ATP Challenger Napoli: Donati vola in semifinale contro Cecchinato che elimina Quinzi

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ATP Challenger Napoli: Donati vola in semifinale contro Cecchinato che elimina Quinzi

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Giornata di quarti di finale a Napoli con Matteo Donati che supera Arnaboldi al termine di una incredibile maratona centrando la prima semifinale a livello challenger in carriera. Cecchinato piega Quinzi sul filo di lana impedendo la semifinale più attesa. Thomas Fabbiano batte Basilashvili e torna anche lui in semifinale a questo livello dopo 7 mesi. Affronterà  lo spagnolo Munoz-De La Nava

Matteo Donati non si ferma più e  dopo l’impresa con Golubev supera anche la fatidica prova del nove battendo Andrea Arnaboldi, molto più esperto di lui a questi livelli, al termine di un match lottatissimo e raggiunge per la prima volta in carriera una semifinale in un torneo challenger. Entusiasma Donati perché a dispetto della giovane età dimostra la non comune dote di sapere sempre esattamente cosa fare in campo, sbagliando difficilmente scelta tattica.
Il pubblico napoletano, per la verità sparuto stamattina a differenza dei giorni scorsi ( è la prima giornata a pagamento del torneo...) parteggia abbastanza apertamente per il ventenne piemontese e in realtà Arnaboldi mostra di non gradire, come rivelano un paio di sguardi a tre scatenati sostenitori del giovane avversario. Ma d’altra parte c’è troppa voglia in Italia di un ragazzo che possa far sognare l’intero movimento.
Il primo game con Donati alla battuta promette una partita combattuta. In realtà l’alessandrino salva con grande autorità quattro palle break e si invola 3-0 complici troppi errori con il rovescio del mancino milanese.

 

Sono evidenti i miglioramenti tecnici ( soprattutto al servizio) e mentali di Matteo che a me ricorda un grande ex azzurro, Renzo Furlan ( a parte il rovescio bimane) sia nell’attitudine e nella solidità che nel fisico: augurandoci che possa ripercorrerne la carriera oso dire che i colpi di inizio gioco, servizio e risposta, mi sembrano anche superiori.
Arnaboldi alterna pregevoli accelerazioni con il diritto mancino e sbracciate di rovescio a grossolani errori ( in particolare le palle alte sul rovescio gli risultano ingestibili),  Donati spinge con continuità servendo anche intorno ai 200km/h ma pecca di ingenuità e inesperienza: fallisce l’opportunità del doppio break e complice uno sciagurato approccio sotto rete punito dal passante lungolinea di diritto di Arnaboldi, riporta l’avversario in partita (4-4).
Il set sembra d’improvviso cambiare padrone, Arnaboldi si porta 0-30 sul servizio altrui poi si innervosisce per il rumore provocato da alcuni operatori televisivi intenti a montare una torretta alle sue spalle e Donati si salva. Si procura anche un set point, il ventenne azzurro, con una mirabile risposta di rovescio lungoriga ma lo vanifica con un banale errore di diritto.
Si arriva così al tiebreak dominato da Donati (7-2) che regala anche una strepitosa conto smorzata dopo un recupero prodigioso. Quel punto – come ci dirà Donati a fine match nell’intervista che potete ascoltare sopra – probabilmente deciderà gran parte del match.

Nel secondo set Arnaboldi prova a limitare il numero dei gratuiti, ha una chance di prendere un break di vantaggio in avvio salvata ancora una volta col servizio da Donati. Il ventenne di Alessandria però è meno incisivo in questo secondo parziale e concede troppo campo al suo avversario. Arriva uno sciagurato game al servizio nell’ottavo gioco che porta Arnaboldi a servire per il set sul 5-3: qui si evidenziano tutti i limiti caratteriali del ventisettenne lombardo che con due doppi falli e due diritti sballati regala il comtrobreak. La racchetta vola al suolo, una palla finisce nel golfo di Napoli ( inevitabile il Warning) ma al cambio di campo Donati regala ancora e si va al terzo.

Dove comincia tutta un’altra partita, una vera e propria lotta dove la sensazione è che la maggiore esperienza di Arnaboldi possa avere la meglio. Inoltre non è che Donati abbia giocato molto spesso tre match consecutivi così duri sulla terra a questi livelli ed oggi fa anche molto caldo. Il calo fisico è evidente ( Donati a fine match dirà che è stato più un calo mentale), sul 4-3 e sul 5-4 per il suo avversario Donati tira su per i capelli due game complicatissimi con Arnaboldi che si presenta sempre con più frequenza a rete sciorinando pregevoli soluzioni di tocco e mettendo pressione al ventenne di Alessandria che riesce in qualche modo ad issarsi al tiebrek. E qui Matteo completa il suo capolavoro giocando in maniera stratosferica, praticamente piazzando vincenti da ogni parte del campo: che spettacolo! E non finisce qui…

Non ci sarà la tanto attesa semifinale tra Quinzi e Donati che si auguravano gli organizzatori ma onore e merito a Marco Cecchinato che si aggiudica la seconda maratona di Napoli dopo quella di ieri con match point annullato a Zopp e raggiunge la semifinale nel torneo del golfo.
Dopo la splendida maratona vincente di Matteo Donati, il Centrale “D’Avalos”, via via riempitosi sotto il caldo sole che finalmente splende su Napoli, ospita un altro derby tricolore tra Gianluigi Quinzi e Marco Cecchinato, reduce appunto dalla soffertissima vittoria al tiebreak del terzo set del turno precedente su Zopp.

Il match parte a senso unico, Cecchinato pare fare fatica a riprendersi dalle fatiche di ieri e in un amen Quinzi, martellando da fondocampo si trova a servire per il set con un doppio break di vantaggio sul 5-1. Qui d’improvviso si spegne la luce, il diciannovenne di Porto San Giorgio inanella una serie di errori, Cecchinato prende sempre più campo e completa la rimonta sino al 5-5. Quinzi strappa nuovamente il servizio al suo avversario, ha due set point sul 6-5 e servizio ma invece di chiudere passa il tempo a discutere con l’arbitro su un paio di chiamate dubbie innervosendo anche il suo avversario che prima lo riprende – ” Io non rubo” e poi gli urla un “Vamos” in faccia all’errore di Quinzi che lo porta al tiebreak.
Nel quale però il siciliano colleziona quattro gratuiti quattro per il 4-0 Quinzi, che ancora una volta si fa riprendere fino a chiudere 7-5 con circa mezz’ora di ritardo. Un primo set di livello mediocre costellato di tanti errori e nervosismo. Sarà il caldo, sarà il derby ma tant’è. Certo spesso  l’atteggiamento in campo di Quinzi – ricorderete la querelle con Volandri a San Marino nel 2013 ” Ti insegno io l’educazione” disse Filo – è al limite della correttezza. E sul circuito è facile farsi una nomea.

Che tra i due non corra proprio buon sangue lo si capisce in avvio di secondo set quando su una riga di Quinzi Cecchinato urla “Tutto gli rimane! Tutto!” e l’altro gli risponde con urlo di auto-incitamento.
L’atteggiamento di Quinzi risveglia le energie di Cecchinato che gioca sicuramente un buon tennis ed anche il pubblico sembra gradire ( siamo sempre nel Regno delle due Sicilie…): prende un break di vantaggio (4-2) mettendo sempre più i piedi dentro al campo e costringendo Quinzi ad affannose rincorse difensive. L’ex campione di Wimbledon Jr. esce totalmente dalla partita concedendo il set 6-2.

E farà molta fatica a rientrarvi perché va subito sotto di un break nel set decisivo, lo recupera e lo riperde (1-3), ma è costretto a salvare per ben tre volte (in due game di servizio consecutivi una sul 1-3 e due sul 2-4, l’ultima con un diritto inside out sulla riga) le chance del doppio break che equivalgono  a mini match point per Cecchinato. Tutto si può dire di Quinzi tranne che molli le partite, anche in una giornata non delle migliori: quando è sotto nel punteggio tira fuori il meglio.
E come spesso accade, le occasioni perse rimangono nella testa di Cecchinato che si suicida con tre doppi falli che regalano l’insperato 4-4. C’è tempo per qualche altra scaramuccia trai due – Quinzi chiama fuori una palla buonissima e Cecchinato si rivolge in malo modo a Rianna nell’angolo del marchigiano, alla successiva palla dubbia segnata da Quinzi si rivolge all’arbitro “Non mi fido” – prima del tiebreak finale.
Dove Cecchinato gioca in maniera più lucida e aggressiva confermandosi uomo delle maratone e chiudendo con un mirabile passante di diritto lungolinea.

Prosegue invece la sua corsa nel ricco challenger partenopeo anche Thomas Fabbiano. Il tennista pugliese ha sconfitto il georgiano Nikoloz Basilashvili in tre set con lo score di 61 57 62. Gran bella vittoria per Thomas che allunga la sua striscia vincente, tornando in semifinale in un torneo challenger dopo ben sette mesi. Primo set dominato dall’azzurro capace di strappare per ben tre volte la battuta al suo avversario senza concedere neanche una palla break.

Ad inizio secondo set arriva puntuale la reazione di Basilashvili che si porta subito sul 2-0 ma Fabbiano è bravissimo a trovare un paio di ottime soluzioni nel terzo gioco che gli valgono il fondamentale contro break. Sul 4-4 Fabbiano salva alcune pericolose palle break, si porta a due punti dal match nel game successivo ma il georgiano non si perde d’animo salvando il game di battuta. Fabbiano sente il peso dell’occasione mancata e perde la battuta nell’undicesimo gioco. Al momento di servire per il set Basilashvili non trema ed al secondo set point utile, grazie ad un errore di dritto di Fabbiano, porta così il match al terzo. Nel terzo set Fabbiano riprende a macinare il suo gioco ed approfittando anche di un crollo fisico dell’avversario, reduce dalle fatiche nel challenger israeliano di Raanana, strappa il pass per la semifinale.

Una semifinale (la seconda) dove Fabbiano affronterà lo spagnolo Munoz-De La Nava che ha dominato il derby contro Ramirez Hidalgo chiudendo 6-4 6-0 in meno di 90 minuti.

RISULTATI:

M. Donati b A. Arnalboldi 7-6(2) 4-6 7-6(1)
(Q) T. Fabbiano b N. Basilashvili 6-1 5-7 6-2
(8) M. Cecchinato b (WC) G. Quinzi 6-7(5) 6-2 7-6(4)
D. Munoz-De La Nava b. R. Ramirez Hidalgo 6-4 6-0

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Roland Garros: Tiafoe liquida Karatsev, Cerundolo facile su Hanfmann, Jarry estromette Paul. Ok Zverev [VIDEO]

Lehecka non vede palla con Giron, mentre il giustiziere di Medvedev, Seyboth Wild, approda al terzo turno

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Panoramica ground - Roland Garros 2023 (foto Roberto Dell'Olivo)

A Parigi continuano i match di secondo turno maschili che, oltre all’uscita di scena di Sinner, De Minaur, Bautista Agut e Korda, vedono il procedere silenzioso di giocatori insidiosi come Tiafoe (recente vincitore di Houston), Jarry (recente vincitore di Ginevra) e Cerundolo (finalista a Lione la settimana scorsa).

[Q] T. Seyboth Wild b. G. Pella 6-3 3-6 6-4 6-4

Non si ferma qui il sogno del brasiliano, che, dopo aver estromesso a sopresa il numero 2 al mondo Danil Medvedev nel suo match di primo turno, non ha deluso le aspettative e approda così al terzo turno di uno Slam per la prima volta in carriera. Nonostante le poche prime palle di servizio in campo, il brasiliano è stato bravo ad annullare 9 palle break su 12 concessee, con qualche rischio in più, che gli ha consentito di fare sì più errori del suo avversario, ma anche più vincenti, si è portato a casa il match. Ora se la dovrà vedere con il giapponese Nishioka.

 

Z. Zhang b. [Q] T. A. Tirante 7-6(3) 6-3 6-4

Una partita gestita alla perfezione dal cinese, che, escludendo l’equilibrio del primo set, ha tenuto le redini del match per la restante ora e mezza di gioco. Solido sia al servizio che con i fondamentali, Zhang approda al terzo turno, nel quale affronterà Ruud.

[12] F. Tiafoe b. [Q] A. Karatsev 3-6 6-3 7-5 6-2

L’americano regola l’insidioso Karatsev (fresco di semifinale a Madrid) in quattro set; perde il primo, annulla due set point nel terzo, ma riesce a chiudere la pratica in meno di tre ore di gioco. Solidissimo con la prima di servizio, con la quale ha lasciato appena 9 punti su 59, il numero 12 al mondo ha giocato d’intelligenza, concedendo solamente 13 errori, contro i 44 del russo. Tiafoe attende ora il vincente del match di secondo turno che vedrà opposti Molcan e Zverev.

N. Jarry b. [16] T. Paul 3-6 6-1 6-4 7-5

Diventano sette le vittorie consecutive del cileno che, dopo la recente vittoria a Ginevra (in finale con Dimitrov) e quella di qualche mese fa a Santiago, sta trovando probabilmente la miglior condizione di forma della sua carriera. Fresco di best ranking, ha sfoggiato un incredibile tennis contro l’americano Paul. Dopo un primo set decisamente poco brillante, nel quale ha prevalso lo statunitense, il cileno ha iniziato a ingranare la marcia giusta ed è stato in controllo del match per i restanti 3 set. Bravo anche ad annullare 13 palle break sulle 15 concesse, e coraggioso a prendere spesso l’iniziativa rischiando un po’ di più. Al terzo turno, ora, lo aspetta un altro americano, Giron.

M. Giron b. J. Lehecka 6-2 6-3 6-2

È bastata solo 1 ora e 44 minuti all’americano per regolare il ceco Lehecka. Una prestazione impressionante del giocatore a stelle e strisce, che non è mai stato sotto nel punteggio. Appena 3 sono i punti concessi (su 40 totali) da Giron quando ha messo in campo la prima di servizio, per non parlare del conto tondo quando si parla delle palle break salvate: 4 su 4. Non si può dire altrettanto dell’avversario, che ha racimolato pochi punti con la seconda di servizio, ha annullato appena 2 delle 8 palle break concesse, e, come ciliegina sulla torta, ha commesso 38 errori, più del doppio del suo avversario. L’americano eguaglia così il suo record nell’approdare al terzo turno di uno Slam, e ora se la dovrà vedere con il pericoloso Jarry.

[23] F. Cerundolo b. [LL] Y. Hanfmann 6-3 6-3 6-4

Anche questa volta il tedesco non ce l’ha fatta contro il numero 1 argentino: terza sconfitta su altrettanti incontri. Pur facendo fatica a chiudere molti game, il sudamericano è stato avanti nel punteggio per tutto il match e in poco più di due ore e mezza ha vinto la partita. In fiducia dopo la recente finale a Lione (battuto da Fils), l’argentino ha servito molto bene, ed è riuscito ad annullare ben 10 palle break sulle 12 concesse. Nonostante da entrambi i lati gli errori siano stati molti, Cerundolo ha messo a segno 15 vincenti in più del tedesco, e quest’ultimo non è stato bravo a sfruttare al meglio la battuta nei punti importanti, permettendo così all’avversario di prevalere. Ora Cerundolo dovrà sfidare il vincente del match serale che vede opposti Rinderknech e Fritz.

[22] A. Zverev b. A. Molcan 6-4 6-2 6-1

Già dai primi punti il tedesco fa capire al suo avversario che tempo da perdere non ne ha. In pochi minuti si ritrova con la palla per il doppio break, ma lo slovacco riesce a rimanere agganciato all’avversario. Nel quinto gioco stessa storia, ma le palle break annullate da Molcan questa volta sono tre. Zverev, però, si fa bastare un break e, dopo aver annullato una sola palla break nell’ottavo gioco, conquista il primo set con il punteggio di 6-4. Il secondo set è quasi la fotocopia del primo come andamento: Zverev strappa subito il servizio all’avversario, quest’ultimo nel quinto gioco annulla tre palle break e nel game successivo è il tedesco a doverne annullare una. Nel settimo gioco, però, arriva il tanto agognato doppio break, che permette al numero 27 al mondo di portarsi a casa il secondo parziale per 6 giochi a 2. Il terzo parziale inizia con un assolo del tedesco, che mostra un gran tennis e si porta subito 4-0. Nel sesto gioco lo slovacco cerca di rientrare in partita sfoderando le ultime armi a disposizione; non riesce però a sfruttare sei palle break, perde il gioco e si abbandona al suo destino. Zverev conclude così la pratica (6-1 il risultato del terzo set) e conquista il primo scontro diretto con Molcan. Per quest’ultimo i soli 12 vincenti, i 6 break concessi, e i pochi punti con prima e seconda di servizio hanno fatto sì che fosse il tedesco a comandare il match. Lui, infatti, oltre al 100% delle palle break salvate (8 su 8), è stato molto solido al servizio, ha massacrato l’avversario a suon di vincenti (ben 42) e con le numerose discese a rete. Al terzo turno, ora, se la dovrà vedere con Francis Tiafoe, con cui ci ha perso 1 sola volta su 7 e che non ha mai incontrato sulla terra rossa.

Andrea Binotto

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Roland Garros: Alcaraz lascia un set a Daniel ma non rischia. Ora terzo turno con Shapovalov [VIDEO]

Qualche distrazione per il numero 1 del mondo non sempre a suo agio anche a causa del vento a folate. Mai in discussione, comunque, il risultato finale

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Carlos Alcaraz – Roland Garros 2023 (foto Roberto dell'Olivo)

[1] C. Alcaraz b. T. Daniel 6-1 3-6 6-1 6-2

L’esordio sul Philippe Chatrier di Carlos Alcaraz in questa edizione del Roland Garros coincide con vittoria tutto sommato comoda per il numero 1 del mondo che prosegue quindi il suo cammino da primo favorito del torneo, almeno secondo il seeding. Non è stata una prestazione impeccabile quella che lo ha portato a superare in quattro set Taro Daniel, ma in nessun momento si è avuta la sensazione che il giapponese potesse davvero impensierire Carlitos fino a metterne in discussione l’approdo al terzo turno. A influenzare il gioco dello spagnolo sono state forse anche le condizioni climatiche, caratterizzate da forti folate di vento. In ogni caso, gli sprazzi del vero Alcaraz non sono mancati e in quelle fasi per Daniel non c’è stato assolutamente nulla da fare, se non guardare i solchi lasciati sul campo dalle palline colpite dall’avversario. Già a partire dal prossimo match contro Shapovalov, però, il murciano dovrà rendere sempre più sporadici quei passaggi confusionari (già visti in parte contro Cobolli) di cui sono indici un eccessivo ricorso alla palla corta e qualche errore di troppo con il dritto.

 

Primo set – Alcaraz con il pilota automatico

Non sembra avere problemi con gli approcci alle partite Alcaraz che, come con Cobolli, non perde tempo e spinge subito per togliere speranze all’avversario. Lo spagnolo parte con un game di servizio tenuto a zero e poi piazza immediatamente il primo break della partita mostrandosi particolarmente centrato soprattutto con il rovescio incrociato con cui butta fuori dal campo Daniel. Il giapponese, invece, nonostante il vento a favore, non riesce a incidere a sufficienza con il dritto. Il numero 112 del mondo cerca comunque di restare mentalmente dentro la partita e nel terzo game approfitta di un doppio fallo di Carlos per procurarsi una palla break: il dritto di Daniel, però, si conferma troppo macchinoso e si infrange sulla rete. Rimane questo il primo e unico momento di “difficoltà” nel set per il numero 1 del mondo che poi amministra con grande tranquillità iniziando a scavare solchi sul campo con il dritto incrociato o con a sventaglio in lungolinea. Dopo 35 minuti e un altro break, il parziale va in archivio con il punteggio di 6-1.

Secondo set – Non è tutto facile per il numero 1: Daniel brekka e non si fa riprendere

Consapevole della superiorità dell’avversario, Daniel riesce a non farsi condizionare troppo dall’esito del primo set e, anzi, trova la forza per dare un’impronta più aggressiva al suo gioco. Dopo un buon game in battuta, Taro decide di fare qualche passo avanti in risposta e la scelta pare azzeccata: il giapponese riesce ad anticipare bene soprattutto con il rovescio e mette così pressione ad Alcaraz. Il murciano, poi, pasticcia un po’ dal lato del dritto tra palle corte e attacchi imprecisi e concede quindi il break. Daniel ha anche il merito di non farsi prendere dalla frenesia che un vantaggio inaspettato di solito porta e infatti continua a giocare con ordine e senza strafare. In questo modo consolida il break salendo sul 3-0 e poi, nel quinto game, annulla la prima chance di controbreak a disposizione dello spagnolo. Taro può contare anche su una prima di servizio decisamente più penetrante rispetto alla prima mezz’ora di gioco che gli permette di entrare in campo e spingere con il dritto.

Il giapponese arriva allora a servire per il set sul 5-3 e gioca bene anche in questo game: il suo rovescio lungolinea sorprende in un paio di occasioni Alcaraz che, oltretutto, non trova più quella facilità di esecuzione con il dritto che aveva avuto nel primo set. Daniel si prende quindi il parziale e Carlos si dirige verso la panchina con aria perplessa.

Terzo set – Alcaraz si sfoga e torna in sé

Tanto impronosticabile questo esito di secondo set, quanto prevedibile la reazione di Alcaraz nel terzo: lo spagnolo rientra infatti in campo con l’attitudine di chi non vuole concedere più nulla, nemmeno una briciola. I suoi colpi ci mettono ancora qualche minuto per tornare fluidi come nel primo parziale, ma suona già un’altra musica. Carlos è molto più attento nella gestione dello scambio e la concretezza riacquista il primato a scapito dell’impulsività. Nel secondo game arriva così il break, accolto dal numero 1 con un urlo con cui sfoga tutta la rabbia per il secondo set. Toltosi questo peso, Alcaraz torna allora ad imporre il ritmo martellante di inizio partita: Daniel non può nulla e senza vedere palla si ritrova in un amen sotto 5-0. Negli ultimi due giochi del parziale, il murciano si concede anche qualche colpo spettacolare e il pubblico apprezza (così come lo stesso Daniel). Il punteggio finale del set ricalca quello del primo: è di nuovo 6-1, anche questa volta in 35 minuti.

Quarto set – Un’altra piccola distrazione ma Alcaraz chiude senza soffrire

Dopo il toilet break del giapponese si riprende a giocare sulla scia di quanto avvenuto nel terzo: Alcaraz strappa subito il servizio all’avversario mostrando ottime cose sia in fase difensiva che offensiva, con la smorzata tornata ad essere efficace a tutti gli effetti. Sembra essere la premessa di altro set dominato dallo spagnolo, ma nel game immediatamente successivo Carlos si distrae: sul 15 pari commette un bruttissimo errore al volo che rianima Daniel tanto che poi arriva il controbreak. La qualità del match si abbassa nuovamente e così Taro torna a giocarsela più o meno alla pari. Sul 2-2, però, il numero 112 del mondo gioca uno dei game peggiori della sua partita con tre gratuiti e un doppio fallo che riportano in vantaggio Alcaraz. Questa volta lo spagnolo resta concentrato e anzi dà un’ultima sgasata per prendersi di forza un altro break sul 4-2. Il numero 1 si avvia comodamente verso la chiusura e con un dritto lungolinea vincente mette fine al match dopo due ore e mezza di gioco.

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Roland Garros, il programma di giovedì 1° giugno: Zeppieri alla prova Ruud. Monfils nel serale sfida Rune, Sinner alle prese con Altmaier

Swiatek con Liu. Cocciaretto, Vavassori e Paolini sognano il terzo turno. In campo anche Mirra Andreeva

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Esterno Court Suzanne Lenglen - Roland Garros 2023 (foto Roberto Dell'Olivo)

Quinto giorno di incontri e prosegue il programma del Roland Garros 2023 con gli incontri di secondo turno dei singolari maschili e femminili.

Philippe Chatrier

Il programma sul Campo Centrale ha inizio alle 11:45 con Giulio Zeppieri opposto alla testa di serie numero 4 Casper Ruud. Il ventunenne romano, dopo aver superato al primo turno il kazako Bublik tenta l’assalto al finalista della scorsa edizione.

A seguire ritorna in campo la numero uno del mondo Iga Swiatek, che incrocia nel suo incontro di secondo turno l’americana Liu. Centouno posizioni separano le due atlete per un pronostico abbastanza segnato. Il programma diurno dello stadio principale si concluderà con la francese Oceane Dodin alle prese con una Ons Jabeur rinfrancata dal successo con Lucia Bronzetti.

 

Per la sessione serale non prima delle 20:15 ritroviamo Gael Monfils che dopo l’impresa nel primo turno con Sebastian Baez tenta di recuperare le forze per sfidare uno dei favoriti per il titolo, il danese Holger Rune.

Suzanne Lenglen

Alle ore 11 il sipario si apre su Rybakina-Noskova. La tennista ceca ha appena raggiunto il suo best ranking a quota 48 ma l’impresa appare ben difficile. A seguire Jannik Sinner gioca per il terzo turno con Daniel Altmaier: un solo precedente allo scorso US Open vinto dall’italiano 6-1 al quinto. Chiudono il programma Gauff-Grabher e Fritz-Rinderknech.

Simonne Mathieu

Si parte alle 11 con lo scontro a stelle e strisce tra Madison Keys e Kayla Day. Il secondo match vede sulla scena due giovanissime: la francese Diane Parry, classe 2002 lodata da Henri Leconte per il suo rovescio monomane, fronteggia Mirra Andreeva, russa classe 2007 di cui tutti parlano.

Frances Tiafoe aspetta la fine del match per cominciare la sua contesa con Aslan Karatsev.  Non prima delle 17 Alexander Zverev sarà opposto, come ultimo incontro, ad Alex Molcan.

Altri incontri

Sul court numero 6 come terzo incontro ecco Jasmine Paolini contro la serba Olga Danilovic, mentre sul campo 9, Elisabetta Cocciaretto aspetta la fine di un doppio per giocare il suo secondo turno con l’elvetica Waltert. Campo numero tredici e terzo incontro del programma per Andrea Vavassori, opposto all’argentino Olivieri.

Qui il programma completo:

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