Coppa Davis: Le imprese della "matricola" Kazakhstan

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Coppa Davis: Le imprese della “matricola” Kazakhstan

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La campagna acquisti del presidente Utemuratov ha portato nel paese caucasico Golubev, Kukushkin, Korolev, Schukin e da ultimo Nedovyesov. L’obiettivo è però stato centrato, il tennis kazako è entrato nella storia della Davis

All’atto della presentazione della sfida tra Kazakhstan e Italia che si terrà nel prossimo week-end ad Astana e valida per il 1° turno del World Group della Coppa Davis 2015, abbiamo scritto di come i Kazaki siano approdati nel 2011 nel tabellone principale della manifestazione e di come da allora siano stati capaci non solo di non retrocedere più ma anche di arrivare per ben 3 volte ai quarti.
Abbiamo anche precisato che tutto ciò si sia reso possibile grazie ad una sorta di campagna acquisti effettuata dal presidente della Federazione Kazaka Bulat Utemuratov, il quale non potendo pescare risorse all’interno della propria nazione ha cercato tennisti di buon livello nei paesi vicini per riuscire a rendere il suo paese competitivo nella disciplina sportiva.
I migliori sono arrivati dalla Russia. I vari Kukushkin, Golubev, Korolev e Schukin erano tutti tennisti oltre la 50° posizione (l’accordo tra le due federazioni fosse che il Kazakhstan non infastidisse giocatori tra i primi 50 nel circuito) nel ranking che non riuscivano ad emergere in patria. Questo tipo di manovre che ha coinvolto non solo il tennis kazako maschile ma anche quello femminile (vedi la Karatantcheva, da poco tornata sotto la bandiera bulgara, o la Voskoboeva) aveva per l’appunto come obiettivo quello di far assurgere il tennis kazako agli onori della cronaca, cosa che è perfettamente riuscita.
Il Kazakhstan grazie al contributo dei tennisti citati in precedenza ai quali nell’ultimo periodo si è aggiunto l’ucraino Nedovyesov, dopo aver travolto negli spareggi del 2010 la Svizzera nei play-off per l’accesso al World Group, non è mai più tornato nel raggruppamento asiatico, cogliendo vittorie anche sorprendenti.
Protagonista principale di queste imprese soprattutto Andrey Golubev, che in Davis ha un ruolino di tutto rispetto (22 vittorie ed appena 8 sconfitte) e che più volte è stato il trascinatore del suo team. Per nostra fortuna ora sembra lontano dalla forma migliore, ma attenzione, i “leoni” da Davis sono sempre pronti a ruggire.

Riviviamo allora le sfide più importanti vinte dai Kazaki dal 2010 in poi, partendo proprio dal play-off del 2010 con la Svizzera e chiudendo sempre con gli Svizzeri, salvatisi per il rotto della cuffia l’anno scorso a Ginevra.

 

17-19 settembre 2010, Astana, hard, Play-off World Group
Kazakhstan-Svizzera 5-0

Golubev-Chiudinelli 64 64 64
Kukushkin-Wawrinka 36 61 64 16 63
Golubev/Schukin-Allegro/Wawrinka 64 63 63
Golubev-Lammer 63 62
Kukushkin-Chiudinelli 62 64

Il Kazakhstan riceve la Svizzera orfana di Roger Federer ma che comunque schiera Stan Wawrinka, che a fine 2010 non è quello spumeggiante degli ultimi 2 anni ma che comunque dovrebbe evitare agli elvetici l’onta della retrocessione.
Ed invece Stan gioca un singolare ed un doppio nella maniera più svogliata possibile come solo lui sa fare nelle sue giornate peggiori.
Così Kukushkin lo batte al termine di 5 set nella prima giornata e Golubev e Schukin lo travolgono in 3 set insieme allo sventurato compagno di doppio Allegro, sancendo la prima storica promozione del Kazakhstan nel World Group della Davis. Da allora come detto i Kazaki non ne sono più usciti

 

4-6 marzo 2011, Ostrava, hard, 1st Round World Group
R.Ceca-Kazakhstan 2-3

Golubev-Hajek 76(4) 67(3) 16 76(4) 63
Berdych-Kukushkin 76(5) 62 63
Berdych/Dlouhy-Korolev/Schukin 64 64 76(4)
Golubev-Berdych 75 57 64 62
Kukushkin-Hajek 64 67(4) 76(8) 60

Il Kazakhstan inizia la sua avventura nel World Group dalla trasferta di Ostrava, dove ci sono i cechi semifinalisti nella precedente edizione.
Ai padroni di casa manca Radek Stepanek, ma gli addetti ai lavori credono che basterà il solo Berdych per mandare a casa gli inesperti kazaki.
Il secondo singolarista ceco è Jan Hajek, più abile come doppista nel circuito, ma anche in singolare, soprattutto sul veloce, sa difendersi.
Soltanto che la responsabilità di aprire la sfida deve pesare un macigno e per di più dall’altra parte c’è un Golubev che non molla una palla. Il tennista di casa va avanti 2 set a 1 ma non riesce a chiudere la contesa, Golubev rimonta e vince al quinto.
Poco male, Berdych riequilibra le sorti ed in coppia con Dlouhy vince il doppio per quello che pare un tranquillo e rassicurante 2-1.
Solo che il nr.1 locale non ha fatto i conti con la sua stanchezza (soprattutto psicologica) e con l’ardore di Andrey Golubev. Il quale dal terzo set in poi domina il più quotato avversario e pareggia a sorpresa i conti.
Decide così l’ultimo singolare, quello tra i due nr.2, Hajek e Kukushkin, davvero poco avvezzi a simile situazione. Hajek ha il match in pugno, sulla situazione di un set pari il ceco va avanti di due break nel terzo set ma si fa recuperare. Si va al tie break, Kukushkin annulla un paio di set point in maniera incredibile, lo vince 10-8. A quel punto per Hajek è troppo, il ceco crolla nel quarto set, il Kazakhstan approda ai quarti, i suoi tifosi festeggiano a ragione sulle tribune di Ostrava.

 

31 gennaio- 2 febbraio 2014, Astana, hard, 1st round World Group
Kazakhstan-Belgio 3-2

Kukushkin-Bemelmans 64 67(3) 62 63
Golubev-Goffin 76(9) 36 46 62 1210
Bemelmans/Rochus-Korolev/Kukushkin 62 67(4) 63 76(4)
Goffin-Kukushkin 46 63 36 64 60
Golubev-Bemelmans 62 63 61

La sfida casalinga con il Belgio non è improponibile, ma tra gli ospiti c’è un David Goffin in ripresa che potrebbe rendere la vita dura ai padroni di casa.
Come al solito Andrey Golubev dà il meglio di sé in Davis e vince il singolare contro il nr.1 belga al termine di un match maratona, annullando più set point nel primo set e trionfando 12-10 al quinto nel tripudio del palasport di Astana.
Quella vittoria sarà decisiva, perché il Belgio rimonterà dallo 0-2, ma ci penserà il solito Golubev a travolgere Ruben Bemelmans per il 3-2 definitivo.

 

4-6 aprile 2014, Ginevra, hard, ¼ di finale World Group
Svizzera-Kazakhstan 3-2

Golubev-Wawrinka 76(5) 62 36 76(5)
Federer-Kukushkin 64 64 62
Golubev/Nedovyesov-Federer/Wawrinka 64 76(5) 46 76(5)
Wawrinka-Kukushkin 67(4) 64 64 64
Federer-Golubev 76(0) 62 63

I quarti di finale in trasferta, contro la Svizzera di Federer e Wawrinka, risoluti a conquistare la 1° Davis della storia per i rosso-crociati, e poi c’è l’onta della famosa sconfitta nei play-off del 2010 da cancellare.
Che speranze potranno mai avere Golubev e Kukushkin?
Ed invece per due giorni il Kazakhstan sogna l’impresa sportiva del secolo. Golubev batte Wawrinka (e le sue paure) e poi in doppio con l’esordiente Nedovyesov si toglie lo sfizio di battere in 4 set i campioni olimpici Federer e Wawrinka.
Incredibile, il Kazakhstan è avanti 2-1 e ad un passo dalla semifinale.
Gli svizzeri però riescono a salvarsi, nonostante Wawrinka perda anche il primo set con Kukushkin e Golubev porti al tie break del 1° set Federer nel singolare decisivo.
La Svizzera va in semifinale (e poi vincerà la coppa), ma ancora una volta il team kazako ha venduta cara la pelle.

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