Roland Garros uomini: tutto facile per Djokovic e Nadal. Un po' meno per Murray

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Roland Garros uomini: tutto facile per Djokovic e Nadal. Un po’ meno per Murray

Novak Djokovic sconfigge nettamente in 3 set Gilles Muller nonostante un piccolo problema fisico. Murray fatica più del previsto contro Joao Sousa mentre un buon Nadal accede al terzo turno battendo per la 13esima volta su 14 sfide Nicolas Almagro. Thanasi Kokkinakis compie una straordinaria rimonta e sconfigge 8-6 al quinto set il connazionale Bernard Tomic dopo aver annullato 3 match point. Grande prova del giovane Borna Coric che elimina in 5 set Tommy Robredo, fuori John Isner, avanti Jack Sock. Gasquet-Berlocq sospesa per oscurità, domani il quinto set

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[1] N. Djokovic b. G. Muller 6-1 6-4 6-4 (da Parigi, Davide Zirone)

Con un po’ di paura Novak Djokovic ha battuto Gilles Muller in un’ora e 46 minuti. Non a causa dell’avversario, ma perché sul finire del secondo set ha chiesto l’intervento del fisioterapista per un problema all’inguine, zona particolarmente delicata.

Dal campo non sembrava nulla di grave – molti pensavano fosse stato Muller ad averlo chiamato, subendo i postumi del lunghissimo match perso contro Lorenzi – ma ma rivedendo le immagini sui monitor, le smorfie sul suo viso non lasciavano presagire nulla di buono, tanto che in sala stampa c’era già chi parlava di maledizione del Roland Garros. A mio avviso, se di maledizione si vuol parlare, andrebbe evocata per l’errore clamoroso del terzo set: Djokovic tocca con la racchetta una palla fuori dal campo, prima che tocchi terra, regalando il punto – e due palle break – all’avversario. Con le dovute proporzioni, ha commesso un’ingenuità simile a quella della semifinale del 2013 contro Nadal, quando, sopra 4-3 nel quinto set, toccò ingenuamente la rete in seguito ad una volée, consegnando il punto e, di fatto, la vittoria allo spagnolo.

Ma in fondo Nole sapeva che non avrebbe perso questo match per nulla al mondo e non perché il suo avversario occupa “soltanto” la 55esima posizione ATP, ma per la presenza di uno spettatore particolare in tribuna: Zlatan Ibrahimovic. L’attaccante svedese del PSG è un vero e proprio portafortuna per il serbo che due anni fa era presente a Bercy quando vinse in semifinale contro Federer ed in finale contro David Ferrer.

Per quanto riguarda la cronaca del match, nel primo set Novak ha dato spettacolo ed è partito forte conquistando il primo parziale in 22 minuti. Nel secondo sale 4-1, ma mette il pilota automatico e si fa rimontare 4-3 ma con un break di vantaggio. Sul 5-4 poi, come detto, Nole chiama il fisioterapista ma tiene il servizio a zero e chiude 6-4 in 48 minuti.

Cala il freddo sul Lenglen, e il pubblico applaude Novak al servizio nella terza manche come se fosse lui ad essere in svantaggio. Il serbo lancia pure un paio di occhiatacce verso il suo team, ma senza problemi tiene il servizio. Sull’1-1 appare il sole sul Lenglen accompagnato da qualche goccia di pioggia. Intanto Nole ottiene tre palle break – la terza compie un doppio fallo del lussemburghese – non riesce a convertire le prime due e urla contro se stesso ma con un passante trasforma la terza e sale 3-1. Più rilassato e apparentemente non infortunato, si concede anche una scenetta comica: scivola nel tentativo di acciuffare una palla in contropiede e poi mima il movimento di un pattinatore. Sul 4-1 15-30 tocca la palla prima che venisse chiamata fuori, e perde così uno dei due break. Sul 5-4 serve per il match e chiude in 36 minuti 6-4. Neanche il tempo di salutare avversario e arbitro che si dirige verso la tribuna di fronte alla sedia per stringere la mano all’amico Ibra, che indossava pure un cappellino rosso Uniqlo con il logo di Djokovic. E a fine partita scherza pure sull’errore di valutazione: “È il primo e spero l’ultimo della carriera, credo che ne parleremo molto a lungo con il mio team!”. Ora però gli toccherà ricambiare sabato per la finale di Coupe de France che il Paris Saint-Germain disputerà contro l’Auxerre.

[6] R. Nadal b. N. Almagro 6-4 6-3 6-1 (da Parigi, Ciro Battifarano)

Nelle 3 precedenti occasioni al Roland Garros, si erano incontrati sempre nei quarti di finale e Nicolas Almagro non aveva mai conquistato un set. Quest’anno cambia il turno in cui si scontrano ma non cambia il risultato, Rafael Nadal vince in 3 set senza mettere mai in dubbio l’esito del match. I tempi non sono velocissimi, due ore e venti minuti, ma il cunctator Nadal ci ha abituato a tempi non sempre in linea con il risultato. Nei primi due set si porta subito in vantaggio di un break e la partita la sposta sui suoi turni di battuta, ma comunque non regala mai nulla ad Almagro che ogni vincente deve sempre andare a conquistarselo più di una volta. Almagro ha fatto quel che ha potuto, procurandosi anche qualche occasione, ma troppo solido il Nadal odierno sia con il dritto che con il rovescio, come dirà lui stesso soddisfatto nelle dichiarazioni a bordo campo, in grado di mandare spesso fuori giri il dritto di Almagro che nel terzo set riesce a tenere soltanto il suo ultimo turno di battuta.

[7] D. Ferrer b. D. Gimeno-Traver 6-3 6-2 6-1 (Emanuela Palmieri)

Si risolve a favore di David Ferrer il derby spagnolo con Gimeno-Traver, col valenciano che si mostra abile nel piazzare i break giusti al momento giusto per portarsi a casa il match senza troppa fatica. Il primo set inizia seguendo il servizio fino all’ottavo game, quando Ferrer conquista il break decisivo che gli permette di vincere il parziale per 6-3. Nel secondo set Ferrer parte subito in quarta breakkando Gimeno-Traver per due volte e aggiudicandosi così molto agevolmente il set per 6-2. Il terzo parziale, infine, è un monologo del valenciano, che infligge ben tre break ad un Gimeno-Traver che sembra ormai aver ceduto le armi, per andare a vincere un match senza storia dominato da Ferrer dall’inizio alla fine.

[WC] T. Kokkinakis b. [27] B. Tomic 3-6 3-6 6-3 6-4 8-6 (Michele Gasperini)

Grande impresa di Thanasi Kokkinakis, No.84 del mondo, nel secondo turno del Roland Garros: il 19enne australiano ha recuperato due set di svantaggio e da 2-5 nel quinto set, salvando tre match point con il servizio al connazionale Bernard Tomic, testa di serie No.27. Il match parte in sordina: Tomic, ritiratosi settimana scorsa nel torneo di Nizza per un piccolo infortunio, è abile a gestire con sufficiente agio le prime due frazioni, grazie ai sapienti tagli seguiti da improvvise accelerazioni, non concedendo ritmo al giocatore nato ad Adelaide. Dal terzo set la musica cambia: Kokkinakis riesce ad esprimere al meglio il proprio tennis, rialzandosi e portando il match al quinto. Nell’ultimo parziale Tomic si issa sul 5-2, dopo una rovinosa caduta di Kokkinakis sul finire del quarto set che sembra pregiudicargli l’incontro, ma non sfrutta tre match point sul servizio di Thanasi: da lì in pratica finisce il match, con il No.26 costretto a subire un parziale di 6 giochi a 1. Al terzo turno il giovane aussie affronterà il vincente di Djokovic-Muller.

B. Coric b. [18] T. Robredo 7-5 3-6 6-2 4-6 6-4 (Giovanni Vianello)

Si preannunciava un match combattuto quello tra la testa di serie n.18 e n.19 del ranking Tommy Robredo e Borna Coric, emergente croato n. 53 della classifica e così è stato, la partita si è rivelata una lunga battaglia da fondo della durata di quasi quattro ore che si è decisa sul filo di lana. Nel primo set è stato il croato a prevalere per 7-5, dopo che aveva già servito per il set sul 5-4 in suo favore. Nel secondo set Coric è leggermente calato e Robredo ha vinto per 6-3. Nel terzo set Robredo è stato avanti di un break in avvio ma ha poi perso 6-2. Nel quarto set a vincere è stato Robredo, 6-4, con il break decisivo arrivato sul 4 pari. Nel quinto set Robredo non ha retto alla pressione di dover servire per rimanere nel match, ed ha perso il parziale 6-4.

 J. Chardy b. [16] J. Isner  6-4 3-6 6-3 6-3 (Tommaso Voto)

Chardy fa esplodere il pubblico del Court 1 e supera l’americano Isner, n.16 del mondo, che è sempre un giocatore difficile da affrontare, perché non dà alcun ritmo alla partita. Il francese, scivolato al numero 45 del ranking, è un tennista dal gioco vario ed aggressivo, ma spesso, sotto pressione, perde la misura dei suoi colpi e commette errori clamorosi.

Non era facile scardinare la battuta di Isner e tenere alta la concentrazione, ma Jeremy è stato perfetto ed ha fatto tanti vincenti con il dritto, non permettendo mai ad Isner di comandare il gioco da fondo. Nel primo set il francese concede 2 palle break al settimo gioco, ma le annulla con autorità e poi strappa il servizio ad Isner sul 5-4. Chiuso il parziale 6-4, il francese ha un attimo di indecisione che gli costa il break e il set praticamente, vinto da John 6-3. Chardy non si scompone e torna a giocare con padronanza, costringendo Isner sulla difensiva. Ormai l’americano è in affanno atletico e perderà velocemente i due set successivi, con il medesimo punteggio di 6-3. Il francese si conquista il terzo turno dove troverà il belga Goffin.

P. Andujar b. [22] P. Kohlschreiber 6-1 7-6(5) 3-6 3-6 6-4 (Raffaello Esposito)

Sul campo tre, alla periferia nord-est dell’impianto parigino, si gioca il secondo turno del tabellone basso fra il tedesco Kohlschreiber, favorito n°22, e lo spagnolo Andujar, ATP 42. Il tedesco è reduce dalla finale a Monaco di Baviera mentre lo spagnolo a Barcellona si è arreso solo a Nishikori. I precedenti dicono 2-0 Germania. Andujar brekka subito andando 3-0 e poi 4-1 con facilità. Kohlschreiber gioca troppo dietro ed è molto falloso mentre l’avversario sale bene sulla sua seconda palla con la risposta. Un altro break spagnolo nel sesto game porta al 6-1. Nel secondo set Philipp avanza un metro, mette qualche prima in più ed entra in partita. Nel quinto gioco è lo spagnolo a commettere errori banali che lo costringono ad annullare una palla break con un ace di seconda. Il punteggio segue i servizi, con Andujar freddo nel non concedere opportunità alla battuta né sul 4-5 né sul 5-6. Nel tie-break il tedesco va avanti 5-3 con una risposta aggressiva ma butta fuori di un metro un semplice dritto, rimettendo in gioco lo spagnolo che spinge con più coraggio, rimonta e chiude 7-5. A metà del terzo parziale tre break in sequenza portano Kohlschreiber sul 4-3 e servizio. Un turno tranquillo e un altro break gli consegnano il 6-3 della sopravvivenza. Andujar appare provato e i suoi colpi non fanno più male mentre Philipp ha ripreso in mano il suo gioco e domina lo scambio. Nel quarto set gli è sufficiente strappare il servizio all’avversario nel quarto gioco per pareggiare il conto. Alle 21 parigine è ancora chiaro e si continua. Lo spagnolo spera nell’orologio ma Kohlschreiber, in pieno controllo, gli strappa subito il servizio e alterna con maestria lunghi colpi arrotati a improvvise smorzate. Il tedesco spreca anche una palla per il 4-1 e poco dopo, sul 4-2 in suo favore, il match viene interrotto. Alla ripresa Philipp è deconcentrato e probabilmente sbaglia scarpe perché scivola almeno tre volte in momenti importanti. Perde il vantaggio, non sfrutta due palle per andare a servire per il match e viene brekkato ancora nel decimo game che chiude l’ incontro, complice una facile volée in corridoio. Andujar è ora atteso da Alì Tsonga che ha messo ko Sela.

L. Mayer b. J. Janowicz 6-4 6-4 6-7(1) 6-1 (Valerio Vignoli)

Approda al terzo turno l’argentino Leonardo Mayer, testa di serie n.23 del tabellone parigino, grazie alla vittoria in quattro set sul gigante polacco Jerzy Janovicz, attualmente n.50 del ranking ATP. Partita meno equilibrata di quello che potrebbe far pensare il punteggio, con Mayer che se non si fosse distratto si sarebbe risparmiato qualche fatica. Primi due parziali in fotocopia nell’esito e nell’andamento con i break decisivi che arrivano per il tennista sudamericano sempre sul 3 pari. Nel terzo set Janowicz, in svantaggio 4-2, ha un sussulto d’orgoglio, raggiunge l’avversario e, con un tiebreak dominato, rimette un po’ in discussione il match. Ma nel quarto è Mayer, nel suo miglior momento della carriera, a dilagare e a chiudere i conti in poco più di due ore e mezza di gioco.

[3] A. Murray b. J. Sousa 6-2 4-6 6-4 6-1 (da Parigi, Laura Guidobaldi)

Ha dovuto soffrire un po’ Andy Murray per intascare la 6a vittoria – su 6 incontri – contro Joao Sousa. Il portoghese infatti ha dato del filo dal torcere allo scozzese strappandogli il secondo parziale per 6-4. Alla fine, Andy recupera e dopo 2 ore e 30 minuti si assicura il big match con Nick Kyrgios con lo score di 6-2 4-6 6-4 6-1. Il n. 3 del mondo ha avuto una bella sorpresa per la sua intervista post match a bordo campo: Fabrice Santoro si è presentato, sì con il microfono in mano, ma indossando tanto di kilt per rendere omaggio al campione scozzese. “È la prima volta che l’intervistatore indossa il kilt ed è una cosa simpatica“. Il prossimo avversario di Andy sarà Kyrgios: “È un giocatore con tantissimo talento, adora i  grandi stadi e ha ottenuto ottimi risultati ne tornei dello slam. Qualche settimana fa ha battuto Roger sulla terra quidi può causare problemi a molti tennisti“. Murray è stato richiamato inoltre per un time violation: “Sì, in effetti non sono stato spesso ripreso per il time violation. A volte giochiamo in maniera troppo lenta e il lavoro dell’arbitro consiste nel farci avere il giusto andamento del match. Il problema è che non possiamo sapere qunti secondi sono trascorsi dei 25 che abbiamo a disposizione“.

J. Sock b. P. Carreno Busta 6-7(2) 7-6(4) 6-1 7-6(4)  (Roberto Dell’Olivo)

Il giustiziere di Dimitrov, l’americano Jack Sock (numero 37 Atp), approda al terzo turno. Sconfitto a fatica lo spagnolo Pablo Carreno Busta (61 al mondo) in quattro set.  Eguaglia così il suo miglior risultato al Roland Garros ottenuto l’anno scorso. Un match tutto in salita quello di Sock, imbrigliato a lungo nella ragnatela spagnola di Carreno Busta, più solido a fondo campo. Ma che non concretizza l’occasione per salire 2 set a 0, non realizzando le due palle break e set sul 5-4. L’americano diventa così via via più consistente al servizio e di diritto. Lo spagnolo molla però solo un set, il terzo in mezz’ora, per un match che resta equilibrato fino alla fine, con chiusura ancora al tie break per Sock per totali 3 ore e 26 minuti di gioco. Per il ventiduenne americano sabato la sfida con il diciottenne croato Borna Coric. Match inedito tutto da seguire: in palio per il vincitore il primo “ottavo” in uno slam.

Leggi il profilo di Jack Sock (Canevazzi)

Risultati:

[6] R. Nadal b. N. Almagro 6-4 6-3 6-1
[3] A. Murray b. J. Sousa 6-2 4-6 6-4 6-1
[1] N. Djokovic b. G. Muller 6-1 6-4 6-4
[20] R. Gasquet vs C. Berlocq 3-6 6-3 6-1 4-6 sospesa
J. Chardy b. [16] J. Isner 6-4 4-6 6-3 6-3
[7] D. Ferrer b. D. Gimeno-Traver 6-3 6-2 6-1
[9] M. Cilic b. [Q] A. Arnaboldi 7-6(3) 6-1 6-1
B. Coric b. [18] T. Robredo 7-5 3-6 6-2 4-6 6-4
P. Andujar b. [22] P. Kohlschreiber 6-1 7-6(5) 3-6 3-6 6-4
[17] D. Goffin b. S. Giraldo 6-3 4-6 7-5 6-2
J. Sock b. P. Carreno Busta 6-7(2) 7-6(4) 6-1 7-6(4)
A. Kuznetsov b. J. Melzer 6-1 5-7 7-6(0) 7-5
[15] K. Anderson b. Y.H. Lu 5-7 6-4 6-4 6-4
T. Kokkinakis b. [27] B. Tomic 3-6 3-6 6-3 6-4 8-6
[23] L. Mayer b. J. Janowicz 6-4 6-4 6-7(1) 6-1
S. Bolelli b. [31] V. Troicki 6-2 6-4 6-3
[29] N. Kyrgios b. [Q] K. Edmund W/O

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