Seppi, Bolelli e Lorenzi verso un exploit davvero entusiasmante con la vittoria della Gran Bretagna di Andy Murray e accedendo così alla semifinale contro la Svizzera a Ginevra. Le ragazze invece sono ormai abituate a primeggiare poiché hanno regalato il titolo all’Italia già 4 volte: nel 2006 contro il Belgio; nel 2009 e nel 2010 opposte agli Stati Uniti e nel 2013 contro la Russia.

A Genova, nel tie tra Italia/Francia, il 7 e l’8 febbraio scorso, purtroppo, è stata la squadra di Amélie Mauresmo ad avere la meglio sulle nostre ragazze, risollevandosi da 0-2 per poi superarle 3-2. Succede. Ci mancherebbe, è lo sport. Ma ci saranno certamente altri tie e altri match in cui Barazza e l'”ItalRosa” potranno rifarsi e riproporre in campo il loro savoir faire.

Buon lavoro e buon compleanno Corrado !

 

 

 

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