WTA Indian Wells: cadono Radwanska, Safarova e Muguruza. Williams e Halep ok

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WTA Indian Wells: cadono Radwanska, Safarova e Muguruza. Williams e Halep ok

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Qualche sorprese al WTA di Indian Wells: Radwanska fuori. La Maga Aga sconfitta da una splendida Watson. Perde anche Lucie Safarova dopo una dura battaglia. La Pliskova supera Gabine Muguruza e Bacsinszky elimina la testa di serie numero 8 Makarova. Serena Williams passeggia su Zarina Diyas mentre Simona Halep ha bisogno di 3 set per avere la meglio su Varvara Lepchenko

[14] K. Pliskova b. [19] G. Muguruza 7-5 6-4 (Francesco Scurci)

Bel match, come nelle attese, quello fra la ceca Karolina Pliskova testa di serie nr. 14 e l’iberica Garbine Muguruza numero 19 del seeding; entrambe dotate di un gioco aggressivo e di un ottimo fondamentale nel servizio, la partita è stata decisa dalla maggiore abilità della Pliskova di giocare bene i punti importanti.

Primo set equilibrato in cui le migliori chance sono della giocatrice spagnola che non capitalizza una palla break e fa soffrire l’avversaria, regalando però troppo in risposta (gravi un paio di errori sulla seconda di servizio). All’undicesimo gioco arriva però la zampata della Pliskova che piazza il break decisivo e fa suo il parziale per 7 giochi a 5 tenendo facilmente la battuta.

Nel secondo set la giocatrice ceca innalza ulteriormente il suo livello di gioco ed opera il break nel terzo gioco divenendo poi praticamente ingiocabile al servizio (65% di prime con il 76% di trasformazione e ben 9 ace). La Pliskova sale in cattedra nel finale di set, ha altre due palle break che la Muguruza annulla brillantemente e chiude poi 6-4 sfoderando numerosi winners. Negli ottavi affronterà probabilmente Simona Halep in un match che promette scintille.

H. Watson b. [7] A. Radwanska 6-4 6-4 (Tommaso Voto)

Dopo un esordio soft la Radwanska era chiamata ad un banco di prova più complesso con la britannica Watson, che aveva già battuto lo scorso anno proprio ad Indian Wells.
La Radwanska vive una fase cruciale della sua carriera, perchè, pur rimanendo costantemente tra le top ten del circuito, non è riuscita a fare il definitivo salto di qualità. Perchè il suo gioco, a volte troppo lezioso, non produce effetto contro giocatrici più potenti e muscolari. La Watson possiede dei colpi abbastanza “robusti” che le hanno permesso di scardinare il gioco “old style” della polacca, troppo discontinua al servizio e sempre in difficoltà quando non riusciva a prendere il campo con il suo dritto. Le incertezze della Radwanska e le “doti” balistiche della Watson sono state gli ingredienti di questa prima grande sorpresa di giornata, ovvero la sconfitta della finalista del 2014.

Ora passiamo alla cronaca della partita: già nel primo turno di battuta la Radwaska va subito in difficoltà, perchè concede due palle break e perde il game commettendo un bruttissimo errore con un rovescio al volo, che finisce in mezzo alla rete. La Radwanska non si scompone e recupera lo svantaggio alla prima occasione, ma i problemi maggiori sono al servizio, perchè la Watson risponde in modo decisamente aggressivo e non permette alla polacca di tessere le proprie trame di gioco. Questo atteggiamento spregiudicato della britannica è premiante, perchè le consegna nuovamente il break e le permette di insinuare più di qualche dubbio nella mente della polacca, che sembra spaesata ed impotente sotto i colpi della giovane avversaria.cLa britannica consolida, anche se con qualche affanno, il vantaggio e chiude il primo parziale con il punteggio di 6-4.

Le difficoltà in battuta della Radwanska continuano anche nel secondo set, infatti viene subito brekkata dalla Watson, che risponde profondissimo e piatto e non permette mai alla polacca di ribaltare lo scambio e di prendere l’iniziativa. Quello che colpisce della Radwanska è la mancanza delle “variazioni” e dei tagli nel suo gioco, che in passato erano il suo “marchio” di fabbrica, come mancano del tutto le discese a rete e le verticalizzazioni, che rappresentavano un tema tattico costante nel gioco della polacca. Il secondo parziale ha la stessa dinamica del primo set, perchè la Radwanska si riprende il break di svantaggio con colpi pregevoli, ma approfitta di un passaggio a vuoto della Watson, che non riesce a trasformare anche una palla del 3-1. La Radwanska è una giocatrice esperta e consapevole dei propri mezzi, quindi inizia man mano a prendere campo ed a variare il proprio gioco, questo destabilizza la Watson che rapidamente si trova poi sotto 4-2. Mentre tutto sembrava volgere a favore della finalista di Wimbledon del 2012, la Watson riprende vigore e mette nuovamente in crisi la Radwanka in battuta e riconquista un meritato controbreak. In questa fase della partita la Watson è meno efficace, ma salva una “velenosa” palla break nell’ottavo gioco con un servizio vincente ed ottiene un “faticoso” quanto salvifico punto del 4 a 4. Il game decisivo per la dinamica della partita è il nono, che vede la Radwanska in crisi alla battuta e con la Watson aggressiva già dai primi punti. La britannica ottiene due palle break e riesce a trasformare la seconda approfittando di un brutto errore di dritto della polacca. La Watson va a servire per la partita e chiude con il punteggio di 6-4, regalandosi una vittoria di prestigio contro la numero 7 del mondo.

Per la Radwanska è ormai crisi, perchè i risultati stentano ad arrivare e il cambio tecnico, avvenuto nei mesi precedenti, con l’arrivo come consulente di Martina Navratilova, non sembra aver portato nuova linfa ad una giocatrice apparsa involuta e sfiduciata.

[23] E. Svitolina b. [10] L. Safarova 7-6(5) 7-5 (Cesare Novazzi)

“La potenza è nulla senza il controllo” recitava lo slogan della Pirelli, ma Lucie Safarova oggi non ne ha fatto tesoro.
La ceca incontra al terzo turno la giovane di buone speranze Elina Svitolina in un match sicuramente interessante, almeno sulla carta, perché in campo Safarova si dimostra poco concreta. Il primo set vede la ceca giocare con grande aggressività e profondità, soprattutto grazie ad un diritto particolarmente incisivo (addirittura 18 vincenti a fine primo set); dall’altra parte Svitolina sale in cattedra in difesa e cerca sempre di spingere sul rovescio dell’avversaria. Un break per parte prima del tie break. Le giocatrici tirano a tutto braccio, ma l’ucraina è decisamente più solida e chiude per 7 punti a 5Nel secondo parziale Safarova imposta con il diritto e si prende il break in apertura, ma ancora una volta Svitolina si dimostra molto più concentrata e recupera lo svantaggio. La ceca scende di intensità ed è costretta a salvare tre palle break sul 4 a 3. Tutto rimandato al dodicesimo gioco con la tennista di Odessa che fissa il risultato sul 7 a 5 con una risposta fulminante di rovescio.

Gli altri match

Vittoria in perfetto stile Serena Williams per la numero 1 del mondo che dopo l’emozione e la tensione sofferte nel match di secondo turno per il ritorno ad Indian Wells dopo ben 14 anni di assenza, asfalta la giovane Zarina Diyas lasciandole appena 2 game. Bella vittoria anche per l’altra americana Sloane Stephens, numero 42 del mondo, che estromette dal torneo la testa di serie numero 22 del tabellone, Svetlana Kuznetsova, al termine di un match molto combattuto. L’americana – che in questo torneo difende i quarti di finale raggiunti lo scorso anno, battuta poi in 3 set da Flavia Pennetta – sarà l’avversaria di ottavi di finale di Serena Williams, in un derby statunitense che si preannuncia incandescente visti i rapporti non proprio idilliaci fra le due. Nei precedenti confronti diretti Stephens è uscita sconfitta 2 volte su 3 – l’unica vittoria della più giovane delle due americane è quella del 2013 agli Australian Open nei quarti di finale. Continua il momento d’oro di Timea Bacsinszky che, dopo la doppietta messicana nei tornei di Acapulco e Monterrey, vince contro la testa di serie numero 8 Ekaterina Makarova rimontando un set di svantaggio. Al prossimo turno se la vedrà con Svitolina. Carla Suarez Navarro, testa di serie numero 12, fatica moltissimo (3 ore e 5 minuti la durata del match) ma alla fine la spunta contro Anastasia Pavlyuchenkova, numero 39 del mondo, con un netto 6-0 nel set decisivo dopo che i primi due parziali si erano entrambi conclusi al tiebreak. Per lei al prossimo turno ci sarà Heather Watson che l’ha battuta nell’unico precedente incontro fra le due giocato nel 2011 ad Auckland. Vince anche la testa di serie numero 3 Simona Halep, che dopo aver dominato il primo set è costretta a cedere il secondo parziale ma rimette subito la situazione a posto nel terzo e decisivo set, che torna facilmente a vincere con il punteggio di 6-1. Al prossimo turno troverà un’avversaria decisamente complicata e in grande ascesa come Karolina Pliskova. L’unico precedente fra le due giocatrici risale alla finale di Dubai disputata poche settimane fa e vinta da Halep in 2 set molto combattuti.

Risultati:

H. Watson b. [7] A. Radwanska 6-4 6-4
[23] E. Svitolina b. [10] L. Safarova 7-6(5) 7-5
[3] S. Halep b. [26] V. Lepchenko 6-1 3-6 6-1
[1/WC] S. Williams b. [28] Z. Diyas 6-2 6-0
S. Stephens b. [22] S. Kuznetsova 7-6(4) 1-6 6-4
[14] K. Pliskova b. [19] G. Muguruza 7-5 6-4
[27] T. Bacsinszky b. [8] E. Makarova 3-6 7-5 6-4
[12] C. Suarez-Navarro b. A. Pavlyuchenkova 7-6(4) 6-7(5) 6-0

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