WTA Dubai: Flavia Pennetta dura solo un set

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WTA Dubai: Flavia Pennetta dura solo un set

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Caroline Wozniacki estromette dal torneo Flavia Pennetta.Vince Garbine Muguruza contro la Suarez Navarro e in rimonta Karolina Pliskova contro Lucie Safarova. La Halep quarta semifinalista

Flavia Pennetta esce sconfitta dalla sfida di quarti di finale contro la numero 5 del mondo, Caroline Wozniacki. Sconfitta, ma con grande onore e senza troppi rimpianti. Avrebbe, forse, potuto fare qualcosa di più la brindisina nel primo parziale, quando, per ben due volte, si è portata avanti di un break ma ha mancato l’allungo decisivo. In particolar modo sul 3-2 e servizio in suo favore, Pennetta ha avuto due opportunità di aggiudicarsi il game e capitalizzare il vantaggio precedentemente acquisito, ma le ha fallite entrambe finendo poi per subire il contro break. Da quel momento in avanti il punteggio ha seguito i turni di servizio fino al dodicesimo game, quando Wozniacki non si è lasciata scappare l’occasione e ha chiuso il primo set in suo favore. Virtualmente, anche la partita. Perché a quel punto era facile, purtroppo, prevedere un calo della nostra connazionale, al termine di un parziale giocato con un’intensità davvero pazzesca da entrambe. È stato un match durissimo dal punto di vista fisico, con scambi spesso molto lunghi e forsennati. Uno in particolare da ricordare, sul punteggio di 2 a 1 nel primo set, durato ben 46 tiri (!) e vinto da Flavia. Dopo il break subito in apertura di secondo parziale, l’azzurra avrebbe una chance immediata di contro break, ma la difesa estrema di Wozniacki la costringe a giocare una improbabile demi volée e la danese vola sul 3 a 0 in suo favore spengendo sul nascere qualsiasi velleità di rimonta di Pennetta. Settimana comunque positiva per Flavia, che ha giocato un ottimo primo set, di altissimo livello, ma nulla ha potuto contro il muro eretto dalla ex numero 1 del mondo e vincitrice di questo torneo nel 2011.

Raggiunge la semifinale la numero 4 del ranking mondiale, Simona Halep, che elimina nei quarti la russa Ekaterina Makarova, numero 9 del mondo. Halep comincia la partita alla grande, con traiettorie cariche e angolate che mettono in seria difficoltà Makarova, principalmente dalla parte del dritto. La rumena si disunisce un po’ a metà del primo set e dopo aver giocato un disastroso turno di servizio, cede il break di vantaggio nel settimo game. Riesce, però, a strappare nuovamente la battuta alla russa nel gioco successivo e si aggiudica il primo parziale, nonostante qualche insicurezza di troppo. Insicurezze che si manifestano in maniera eclatante nel secondo set, che la testa di serie numero 1 cede malamente, racimolando un unico game, onestamente più per suoi demeriti che per meriti della sua avversaria. Il livello di gioco si alza finalmente nel terzo parziale, con entrambe le giocatrici che adesso esprimono un ottimo tennis e si danno vita ad una grande battaglia. Il punteggio segue il servizio fino al 4-3 Halep, con Makarova che annulla un totale di 5 palle break, di cui 3 consecutive nel sesto gioco, a fronte di un’unica occasione da lei mancata nel settimo game. L’equilibrio si rompe nell’ottavo gioco, con Halep che ottiene il break decisivo al termine di game bellissimo, davvero palpitante. La rumena va dunque a servire per chiudere il match in suo favore ma subisce immediatamente il contro break e la rimonta di Makarova. La vittoria è per lei soltanto rimandata al dodicesimo game, quando chiude, al quinto match point, un match che sembrava stregato, vendicando la brutta sconfitta subita proprio da Makarova ai recenti Australian Open.

 

Nel secondo derby di giornata a spuntarla è Garbine Muguruza, numero 24 del mondo, che gioca una grande partita ed elimina dal torneo Carla Suarez Navarro, apparsa davvero provata dal tour de force delle ultime due settimane. Parte benissimo Suarez Navarro, numero 13 del ranking mondiale, che si porta avanti di due break, approfittando di una Muguruza molto fallosa, che sembra l’ombra della giocatrice che ieri aveva strapazzato Agnieszka Radwanska. Appena, però, Muguruza inizia a trovare il campo con maggiore continuità, la partita cambia faccia, e grazie a 4 game consecutivi, la spagnola di origine venezuelana si porta sul 5-4 in suo favore. Nel gioco successivo manca, però, due occasioni di aggiudicarsi il set e nell’undicesimo game è Suarez Navarro ad avere ben 3 occasioni di break. Garbine le annulla tutte in maniera incredibile, con due bellissimi colpi vincenti in uscita dal servizio e con un ace di seconda. La piccola Carla resta attaccata al set con grande abnegazione, nonostante a tratti sia sopraffatta dalla potenza della sua avversaria, e con grande intelligenza, senza correre rischi eccessivi, offrendo però una palla sempre complicata a Muguruza, annulla una ulteriore palla break e trascina la conclusione del primo parziale al tiebreak, che si aggiudica con grande merito. È bravissima Garbine a non lasciarsi abbattere dall’andamento del primo set e ad iniziare il secondo con grande convinzione. Strappa il servizio alla sua avversaria nel primo game e grazie ad una maggiore continuità con i suoi colpi da fondo campo, si aggiudica il secondo parziale con grande autorità. C’è equilibrio in apertura di terzo set, con le due spagnole che si scambiano break e contro break per ben due volte consecutive. La zampata decisiva arriva nell’ottavo gioco, ed è quella di Muguruza. La spagnola nata a Caracas strappa il servizio alla sua avversaria, con una Suarez Navarro davvero esausta, che commette un rovinoso doppio fallo sulla palla break e consente a Garbine di chiudere il match nel game successivo.La prima giocatrice a qualificarsi per le semifinali di domani è Karolina Pliskova, numero 18 del mondo, che nel derby ceco ha avuto la meglio su Lucie Safarova, numero 15 del ranking. Ottima prestazione da parte di Pliskova che vince rimontando un set e un break di svantaggio, e sconfigge per la seconda volta consecutiva la sua avversaria, sei giorni dopo Anversa. Safarova, invece, paga caro il calo di tensione subito nel secondo set, quando stava controllando la partita abbastanza agevolmente, e si spegne alla distanza cedendo malamente il terzo parziale sotto i colpi piatti e potenti della sua più giovane connazionale che conferma quanto di buono fatto vedere in questo inizio di stagione.

Risultati:

[17] K. Pliskova b. [11] L. Safarova 3-6 7-6(5) 6-1
G. Muguruza b. [13] C. Suarez Navarro 6-7(4) 6-3 6-3
[1] S. Halep b. [6] E. Makarova 6-3 1-6 7-5
[3] C. Wozniacki b. [10/WC] F. Pennetta 7-5 6-0

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Iga Swiatek saluta Miami: “L’infortunio? Niente di grave, è precauzione”. E sulla partnership con il marchio di Federer…

La numero uno del mondo dopo il forfait per un problema alle costole: “So che perderò tanti punti, ma l’ho messo in preventivo”

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Iga Swiatek - Dubai 2023 (foto Roberto Dell'Olivo)

Iga Swiatek, subito dopo aver annunciato il suo forfait dal WTA 1000 di Miami, si è presentata in conferenza stampa presso la sede del torneo per spiegare al meglio i motivi della sua decisione, dovuta a un infortunio alle costole. La campionessa in carica saluta il torneo della Florida ancor prima di iniziarlo: ecco come la polacca ha illustrato approfonditamente la sua situazione, già illustrata peraltro sui social.

D: Iga, parlaci rapidamente della situazione.

Swiatek: “Ho aspettato fino all’ultimo minuto. Stavamo cercando di capire se è un tipo di infortunio con cui si può giocare o se invece si rischia di peggiorare la situazione facendolo. Quindi penso che la cosa più intelligente da fare sia chiamarsi fuori dal torneo perché voglio riposare e prendermi cura della situazione”.

 

D: A Indian Wells avevi detto che non eri sicura di poter giocare qui. Quando è successo che ti sei infortunata e sai come hai fatto a farti male?

Swiatek: “Non è una cosa che è successa in un secondo. Non è una cosa seria davvero perché l’abbiamo trovata presto. E’ stato un processo. Dapprima con questi fastidi minori il tuo corpo riesce ad andare avanti senza sentire niente. Ma negli ultimi game del match contro Cirstea ho iniziato ad avvertire dolore. Ho comunque deciso di finire il torneo di Indian Wells”.

D: E’ un infortunio muscolare? O osseo? Puoi darci dei dettagli?

Swiatek: “No, non voglio. Come ho detto, l’abbiamo scoperto in fretta. Da una parte vuoi continuare a giocare, dall’altra sono quel tipo di persona che sa che trascurare un problema può essere pericoloso per il futuro. Quindi volevo farmi vedere da un dottore il prima possibile. Ho approcciato la cosa mettendo la sicurezza al primo posto e per questo ho deciso di ritirarmi dal torneo”.

D: Ti fa male tutto il tempo? Solo quando respiri? Come ti senti?

Swiatek: “No, solo quando faccio certi movimenti mi fa male. Un po’ quando servo, ma riesco a fare tante cose. Se tutto va bene, non sarà uno stop lungo. Non sono preoccupata e non è un dolore terribile. Solo che so che sarebbe peggiorato continuando a giocare”.

D: Hai iniziato qualche terapia?

Swiatek: “Faccio fisioterapia sempre, viaggio con un fisioterapista in ogni torneo, mi prendo cura di me stessa. Ma queste cose non riesci a controllarle. Ho iniziato una terapia, ho avuto un consulto con i medici ed è venuto fuori che la cosa migliore è riposare. Inizierò a fare esercizi per prevenire altri problemi”.

D: Parlando di altri temi, pensi che tu, Rybakina e Sabalenka stiate scavando un solco rispetto altre altre?

Swiatek: “Difficile domanda perché ci sono tante giocatrici che producono un gran tennis. L’anno scorso dicevate questo di me e Jabeur. Abbiamo bisogno di un paio di mesi ancora per capire bene queste cose. Sono consapevole che ciascuna di noi può vincere tornei. Voglio essere al 100% per poter fronteggiare tutte le mie avversarie. Non faccio questo tipo di analisi. Ho giocato diverse volte contro Aryna, credo sei volte nel 2022, e contro Elena già due volte quest’anno. Forse stanno nascendo delle rivalità. Ma ci sono altre giocatrici che possono performare molto bene”.

D: Sai quando potrai tornare in campo? Hai pensato alle implicazioni relative al ranking?

Swiatek: “Ovviamente perderò tutti i punti di questo torneo, ma ciò non cambia nulla per quanto riguarda approccio e mentalità. Già da inizio stagione ero consapevole del fatto che sarebbe stata dura difendere tutti questi punti perché non è che tutti gli anni ti riesce di vincere un sacco di tornei di fila. Sto cercando di fare il mio lavoro al meglio per giocare meglio che posso. Sicuramente perdere tutti i punti di questo torneo non aiuta. Ma gli infortuni succedono. Non ne avevo da tre anni. Non è fortuna, perché c’è di mezzo anche tanto lavoro mio e del mio team. Per adesso, perdo questo torneo. Vedremo cosa succederà poi. Dipende dal recupero. Per adesso non è uno scenario terribile”.

D: Quanto ti dispiace non poter difendere il titolo visti i ricordi dello scorso anno?

Swiatek: “L’anno scorso fu un torneo meraviglioso, mi diede la convinzione di poter giocare in ogni circostanza e in ogni condizione perché qui è tutto diverso da Indian Wells ma mi sono saputa adattare in fretta. Ho solo bei ricordi qui. Ma ricordo che dal punto di vista fisico è stato tutto molto dispendioso. Mi sarebbe piaciuto poter difendere il titolo, ora non è possibile ma avrò tante altre opportunità di giocare qui”.

D: Sulla nuova giacca…

Swiatek: “Ti piace?”

D: Elegante.

Swiatek: “Grazie (risata)”.

D: Puoi darci qualche accenno su come funziona il processo decisionale riguardante un cambio di sponsor? Hai scelto un’azienda in cui è coinvolto Federer, il fatto che ci sia lui di mezzo ha influito sulla sua decisione?

Swiatek: “Dal mio punto di vista, il fatto che Roger ci sia è un segnale del fatto che è qualcosa di raccomandato per i tennisti. Penso che stiano facendo un gran lavoro nell’andare avanti a firmare accordi con i giocatori. Sono piuttosto felice che abbiamo siglato questa partnership perché penso che condividiamo determinati valori. Loro amano un approccio personale con i giocatori. Mi trattano prima come una persona piuttosto che come una macchina sforna-vittorie. Sentire questo tipo di supporto ti fa piacere. Sono felice di aver iniziato questo nuovo capitolo”.

D: Come è nata l’idea? Federer ti ha parlato direttamente?

Swiatek: “No, non abbiamo parlato all’inizio. Peraltro non ci siamo mai incontrati di persona perché quando io ho iniziato a giocare sul tour, lui era alle prese con gli infortuni. Il processo è stato normale, loro hanno contattato me e i miei agenti, e ne abbiamo parlato. L’idea non è venuta parlandone con Roger”.

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WTA Miami, forfait di Swiatek: “Infortunio alle costole causato dalla tosse”

La numero uno del mondo non difenderà il titolo in Florida e salterà anche il turno della Billie Jean King Cup

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Brutta notizia per Iga Swiatek, che ha annunciato il forfait dal WTA 1000 di Miami. La numero uno del mondo ha annunciato che non difenderà il titolo vinto nel 2022 in Florida per un infortunio alle costole. Questa la spiegazione addotta dalla tennista con un comunicato diffuso sui social. “Sapete che da Doha ho patito una forte infezione. Sono riuscita a giocare, ma un forte episodio di tosse ha causato un infortunio ad una costola. Abbiamo provato a gestirla e a continuare a giocare finchè è stato possibile farlo in sicurezza”.

Swiatek spiega: “Negli ultimi giorni abbiamo analizzato i dati e il mio dottore mi ha formulato la diagnosi. Sfortunatamente, tuttora sento molto dolore e non posso competere. Ho bisogno di prendermi una pausa per recuperare e devo saltare il torneo di Miami e la Billie Jean King Cup. Vi terrò aggiornati su quando riprenderò a giocare, perché dipende dal processo di guarigione e dalle raccomandazione del mio team medico. Ho il miglior supporto possibile con me, abbiamo solo bisogno di un po’ di tempo per gestire l’infortunio”.

Infine, la polacca conclude: “E’ molto difficile chiamarsi fuori da questi due impegni, ma la salute è la cosa più importante. Sono grata del fatto che questo sia il primo vero problema da molto tempo; sono stata in grado di competere in forma perfetta a lungo, ma questo è lo sport, a volte gli infortuni capitano, e non lo puoi controllare. E’ il momento di accettarlo e cercare di tornare a stare bene il prima possibile”.

 

Il posto di Iga Swiatek in tabellone viene preso dalla lucky loser Julia Grabher, che in questo caso è doppiamente fortunata perché approda al secondo turno dove sfiderà Claire Liu. La zona di tabellone, quella della prima testa di serie, è quella della nostra Martina Trevisan, che avrebbe potuto sfidare Swiatek al terzo turno (ovviamente prima c’è il secondo turno contro Hibino). Il tabellone di Miami, dunque, potenzialmente si apre per l’azzurra.

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Sabalenka è cambiata: “Con Rybakina una rivalità col sorriso. Le ucraine? Io odiata senza motivo”

“Noi non abbiamo fatto nulla personalmente agli ucraini, ma subiamo la situazione generale. Io penso a me stessa” spiega la bielorussa Aryna Sabalenka. “La vittoria Slam ti trasforma, ora accetto la sconfitta”

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Aryna Sabalenka – WTA Indian Wells 2023 (foto Ubitennis)

Un inizio di 2023 davvero straordinario per Aryna Sabalenka. La tennista bielorussa ha un invidiabile trend positivo fatto di 18 vittorie e due sole sconfitte: dalla conquista dell’Australian Open alla sconfitta in finale contro Rybakina nel BNP Paribas Open di Indian Well, nel mezzo una crescita costante dell’attuale n. 2 del ranking.

Un giorno di riposo, uno di volo e ora l’arrivo a Miami: “Sono super felice di essere qui e mi piace molto questo torneo. Il mio obiettivo è giocare il mio miglior tennis e soddisfare tutti i tifosi che mi verranno a guardare”. Aryna è diversa da quella dell’anno scorso, è più positiva, anche se qualche “nuvola” al servizio domenica in finale è emersa, crepa della vecchia Sabalenka: “È difficile essere tristi quando tutto va bene, specie dopo la vittoria del mio primo titolo Slam. Tutto ciò mi regala energia positiva e anche l’approccio alle gare è diverso”.

Sul rapporto con Rybakina

Questo 2023 ha regalato una nuova rivalità, quella tra Elena Rybakina e Aryna Sabalenka: “E’ una ragazza molto simpatica, mi trovo molto bene con lei. Ci siamo viste di nuovo appena siamo arrivate qui a Miami, molto probabilmente ci parleremo nelle prossime ore. Ho reagito bene alla sconfitta, perché sono in un momento positivo. Mi sento cambiata e accetto la sconfitta. Non è successo nulla di malvagio. Durante la premiazione abbiamo scherzato molto, è bello dare un’idea di rivalità col sorriso sulle labbra”.

 

Giocare a Miami per lei è come sentirsi a casa: “Vivo qui, adoro questa città. Ed è tutto davvero speciale. Seguo tanti sport: l’hockey sul ghiaccio, il basket. Un giorno andrò a tifare sugli spalti per i Miami Heat. Fuori dal circuito, mi piace frequentare i ristoranti giapponesi e rilassarmi, togliendomi la pressione di dosso”.  

Sul rapporto con le ucraine

A Indian Wells si è parlato tanto dei riflessi che la situazione geopolitica globale sta avendo sul tennis: “Purtroppo le cose non vanno bene con alcune ragazze ucraine. Ma mi rendo conto che non è colpa di nessuno, noi non abbiamo fatto nulla personalmente agli ucraini, ma subiamo la situazione generale. Ho deciso di ignorare tutto questo e concentrarmi su me stessa. Purtroppo non posso controllare i sentimenti delle altre. Sono stata male per diverso tempo, perchè non capivo come mai la gente mi odiasse senza motivo. Adesso ho compreso tutto e ho deciso di mettermi tutto alle spalle”. E ovviamente spera che le decisioni prese dagli organizzatori di Wimbledon quest’anno siano differenti: “Mi auguro davvero che attorno a questo storico torneo non si creino grandi tensioni e preoccupazioni. Spero di giocare, perchè l’anno scorso ci sono rimasto molto male“.

Sul suo tennis e sul fisico

Ha poi riflettuto sull’esito finale di Indian Wells: “Non mi sono sentita al meglio fisicamente e mi è sembrato di stancarmi dopo pochi punti. Ne ho parlato con il mio preparatore atletico e sono convinta di dover lavorare ancora di più per migliorare la mia condizione fisica. Però è stata una gara nella quale ho cercato di superare il limite della resistenza fisica. Ho trovato strada facendo ulteriori motivazioni per provare a vincere“.

Ma su cosa sta lavorando con il suo allenatore? “Sto cercando di migliorare quei colpi che mi consentano di aprire il campo e chiudere a rete con rapidità. Ho giocato tanto in doppio e quindi mi sento sicura quando avanzo. Ma tutto dipende dai colpi che poi ti consentono di mettere in difficoltà l’avversario. Colpire con forza, ma soprattutto con precisione”.

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