Tutte le sconfitte di Nadal con match point a favore

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Tutte le sconfitte di Nadal con match point a favore

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La sconfitta di Indian Wells è stata la 6° in carriera dello spagnolo arrivata dopo aver avuto match point a favore. Le prime 4 sono arrivate tra il 2003 ed il 2005, l’ultima volta era accaduto nel 2010 contro Davydenko a Doha. Ve le riproponiamo tutte

Nell’immaginario collettivo degli appassionati di tennis (ma forse dell’appassionato di sport in generale) se pensi a Rafael Nadal, pensi a quel tennista che della determinazione, della forza mentale, della voglia di vincere ne ha fatto un credo e lo ha messo in pratica. Risulta quindi difficile pensare che l’attuale nr.3 del ranking e vincitore di 14 prove dello Slam possa nella sua carriera aver perso match dopo aver avuto match point a favore. Chi più di Rafa, pensano in molti, sa essere così cinico e bravo nel giocare al meglio i punti determinanti. Ed invece no, anche Rafa è un essere umano ed anche a lui è capitato di perdere partite dove aveva avuto in precedenza palle match.

Partendo da quanto accaduto nei quarti ad Indian Wells, dove come sappiamo il mancino di Manacor è stato sconfitto al termine di un estenuante quarto di finale dal canadese Milos Raonic non sfruttando 3 match point, andiamo a vedere quali altri match nel corso della carriera di Nadal si erano conclusi in maniera similare, cioè per l’appunto persi dopo non aver convertito una palla match. In carriera il “re” della terra battuta ha perso nel circuito professionistico 144 partite e in 6 di queste è uscito sconfitto dopo aver avuto match-point.

Ve le elenchiamo di seguito:

2003, Bastad, terra battuta, quarti di finale

N.Lapentti b. R.Nadal 3-6 6-3 7-6(6)

Rafael Nadal si affaccia nel 2003 al circuito “pro”. Inizia l’anno da nr. 203 del mondo e gioca nella prima parte della stagione ancora i challenger. Gioca 3 finali, a Amburgo, Cherbourg e Cagliari (sconfitto da Volandri), poi finalmente coglie la vittoria a Barletta (battuto Portas allora nr. 95 del ranking). La classifica migliora notevolmente e da nr. 109 del ranking inizia ad approdare nei tabelloni principali dei professionisti. Gioca a Montecarlo (quarti di finale, battuto da Coria, quella che rimarrà a lungo la sua unica sconfitta nel torneo del Principato), poi va a Barcellona, non gioca a Parigi ma riesce invece a farlo a Wimbledon, dove addirittura arriva al 3° turno. Dopo l’erba londinese si torna sulla terra, in Svezia, a Bastad. Rafa arriva nei quarti dove incontra l’ecuadoregno Nicolas Lapentti, in quel momento nr. 76 del ranking. Lo spagnolo (che in quel momento è invece già nr. 61) ha battuto al primo turno il marocchino El Ayanoui ed al secondo ancora l’argentino Portas. Rafa domina il primo set 6-3, Lapentti pareggia i conti con lo stesso punteggio, si va al terzo. Il 17enne spagnolo arriva ad avere ben 5 palle match, ma l’esperienza di Lapentti ha la meglio. Il tennista sudamericano si salva vincendo il tie break del terzo set per 8 punti a 6. Match durissimo da buttare giù, ma chissà quante volte Nadal ci avrà pensato per superare altri momenti difficili nel corso della carriera.

2004, Indian Wells, hard, 3° turno

A.Calleri b. R.Nadal 6-4 3-6 7-6(10)

Prossimo ai 18 anni Rafa Nadal inizia l’anno già nella Top50 (nr. 49), gioca la finale di Auckland (battuto da Hrbaty), guida la Spagna in Coppa Davis alla vittoria in R.Ceca nel 1° turno (battuto Stepanek al quinto set per il punto decisivo del 3-2) e poi affronta la stagione sul cemento americano.
Ad Indian Wells batte il tedesco Burgsmuller ed il cileno Massu che si ritira nel secondo set (Massu era nr.12 in quel momento). Al 3° turno lo spagnolo si trova sulla strada l’argentino Calleri, il match sarà uno dei più belli del torneo. Si gioca sul campo nr.6, rappresentanza di tifosi argentini e spagnoli che faranno un gran baccano. In giro si parla molto delle potenzialità di questo giovane spagnolo, c’è già chi lo paragona per grinta ed intensità a Lleyton Hewitt.
Il match ha un andamento incredibile, una battaglia infinita per ogni punto. Calleri ha un’infinità di palle break nel primo set, sfrutta la sesta sul 3 pari e chiude il parziale 6-4. Nel secondo set Nadal si salva sul 2 pari 0-40 al servizio, annulla le palle break e tiene la battuta. Nel game seguente opera il break e pareggia i conti con il punteggio di 6-3. Per quanto visto parrebbe impossibile pretendere di più dai due tennisti, visto soprattutto che Calleri il giorno prima ha eliminato Robin Soderling al termine di un altro match durato quasi 3 ore. Invece l’intensità dei due contendenti non scende, anzi. Nadal strappa il servizio a Calleri sul 5 pari e va a servire per il match, l’argentino reagisce alla grande, controbreak e tie break finale, che riserverà emozioni incredibili. Calleri va sul 3-2 seguendo i servizi, poi allunga sino al 6-2. Nadal mostra tutte le sue potenzialità ed il suo carattere, annulla tutti e 4 i match point e poi ne annulla altri due, uno sul 6-7 ed uno sul 7-8. Addirittura lo spagnolo se ne procura due, uno sul 9-8 ed uno sul 10-9. Sul secondo un recupero su un drop shot di Calleri finisce appena largo. Calleri si procura il settimo match point sull’11-10 e stavolta chiude il match grazie ad un gratuito del suo avversario di rovescio. A fine match in molti sosterranno che Rafa sarà un avversario duro per chiunque da lì in avanti, basterà migliorare un po’ il rovescio ed il servizio che ancora non è efficace. Quello che ci ha fatto vedere dopo Rafa lo sappiamo tutti…..

2004, Stoccard, terra battuta, quarti di finale

D.Ferrer b. R.Nadal 6-3 6-7(3) 7-5

Si ritorna sula terra battuta, Rafa centra un altro paio di quarti di finale, ma sembra un po’ stanco, la progressione in classifica si ferma, prima di Stoccarda è uscito dai TOP50 (nr. 57). In Germania usufruisce di un bye al 1° turno, poi supera agevolmente due argentini, Martin Vassallo Arguello e Juan Ignacio Chela (nr. 16 ATP). Nei quarti affronta il connazionale David Ferrer, dieci posto più avanti di lui in classifica. Durissima battaglia tra terraioli, Ferrer vince il primo set, serve sul 5-4 nel secondo per il match. Nadal non si dà per vinto, recupera il break (saranno 10 in totale), porta il parziale al tie break che poi vincerà. Nel terzo set Rafa va avanti 5-3, si fa breakkare, ha 3 match point sul 5-4 ma servizio Ferrer. Niente da fare, David completa la rimonta inanellando 4 game di fila, finisce 7-5 per lui.

2005, Cincinnati, hard, 1° turno

T.Berdych b. R.Nadal 6-7(4) 6-2 7-6(3)

Il 2005 è l’anno della definitiva consacrazione di Rafa Nadal. Lo spagnolo vince ben 9 tornei prima di arrivare a Cincinnati, tra cui il primo Roland Garros ed il primo Montecarlo. Quando arriva a Cincinnati Rafa ha appena vinto il Masters Series di Montreal e viene da 16 vittorie consecutive nel circuito, non ha avuto molto tempo per abituarsi alle nuove condizioni climatiche ed al 1° turno gli capita Tomas Berdych, che è nr. 36 del mondo (Rafa è già nr.2) ma che sul veloce chiaramente è pericoloso. Inoltre i due si sono già affrontati poche settimane prima a Bastad e ha vinto Rafa in tre set durissimi.
Nadal inizia bene, vince il primo set, accusa un calo nel secondo parziale che perde nettamente 6-2. Nel terzo set lo spagnolo non converte ben 8 palle break e 3 di queste sono match point. Berdych riesce ad approdare al tie break che vince nettamente 7-3. Si interrompe la striscia di vittorie dello spagnolo (“Non sono stato molto fortunato sui match point” dichiarerà nel post partita), ma sarà solo un episodio di un anno fantastico (79 vittorie e 10 sconfitte).

2010, Doha, hard, finale

N.Davydenko b. R.Nadal 0-6 7-6(8) 6-4

Rafa inizia il 2010 da nr.2 del mondo, il primo torneo lo disputa in Qatar in vista dello Slam Australiano. Nei primi turni lo spagnolo è uno schiacciasassi, liquida in due velocissimi set i nostri Bolelli e Starace, lascia un game a Darcis nei quarti e quattro a Troicki in semifinale.
In finale c’è Nikolay Davydenko che ha chiuso la stagione precedente vincendo il Master di fine anno. Il russo ha già battuto Rafa negli ultimi due precedenti, ma da quanto visto nel torneo pare impossibile che la cosa si ripeta. Inoltre lo spagnolo parte alla grandissima, 6-0 1-0, il match pare segnato. Ed invece Davydenko (che in carriera non aveva mai vinto un match dopo aver preso un 6-0) inizia la più incredibile delle rimonte, va avanti di un break sul 3-2, serve per il set sul 5-4 ma cede la battuta. Si va al tie break, Davydenko prova a essere più aggressivo, prende spesso la rete e la tattica sembra dargli ragione, il russo va avanti 4-1. Ma lo spagnolo non muore mai, rimonta e si procura un primo match point sul 6-5, Davydenko viene avanti e lo annulla. Nadal avrà un altro match point sull’8-7, ma il russo approfitta di uno dei rari errori di diritto del suo avversario, annulla anche questo e poi si aggiudica il tie break per 10-8. Nadal non ci sta, va avanti di un break sul 2-1 e servizio nel terzo, ma Davydenko recupera e poi centra il break decisivo nel decimo gioco per il 6-4 finale.
Il russo che aveva eliminato nei turni precedenti anche Roger Federer, ripete un’impresa che gli era già riuscita l’anno prima, e che è riuscita solo ad altri quattro giocatori (Djokovic, Nalbandian, Del Potro e Murray), al Masters e cioè quella di battere lo svizzero e lo spagnolo in uno stesso torneo. Inoltre Davydenko porta a 9 la striscia vincente dopo la vittoria nel Master del 2009 e vince il 20° torneo in carriera, 38esimo nell’era Open a raggiungere questo traguardo. Sconsolato ma fiducioso Nadal a fine match:” Penso di aver giocato un grandissimo match, ho perso contro uno dei giocatori più in forma del momento, ho avuto alcune chance nel secondo e terzo set, ma è stato bravo. Era tempo che non giocavo a questi livelli, prima o poi tornerò a vincere un torneo”. Il 2009 era stato un anno condizionato da numerosi problemi fisici per lo spagnolo che non vinceva un torneo dagli Internazionali d’Italia, ma saprà rifarsi.

2015, Indian Wells, hard, quarti di finale

M.Raonic b. R.Nadal 4-6 7-6(10) 7-5

L’ultima sconfitta è quella dalla quale siamo partiti per poi effettuare questo approfondimento. Rafa non è ancora al top ed affrontare un giocatore in forma, con il servizio potente e sul veloce come il canadese non è cosa semplice. Vedremo se il mancino di Manacor saprà tornare agli antichi splendori, soprattutto con la partenza della stagione sulla terra rossa.

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