Bolelli si separa dal coach del riscatto (Valesio). Pennetta-Errani nuovo doppio per aprire il cantiere di Rio (Crivelli)

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Bolelli si separa dal coach del riscatto (Valesio). Pennetta-Errani nuovo doppio per aprire il cantiere di Rio (Crivelli)

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Bolelli si separa dal coach del riscatto (Piero Valesio, Tuttosport)

Per il nostro tennis è questo un periodo di emozioni forti. Ma anche di fratture. Dopo quella clamorosa fra Sara Errani e Roberta Vinci è arrivata ieri quella, abbastanza clamorosa anch’essa per la verità, fra Simone Bolelli e Giancarlo Petrazzuolo coach che lo ha seguito negli ultimi due anni. Petrazzuolo, vicino ad Umberto Rianna, uno dei coach di maggior nome nel tennis italiano, è stato in gran parte l’artefice della rinascita di Simone: nel senso che ne curato la ripresa dopo l’intervento chirurgico e ne ha curato la crescita probabilmente più importante nel corso della sua carriera: giocatore giudicato ad un certo punto dai più senza un futuro di alto livello lo ritroviamo ora fra i primi 50 del mondo e soprattutto in testa alla classifica di doppio al fianco dell’amico Fabio Fognini.

Non si è trattato insomma di una collaborazione infruttuosa, tutt’altro. Eppure è finita. Inevitabilmente il pensiero è volato alla rottura con Claudio Pistolesi di qualche anno fa anche se non è insolito per i tennisti cercare dei miglioramenti che, a volte, solo un cambio della guida tecnica può dare. Ma colpisce la tempistica: proprio quando il Bole ha trovato una certa serenità agonistica, anche grazie ai miglioramenti sul piano della dinamicità che ha raggiunto da mesi a questa parte, e soprattutto quando, un po’ come un fulmine a ciel sereno ma nemmeno poi troppo, si è trovato ad essere uno dei leader del doppio mondiale ecco che arrivata la frattura. Al di là di eventuali motivazioni personali che riguardano solo gli interessati sorge un dubbio: non è che a volte non sappiamo godere delle fortune quando piombano nella nostra vita? (…)

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Pennetta-Errani nuovo doppio per aprire il cantiere di Rio (Riccardo Crivelli, Gazzetta dello Sport)

Dal mare all’oceano. Dall’Adriatico all’Atlantico. Da Brindisi a Rio. L’esibizione muscolare ma con grazia del duo Pennetta-Errani nel match decisivo di Fed Cup per restare nell’empireo e lasciare all’inferno Serena Williams e compagne, non soltanto conferma l’Italia nel Gruppo Mondiale dopo lo spavento francese, ma schiude succose prospettive a cinque cerchi per la coppia ritrovata (giocarono insieme quattro tornei nel 2009, vincendone pure uno in Olanda).

La premessa è nota: la secca e clamorosa sconfitta delle Cichi Errani e Vinci a Genova in febbraio ha accelerato il divorzio del sodalizio più bello e più forte del mondo. Così, a un anno e mezzo dall’Olimpiade, il tennis tricolore si è ritrovato improvvisamente, e salvo improbabili ripensamenti, privato di una golden share nella corsa al podio. Dunque, con la necessità di ricostruire sogni e speranze. E che bel punto di partenza, allora, può diventare il pomeriggio del tripudio brindisino, come riconosce anche la Errani: “Non c’è stato un momento della partita in cui non abbiamo avvertito un grande feeling tecnico, come se i cinque anni senza mai giocare insieme non fossero più esistiti. Ora vedremo cosa accadrà”.

La Pennetta, pur trionfante, si mantiene sotto traccia: “La sto corteggiando – sorride – ma da qui a pensare di giocare insieme l’Olimpiade ce ne corre. Pensiamo solo al prossimo passo”. Programmazione, appunto. Che dovrà partire dal responsabile tecnico, il c.t. Barazzutti, e tenere conto di una considerazione non certo relativa: Flavia, al momento, parrebbe intenzionata a riflettere seriamente su un ritiro a fine anno, anche se il traguardo della quarta Olimpiade potrebbe regalarle nuovi stimoli, visto che la condizione fisica e tecnica continuano ad essere eccellenti. Di certo, il matrimonio con Sarita, se s’ha da fare, va organizzato celermente, per rodare i meccanismi e conservare un posto d’élite nel ranking (attualmente, la Errani è n.2 e la Pennetta 15), decisivo per la qualificazione (24 team su 32 entrano infatti per classifica).

La giusta euforia del momento, poi, non può far dimenticare che ai box, ma ferma ancora per pochissimo, resta Roberta Vinci, dal punto di vista puramente tecnico la nostra miglior specialista nella disciplina. Le comuni origini pugliesi e i trascorsi vincenti da giovinette hanno portato la famiglia di Roby e quella di Flavia a immaginare la ricostituzione della coppia, ma nel gioco può rientrare con validi argomenti anche la Knapp, che sta frequentando il doppio con profitto (finalista a Katowice con la Barbieri) ed è una giocatrice solida e dal rendimento sempre costante. I prossimi tornei toglieranno il velo sulle decisioni da prendere, ma certamente i doppi del tennis costituiranno un atout fondamentale per puntare ad allargare il medagliere azzurro.

Tra i maschi, Bolelli e Fognini in questo momento sono il duo più forte di stagione al mondo (Slam in Australia e due finali Masters 1000) e Seppi più di un valido rincalzo. Senza dimenticare il misto, che ha salvato spesso misere spedizioni olimpiche altrui. Per restare in famiglia, Fabio e Pennetta insieme non sarebbero solamente un’operazione di gossip, così come Simone e la Vinci avrebbero le caratteristiche per non temere nessuno (…)

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