ATP Montecarlo: troppo Dolgopolov per Coric, Gulbis fa un solo game

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ATP Montecarlo: troppo Dolgopolov per Coric, Gulbis fa un solo game

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Solita delusione all’ATP di Montecarlo, subito fuori Ernests Gulbis contro Haider Maurer, numero 52 del ranking. 1 vittoria ed 8 sconfitte in stagione per il lettone. Dolgopolov si impone su un buon Coric. Sul Court des Pinces, vincono anche Kohlschreiber e Paire. Goffin vince facile su Gombos 

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A. Haider-Maurer b. [13] E. Gulbis 6-1 6-0 (da Montecarlo, Carlo Carnevale)

“Sto benissimo, sto lavorando alla grande e l’unico problema è stato il match – ha detto Gulbis in conferenza – Con Enqvist ho iniziato a collaborare la settimana scorsa, mi sono concentrato sull’allenamento e ho avuto ottime sensazioni. Mi manca un po’ di fiducia, ma so che potrà arrivare con il tempo; l’anno scorso ho avuto grandi risultati sul rosso, ma cerco di concentrarmi su qualsiasi superficie anche se non si vede. Non cerco scuse, lui ha vinto e io ho perso, tutto qui.  Sto avendo problemi con il dritto anche a causa di infortuni che da inizio anno mi hanno impedito di giocare al mio livello; come ho detto è una questione di fiducia, se avessi vinto qualche incontro in più probabilmente adesso non staremmo a parlare di questo”

Si chiude al di sotto dell’ora di gioco la pessima performance di Ernests Gulbis nel match inaugurale sul Centrale; un dritto dal rendimento ai limiti della vergogna, servizio poco incisivo e un body language rivedibile, per nulla migliorato dai timidi tentativi di auto-incitamento che il lettone abbozza nei rari tratti in cui combatte per portare a casa un game. Haider-Maurer conquista la sua prima vittoria in un Master 1000, bissando il successo su Gulbis dopo l’affermazione in cinque set agli US Open di due anni fa, e ci riesce limitandosi a pedalare due metri dietro la riga di fondo, con l’unico merito di riuscire a rispondere praticamente sempre; l’austriaco chiude il primo parziale in venticinque minuti, senza mettere in borsa nemmeno un vincente. Manca di spinta Gulbis, soprattutto dalla parte destra del corpo e lo sottolinea continuamente battendosi il palmo della mano sul quadricipite incriminato mentre si rivolge al proprio angolo; il lettone scollina  oltre i quaranta errori gratuiti, senza riuscire a chiudere il rubinetto neanche quando prova la via della verticalità nel secondo set, per tentare di scuotersi. Emblematico l’aborto di palla corta nel quinto gioco del secondo set, che rimbalza due palmi prima di raggiungere la rete; per non avere rimpianti, Gulbis condisce tutto con sei doppi falli, due nel terzo game del secondo set, con cui di fatto seppellisce qualsiasi speranza di rientrare nel match. Haider-Maurer sfiderà Bernard Tomic al secondo turno, con il quale perse in tre set nel primo match del Roland Garros 2012.

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A. Dolgopolov b. B. Coric 7-5 5-7 6-2 (Da Montecarlo, Giulio Fedele)

Borna Coric, n° 54 ATP, era alla prima apparizione in un Masters 1000 sulla terra battuta, dopo aver ben figurato sia ad Indian Wells che a Miami raggiungendo il secondo turno. Purtroppo non è riuscito a fare la tripletta a Montecarlo dovendosi scontrare con un tennista che sulla terra rossa esprime il meglio di sé, Alexander Dolgopolov, n° 71 ATP. L’ucraino ha perso ben 48 posizioni dall’inizio dell’anno, ma su questa superficie non sembra aver risentito di tale calo. Il tennis di Coric, più da cemento, essenzialmente povero di variazioni e di cambi di ritmo, è stato codificato ed annullato dalle aperture di Dolgopolov, dai suoi schemi insoliti e dal suo uso del topspin e del backspin. Nonostante ciò Coric è riuscito a rimanere aggrappato per tutto il match, fintanto che gli scambi si allungavano ed il ritmo rimaneva monocorda, allungando la partita al terzo.

Nel primo set un susseguirsi di break senza fine, giustificati dalle percentuali di prime palle veramente scarse, nemmeno il 50% per entrambi durante il match. Così Coric aveva recuperato finalmente il break di svantaggio, perso sul 1-1, e aveva pareggiato il risultato sul 4-4, ma da lì non ha più tenuto il servizio. Anche Dolgopolov, servendo per il set sul 5-4, non ha avuto nemmeno una palla game. Benché Coric sembrasse molto più concentrato, l’ucraino ha giocato poi un game molto aggressivo in risposta e poi servito per il 7-5, punteggio con il quale s’è chiuso il primo set.

Nel secondo il croato ha provato la reazione ed era riuscito ad avvantaggiarsi di un break. Ma le reiterate palle corte, le discese in controtempo e le continue variazioni hanno rapidamente messo Dolgopolov in condizione di recuperare. Così dal due pari i due si sono susseguiti abbastanza facilmente ai turni del servizio fino ai game decisivi. Quando sul 6-5 per Coric si profilava un tiebreak però, sospinto dal pubblico che reclamava spettacolo, il croato ha approfittato di qualche gratuito di troppo per strappare il break valevole il set.

Nulla era cambiato nel copione del match nel terzo set: pareva chiaro fin dalle tribune che Coric aveva resistito strenuamente fino ad allora ed invece Dolgopolov fosse più rilassato, avendo ben in mente la tattica per scombinare gli schemi del croato. Il servizio dell’ucraino non è stato molto costante ma è stato comunque molto incisivo (con la prima ha incassato l’88% dei punti).Così, con la battuta e con la capacità di passare dalla fase difensiva alla offensiva e di sfruttare la potenza dell’avversario per aprirsi il campo, Dolgopolov si è portato in vantaggio di due break, prima 2-0 e poi 4-1. Coric ha abbozzato il ritorno di fiamma ma la prima di servizio di Dolgopolov ha fermato le sue velleità e gli ha permesso di chiudere per 6-2.

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[15] J.Isner b. S.Johnson  6-4 6-4 (da Montecarlo, Carlo Carnevale)

Chiude in due set John Isner, nel derby yankee contro Steve Johnson; il pivot di Greensborough spara tredici aces e tiene la percentuale di prime stabile al di sopra del 70%, per chiudere con un doppio 6-4 che ben descrive la monotonia dell’incontro. Fioccano gli schemi servizio-dritto, più pesanti quelli di Isner che muove meglio l’avversario costringendolo spesso a raggiungere la palla in scivolata, acrobazia con la quale Johnson non dimostra eccessiva dimestichezza. Lo scambio di break in apertura di match è l’unico momento in cui la partita appare in dubbio; Isner strappa di nuovo la battuta per il 3-2 e si invola a chiudere il primo parziale. Troppo poco penetranti i colpi di Johnson, troppo martellante l’azione di Isner che pressa già in fase di risposta per avvicinarsi il più possibile al nastro, come poi spiegherà in conferenza stampa: “Paradossalmente, sulla terra cerco di fare più serve&volley e creare più azioni verticali per cercare subito la rete ed evitare di rimanere imbrigliato in scambi nei quali spenderei troppe energie”. Per di più, Isner è ingiocabile alla battuta, e concede appena otto punti in tutto l’incontro quando si trova a scagliare frecce dai suoi oltre due metri. Break nel primo gioco del secondo set e da lì è amministrazione per Isner, che si limita ad un semplice tanking in risposta per poi dare fuoco alle polveri quando difende il proprio servizio: il gigante americano, che ipoteticamente affronterebbe Nadal al terzo turno, aspetta adesso il vincente tra Troicki e Klizan, che ha vinto recentemente il suo terzo titolo in carriera a Casablanca.

https://www.youtube.com/watch?v=5SackfUEdtc

Le altre partite

Partita abbastanza agevole per Philipp Kohlschreiber, numero 25, contro Mikhail Kukushkin, numero 53: il tedesco, a parte ad inizio del primo set quando ha perso il servizio, si è sempre mosso bene sul campo, mostrando una buona condizione fisica. Il doppio 6-4 che rifila al kazako gli consente dunque di accedere al secondo turno, dove affronterà il vincente tra Benjamin Becker, numero 45, tedesco anche lui, e Roberto Bautista Agut, numero 16.

Subito dopo Kohlschreiber, entra in campo Benoit Paire, numero 90, uno degli 8 francesi in gara. Contro lo statunitense Denis Kudla, numero 150, proveniente anche lui dalle qualificazioni, Paire fatica poco nel primo set, vincendolo 6-3. Nel secondo fa più fatica, deve recuperare un break, poi porta Kudla al tiebreak che vince tenendo l’avversario a 0. Al secondo turno, possibile derby francese contro Gilles Simon, che dovrebbe vincere il suo incontro contro Benjamin Balleret.

Altro francofono approdato al secondo turno è David Goffin, numero 21. In poco meno di un’ora ed un quarto elimina Norbert Gombos, numero 124, con un 6-1 6-4 molto perentorio. Al secondo turno Goffin, che si è allenato anche Federer in settimana, affronterà uno tra Tsonga e Querrey. Ramos-Vinolas batte 6-1 6-1 uno spento Haase, che è stato ripescato come lucky loser. L’olandese aveva programmato un allenamento con Federer alle 16, chissà che non si sia voluto preservare per lo svizzero. È terminato anche l’ultimo match del centrale, nel quale John Isner ha battuto con un doppio 6-4 Steve Johnson. Al secondo turno l’americano troverà uno tra Troicki e Klizan.

 

Risultati:

A. Haider-Maurer b. [13] E. Gulbis 6-1 6-0
P. Kohlschreiber b. M. Kukushkin 6-4 6-4
A. Dolgopolov b. B. Coric 7-5 5-7 6-2
[Q] B. Paire b. [Q] D. Kudla 6-3 6-7 (0)
F. Fognini b. J. Janowicz 6-3 6-1
S. Stakhovsky b. P. Carreno Busta 7-6(3) 4-6 6-4
D. Goffin b. N. Gombos 6-1 6-4
J. Sousa vs [Q] E. Roger-Vasselin 6-1 3-6 6-0
[Q] A. Ramos-Vinolas b. [LL] D. Istomin 6-1 6-1
[15] J. Isner b. S. Johnson 6-4 6-4
[12] R. Bautista Agut b. B. Becker 6-0 6-2

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